Come iniziare a parlare di me? Stefania, 42 anni a breve, mamma per la prima volta da 7 mesi di una splendida bimba di nome Sara. Sono sposata e tra pappe e pannolini, ho avuto l’estrema urgenza di scrivere. L’ho sempre fatto in realtà…sin da ragazzina…poi per un bel po’…luce spenta…non solo nella scrittura, ma nelle tante mie passioni: musica, cinema, teatro, psicologia…laurea per il quale conseguimento mi mancavano pochi esami…ma black out…e addio! Ora non importa, tutti quegli esami faranno per sempre parte del mio bagaglio e ancora oggi mi aiutano a comprendere me stessa e l’animo umano. Amo anche la poesia, a volte mi diletto a scriverne e in un occasione sono riuscita anche pubblicarne qualcuna. Ero parte di una band anni fa di cui ero la cantante, ma poi dopo il suo scioglimento e… il black out… ho continuato a coltivare l’amore immenso per la musica ma non il canto. Sono napoletana e vivo in provincia. Ho conseguito nel periodo delle “luci spente” un titolo di interprete LIS che ho speso nel mondo del lavoro per qualche tempo. Anche questa scelta parla della mia attenzione verso gli altri, l’aiuto e il supporto verso le persone in difficoltà o “ritenute” in difficoltà da parte della società.
In questa sezione, ho deciso di inserire anche le mie creazioni hand-made e le mie poesie. Fanno parte di me, della mia strada fino a qui e non ne sono tanto gelosa da tenerle chiuse per sempre nei miei scrigni segreti.
E’ un pò di tempo che non pariamo…
Sara ha iniziato ad andare a scuola e mi manca moltissimo. Le fa bene e quindi non demorderò. Finalmente ha iniziato a masticare qualche parola. La pandemia e la chiusura conseguente hanno ritardato in mia figlia l’espressione del linguaggio e ciò ha destato non poche preoccupazioni.
Vi aggiorno su un pò di cose: sto scrivendo un libro. E’ un progetto che ho in mente da molto tempo che sta prendendo piede e mi piace tantissimo. sapete che per me scrivere è fondamentale e mi fa bene all’anima. Spero che ,a suo tempo, scegliate di leggerlo. I motivi per farlo sono tanti:
ci sto mettendo tanto cuore , è un libro rivolto ai ragazzi ma anche agli adulti che abbiano voglia di tenerezza, e poi sarà illustrato da meravigliosi disegni ad opera di Roberta Miele ovvero mia sorella.
Ho tanti timori ma prima o poi dovrò lanciarmi e so che essendo una prima esperienza ho ancora tantissimo da imparare. Vi tengo aggiornati.
Ciaooooooo
UNA NOVITA’
Domani 7 ottobre 2022, dopo quasi 3 anni finalmente andrò al concerto del mio amato Joe Barbieri che compie 30 anni di carriera. Sono emozionata. La vita in pandemia piena si è fermata ed ora è il momento di respirare un pò…
Sono tornata.
Ciao cuorEducati oggi 12 novembre 2024 torno a scrivere, E’ stato un anno tosto dove abbiamo ricevuto la diagnosi di spettro autistico per Saretta. La, vita è così: alterna meraviglia a momenti di panico. Ma la verità è che ci siamo rimboccati le maniche e adesso già va meglio. Le terapie, fatte con persone giuste sono fondamentali e noi siamo stati molto fortunati. Quetsa battaglia iniziata un anno fa mi ha assorbita tantissimo mentalmente e fisicamente, Non avevo le energie necessarie per scrivere: ero totalmente prosciugata. Ora che ci siamo stabilizzati ho deciso di ritornare e di scrivere ancora, A presto!
Haiku
Silenzi
un assolo,
vita.
Haiku
Dolci pianti
luce negli occhi,
un tenero sorriso.
Poesie
Ha senso solo
E dimmi che ci sei
dimmi di amore infinito
dammi un amore insospeso
cuore di ogni mio giorno che divori la mia anima selvaggia e mite assieme..
non lasciare la mia unica vita lì
dove ha senso solo quando tu m i baci.
Libero
Non sostare, non fermarti all’uscio della nostra storia finita
corri libero verso cieli infiniti
col cuore tra le dita e l’anima accaldata.
Un pò di musica
Haiku
Rimpianti
pianti inghiottiti
notte fonda.
Haiku
Risate
sguardi straniti
occhi feriti.
Haiku
Luce nel fondo
tunnel
respiro riprende.
Poesie ed Haiku
Fiati spezzati
filtri d’amore
cuori impazziti.
Haiku
Vite arrese
sprazzi di luce
respiri sospesi.
Haiku
Sole che cala
mare che sale
sguardo va altrove.
Amore I polsi che tremano Le mani che toccano Le braccia che circondano Le bocche che baciano
La vita che cingi Respiro t impigli Unghia come artigli A volte mi somigli
Amore è bruciore Amore è candore Amore é dolore Amore é piacere.
Ecco
E arrivi tu e mi lasci sospesa in questo mondo
e mi lasci arresa in questa vita
ed è dolce sapere che la vita sei tu.
Musica e ancora musica
https://www.youtube.com/watch?v=4XoZvPPXcxM
Altra poesia di cuorEducato…
La cartolina
Inviata e ricevuta ogni primo di settembre
la mandavi tanto preso dalle tue e mie vicende
nell’estate che passava e la’autunno che arrivava
le parole che cantavan e i pensieri li scrivevan
e mi manca amico mio fissare il ciel
pensando a Dio.
Un pò di musica..
Qualche verso in più
DESIDERIO
Bruci sulla pelle e muovi le mani
sconvolgendo i miei piani
attraversi le mie spalle arrivando fino a valle
mi affami di pani e d’acqua mai domani
ASCOLTARE
ascoltare, ascoltare, non udire ma ascoltare
non far finta di sentire ciò che poi non sai capire.
le parole fanno male quel che è dietro ancor di più..
ma se vuoi amarmi tu, non nasconderti mai più.
DOMANI 2021
Un mondo tutto nuovo, un mondo più amico..
persone meno sole, gentilezza a chi ti vuole
guardate l’anno nuovo, gioiamo tutti quanti
gioite fiori e mani
che presto è già DOMANI 2021
Un pò di buona musica
!!!!!
mentre si lavora a nuovi progetti è così bello metter su un pò di musica..
Work in progress, nuove idee di cuorEducato!!!!
Linea basic anche con frase di tipo personalizzatoLinea basic
Qualche poesia di CuorEducato
Come attendi
Come attendi, come vivi e ami,
tutto di te muove e ha sempre mosso intorno a me…
in ogni ostacolo e contro ogni aspettativa e disegno prevosto.
Ci sei sempre stato tu, e, oltre ogni mio no,
mi hai donato un pò di più
Stefania <3
Quando ti ho visto
Di quei sorrisi, di quella solarità e allegria,
di quella rabbia che mando via.
Di quell’amore che nutre l’anima mia…
bramo e vivo di ciò che sei, per non morire mai
Stefania <3
Anima
L’eco di un canto lontano, una voce anelante che i dice: “vivi”!
Torno a vedere, ascoltare, sentire, camminare!
Torno alla vita…torno al mio essere,
il mio essere autonomo, impertinente….
non mi annienta più niente
Stefania <3
Abbandono
Impazienza e paura..cosa sono?
Frutto di infantilismo, di gretta umanità,
quella che da sempre, da sempre…attanaglia il cuore mio,
misero e debole.
Ma accolgo te, che mi guardi con tenerezza, e , in te,
accolgo la tua volontà
Stefania <3
Guardami
In quel dentro, dove non riesce ad entrare mai nessuno, nessuno…
in un dentro che sta talmente dentro, che solo il mio profondo, da dentro, lo sente…
“Tutti fuori!”
Non esiste un dentro, che così dentro,
sta tanto male dentro…
Strefania<3
Una bolla di noi
Non un giorno a pensare al futuro,
solo intensamente noi, qui a raccogliere fiocchi di blu..
fiocchi, fiocchi di neve per sciogliere passioni,
fiocchi di erba per profumare d’amore…
bolle, bolle in cui decidiamo di restare imprigionati,
fino a volare, a volare in un cielo tutto nostro..
nostro per sempre
Stefania <3
Ossigeno
Ricordi lontani che mi fanno sentire confusa…
ero lì..
quei pensieri che non riesco a veder chiari.
Non importa. Ciò che conta è che mi fai rialzare.
che mi rendi procreatrice d’amore
in ogni forma da te voluta… el’amo, l’amo così forte,
che mi manca l’aria
Stefania <3
Qualche mia creazione, Natalizia e non!
una delle mie prime creazioni.quadretto handmade lavorato con tessuto e letterine in legno.palline natalizie handmade lavorate con pizzo e colla a caldo.pizzo e perletrasparente con fiore inserito.Il mio albero, molte decorazioni handmade.
Mamma di Sara..e dei suoi occhi!
Come ho già detto sono mamma da poco..Sara è arrivata dopo 4 anni di matrimonio..è stata tanto desiderata.Essere mamma comporta tanta responsabilità,ansie e preoccupazioni di cui mai più potrai liberarti..ma non potrei tornare indietro nemmeno se potessi, e nonostante i momenti duri del covid-19 che stiamo vivendo.Quando era nel pancione passavo molto tempo a parlarle per esempio raccontandole tutto quello che facevo durante la giornata e soprattutto mi prendevo cura di me in molti modi nella consapevolezza di essere il nido sicuro di qualcosa di prezioso,unico e delicato.Ascoltavo sempre la mia adorata musica..dicono che la classica faccia sviluppare di più l’intelligenza..sarà vero…ma io dico che se fai le cose che ami fare anche in gravidanza darai comunque degli stimoli al bambino e produrrai ormoni della felicità che gli arriveranno..anche se ascolti cose inascoltabili per altre persone…Ebbene Sara musica classica no..ma tanta musica e le mie parole l ‘hanno cullata durante tutta la gravidanza. Quando ho partorito era Agosto,faceva caldissimo…e in clinica c’erano i condizionatori rotti..ma non facevo altro che mantenere la calma.Ho avuto il taglio cesareo..è andato tutto bene..in sala operatoria c’era la musica e io a bassissima voce durante l intervento canticchiavo le canzoni che davano alla radio e cercavo di pensare alle cose belle fino a lì successe:i miei nipoti,la vita che stava esplodendo e tutto quello che potevo fare e pensare, per collaborare in un parto dove, a parte aspettare non puoi fare.Non volevo che la signora ansia mi facesse visita e infatti alla porta di quella sala operatoria non si è permessa di bussare.Ho capito che il ginecologo l ‘avesse vista quando esclamò:”oohh che signorina”..poi il suo pianto..e il mio!!Non sono mai stata tanto felice ..perchè la mia prima preoccupazione era di non sentirla piangere..dopo qualche minuto tra gli auguri delle infermiere e i complimenti per il mio capolavoro..me l hanno portata..e aveva uno sguardo imbronciato,piangeva..ma i nostri occhi si sono incontrati e io ho detto:”ciao amore,sei bellissima..me l’hanno avvicinata e le ho dato dei bacetti..ha smesso di piangere,era di nuovo con la sua mamma.Da quel momento il tempo si è fermato ma è anche volato..e io non faccio altro che vivere per lei..e i suoi occhi..i suoi occhi “azzurro sara”..attraverso cui esprime tutti i suoi stati d’animo…Sono sempre acuti e intelligenti..molto curiosi e soprattutto quando sorride,e lo fa spesso..io dico che ha i brillantini dentro…spero che questa luce e questi brillantini non smettano mai di luccicare..perchè finchè il mio cuore batterà ,io ne farò il mio scopo di vita! Che dite? E’ troppo? E’ inutile?I figli prima o poi se ne vanno?Ok!!!!Accadrà!! Mia gioia più grande che si allontani dalla mamma con quegli occhi luccicanti come quelli di chi ama la vita e vuole scoprirla nella certezza che io per lei ci sono! Sarò sempre il suo pancione dove potrà venire a rifugiarsi per qualsiasi motivo..e lei per me quel piccolo puntino che pulsava nello schermo dello studio del ginecologo..noi due..cuore su cuore,occhi dentro occhi..sempre vicine anche quando fisicamente lontane se dovesse capitare.Io porto sicuro,lei ..con i suoi occhi curiosi a guardare il mondo lì fuori..ma con gli stessi occhi pieni di me e di tutto l’amore e la tenerezza che sempre le trasmetterò..fino all’ultimo respiro mio..è la mia missione ..l’avventura più affascinante della mia vita…..chiudo dicendo a mia figlia: sarai sempre al sicuro perchè è nella sicurezza del mio amore che ti sto aiutando a crescere.ti amo piccola mia.
Noi tre..io,”Sandro” e “Vita”
In questa parte dedicata a me, alla mia personale storia e quotidianità, scrivo di noi…noi tre…tre sorelle di sangue unite da amore vero e condivisione…oltre ad essere diventate con un po’ di tempo anche sorelle nella fede. Sandro e Vita sono soprannomi inventati da noi…nella nostra famiglia abbiamo storicamente l’abitudine di prenderci in giro con soprannomi legati a caratteristiche personali o ad aneddoti divertenti. Sandro, la mia seconda sorella…io sono la primogenita…è stata la mia compagnia e compagna di giochi, è stata la mia testimone di vita insieme per un po’, fino all’arrivo di Vita, la terza sorella dopo ben 10 anni dalla seconda. Con Sandro ho litigato tante volte durante l’infanzia e l’ adolescenza per le nostre diversità caratteriali e magari obiettivi differenti. Ma ho sempre saputo e agito nella costante consapevolezza che sarebbe stata per me un punto di riferimento per sempre. Chi ti conosce come lei conosce me, ti porta dentro e ti protegge. Quante risate ci siamo fatte insieme da ragazze…i ricordi più belli della mia stramba adolescenza…a me mancava il fiato e le lacrime scendevano giù dal ridere forte di quei tempi. Questo regalo che Dio mi ha fatto…tempo passato insieme volendoci bene anche qualche volta “odiandoci” e facendoci i dispetti come tutte le sorelle vicine per età. Sandro mi ha dato due nipoti speciali…grossi amori che ho avuto il privilegio di veder crescere quotidianamente…in mille sorprese per le loro brillanti e monelle trovate. Sono ancora piccoli…8 e 7 anni…ma che meraviglia poter parlare con loro e accorgermi delle loro peculiarità caratteriali e talenti. Ora apro il capitolo Vita: lei è la mia piccolina e lo è stata fino alla nascita di mia figlia ancora di più. Oggi è una donna sposata da poco e tra noi tre è la più vivace. La sua dirompente ironia e autoironia, la sua vivacità hanno accompagnato in modo un po’ più lieve i miei giorni pesanti. Pur separandoci 13 anni d’età siamo sempre state in sintonia e quando l’ho vista appena nata, mi batteva forte il cuore come un primo amore!!! I miei nipoti dicono che la loro mamma, Sandro, sia una” tortaiola”…le piace fare dolci in pasta di zucchero e poi ama il tango…ed è una biologa. Vita è un ‘artista…ha grande talento nel disegno e ad oggi oltre ad essere una laureata in CTF, è una grafica bravissima e un’illustratrice meravigliosa! Io sono fiera delle mie sorelle e in questo periodo di quarantena mi mancano tantissimo…vorrei incontrarle dal vivo e sentire i loro respiri vicino al mio, come è sempre stato. Ma ci vogliamo così bene da comprendere che dobbiamo stare lontane…come tutti quanti. Amore è anche questo a volte. C’è un film intitolato “L’arte della felicità” che ieri sera mi faceva pensare a loro. Questo è un film di animazione dove sullo sfondo di una Napoli devastata…si affronta il tema dei fratelli, della fratellanza…esiste una colonna sonora che mi faceva commuovere allora come oggi e come proprio ieri sera…il pezzo in questione da me preferito è di un maestro Antonio Fresa, artista, musicista partenopeo che ringrazio per il dono che ci ha fatto partecipando alle musiche di questo film meraviglioso. C’è una parte del film in cui il fratello minore legge una lettera lasciatagli dal maggiore allontanatosi da lui ormai da 10 anni a causa di un problema di salute. Che meraviglia le parole di questo saggio fratello maggiore che prende la decisione di ritirarsi per non far soffrire i suoi cari e in particolare suo fratello più piccolo. La vita è tutta una questione di scelte, è tutta una questione di prospettive!
Rubrica: il mio cuorEducato dalla musica
Il mio cuorEducato dalla Musica!
Questa pagina che inserisco oggi nel mio blog, sarà interamente dedicata alla musica che ho ascoltato in tutto il mio percorso di vita. La musica ha avuto un’importanza assoluta nella mia crescita umana, personale, di donna, di appassionata ascoltatrice di melodie e attenta alla lettura dei testi delle canzoni e il loro significato. Credo di essere stata una delle prime persone a credere già da ragazzina nel potere della musicoterapia. L’ascolto della musica e anche, nel mio caso il canto seppure amatoriale, hanno dato luogo allo sviluppo di tanti pensieri e spunti di riflessione su me stessa e la vita. In alcuni periodi della mia adolescenza, le attribuisco il merito di avermi tenuto compagnia e essermi stata amica come nessun altro. Mi ha dato coraggio e conforto, mi ha stimolata in tutti i sensi possibili. Sono stata sempre molto curiosa come persona. Quindi anche in questo caso le mie scelte, che possano essere condivisibili o meno, dipende dai gusti di ognuno, sono state sempre molto accurate e a volte certosine. E’ proprio vero che la musica ha un linguaggio universale, quello delle emozioni. CuorEducato anche con la musica quindi si è “Educato”, è cresciuto, si è innamorato, ha creato. Credo non esista un giorno della mia vita in cui io non abbia ascoltato una canzone. Mi piace molto la musica italiana, ma anche quella internazionale mi ha appassionato e mi appassiona. Molti generi musicali mi hanno incuriosita e fatto il solletico all’anima, non citerò mai ciò che proprio non mi piace e non mi è mai piaciuto almeno fino ad oggi. Questa scelta è dovuta al fatto che nutro rispetto anche per generi e artisti che non rientrano nei miei gusti. Ognuno ha il suo percorso, e cuorEducato, in linea con il suo stile, non esclude e non denigra nessuno e in nessun modo. Semplicemente dedica questa pagina alla musica che ama di più. Così volta dopo volta, aggiungerò contenuti esclusivamente riguardanti questo tema in questa sorta di rubrica, che scelgo di spostare da quella degli articoli giornalieri, perché sarebbe troppo vasto l’argomento e quindi toglierebbe spazio a tutto ciò che mi va di approfondire con voi.
Buon ascoltoe buona lettura!!!
Lucio Dalla, che mai dimenticherò.
Buonasera a tutti, oggi riapro la rubrica musicale con un artista che amo tanto, Lucio Dalla. Lucio nasce il 4 marzo 1943, e muore il 1 marzo 2012 un giorno triste ed inaspettato come molte morti nel mondo della musica.
La sua infanzia viene sconvolta dalla perdita del padre quando aveva solo 7 anni e lui da lì trae degli insegnamenti che seguirà per tutta la vita, sul senso della solitudine. Le sue radici musicali affondano nel Jazz ma salta da un genere all’altro senza alcun problema, difatti a 15 anni la madre lo lascia partire per Roma, sospettando che fosse un genio. Fa un bel giro di esperienze e finalmente nel 1964 piomba a Sanremo e partecipa al Cantagiro.
E’ con successi come “4-3-1943 negli anni settanta che il suo nome diventa davvero importante nel panorama musicale. Questo pezzo nasce con un titolo diverso passato alla censura: “Gesù Bambino”. E insieme al titolo una serie di versi della canzone. dalla capì dall’enorme ritorno mediatico e dagli apprezzamenti musicali e soddisfazioni, di aver fatto qualcosa di grande e difatti ogni volta che la cantava si commuoveva.
Dalla ha una vita artistica molto piena e scrive tantissimo. Tra i miei pezzi preferiti: 4 marzo 1943, Come è profondo il mare, Il gigante e la bambina, Piazza Grande, Futura, Anna e Marco, Disperato erotico stomp, Vita, L’anno che verrà, Attenti al lupo, Cambio, Ciao, Cara, Tu non mi basti mai, Stella di mare, La sera dei miracoli, Felicità, Canzone, L’ultima luna, Balla balla ballerino, Cosa sarà, Ma come fanno i marinai, Washington, Milano, Manbo ecc.
Il suo amore per napoli lascia questo ricordo con le sue parole e disse: «Io non posso fare a meno, almeno due o tre volte al giorno, di sognare di essere a Napoli. Sono dodici anni che studio tre ore alla settimana il napoletano, perché se ci fosse una puntura intramuscolare, con dentro il napoletano – tutto il napoletano – io me la farei, per poter parlare e ragionare come ragionano loro da millenni».
Grazie Lucio, tua mamma aveva ragione, “SEI UN GENIO”!!!!
Vi saluto con la mia TOP FIVE.
Stefania <3
Nino Buonocore, in molti lo hanno dimenticato!
Buon pomeriggio a tutti e buona domenica, oggi inserisco nella mia rubrica musicale, un artistapartenopeo che a mio parere, non ha avuto il successo che meritava. Lui è NinoBuonocore. Nasce a Napoli il 26 luglio 1958. Inizia la sua carriera/gavetta nel 1978 (anno dellamia nascita, pensate!), ma è solo nell’ ’87 che finalmente il panorama musicaleattraversouna partecipazione a Sanremo, gli rende giustizia, all’ascolto di uno dei miei pezzi preferiti in assoluto: ROSANNA.
Rosanna è una canzone dolcissima, da una melodia armoniosa, perfetta, non banale, piena di sentimenti ma non melense. Credo che in quel momento io mi sia innamorata di questocantautore che ho cominciato a seguire e che ancora seguo. Pensavo sempre:” come mi piacerebbese il mio ragazzo mi dicesse queste parole”,(pensando al testo di Rosanna).
Nino Buonocore è un artista molto raffinato vicino al jazz, che collabora anche con Chet Baker. Collabora inoltre con Zurzolo, Volpe, Sannino, artisti di rilievo.
I suoi album sono molto belli, i miei preferiti sono: “Sabato, domenica e lunedì” e “La naturale incertezza del vivere”, dai quali vengono estratti singoli eccezionali come la nota “Scrivimi” e “Il mandorlo” e infine “E non dire”.
Scrivimi è una di quelle canzoni che cantavo spesso nei miei improvvisati piano bar estivi…era bellissimo! E poi riscuotevo un discreto successo!!!!!
Cito le mie canzoni preferite: Rosanna, Le tue chiavi non ho, Con l’acqua alla gola, Solo un pò di paura, Scrivimi, Abitudini, La terra dei diamanti, Oi senorita, Così distratti, Un breve respiro, Il mandorlo, Attimi, Dopo l’amore, Ci salutiamo qui, Tra le cose che ho, A un certo punto della vita, Prima o poi, Nemmeno un momento, eccetera eccetera.
Dedico qualche pensiero in più a due pezzi tra questi citati che hanno accompagnato lamia gioventù e la mia storia e visione della vita, soprattutto amorosa: “Ci salutiamo qui” e “Tra le coseche ho”.Rappresentano il mio modo di sentire l’amore, la malinconia e il saper capire quandoè il momento di staccarsi da qualcuno o meno, insieme al modo in cui farlo. Ed è attraversoqueste canzoni meravigliose che ho conosciuto me stessa da questo punto di vista.
Vi saluto con la mia solita TOP FIVE, emozionata come se stessi scegliendo le canzoni giusteper un disco tutto mio!
Raf, non pensavo di conoscerlo così…!
Buongiorno amici cuorEducati e buona domenica! Oggi inserisco nella mia rubrica musicaleun artista che mi è sempre piaciuto in realtà, ma che ad un certo punto mi sono resa contoconoscessi meglio di quanto pensassi. Questo artista è Raf.
Raf inizia la sua carriera da giovanissimo, ma è negli anni ’80 con il singolo “self control” che esplode il suo successo strepitoso. Collabora con Bigazzi e canta diversi pezzi in inglese. Nel 1987 scrive il pezzo storico con cui si esibiranno a Sanremo Morandi, Tozzi e Ruggeri“Si può dare di più”. Nello stesso anno scrive e duetta con Tozzi la canzone “Gente di mare”. In quegli anni ero solo una bambina, ma amavo già tanto la musica, e mi colpirono molto queste sue canzoni, orecchiabili certo, ma anche un po’ diverse da tutto il resto in giro in quel periodo. Poi poco dopo la sua prima apparizione sanremese con “Inevitabile follia“. Questo pezzo da ragazzina mi ha fatto sognare davvero ed era inserito in un disco, tra i suoi più belli: “Svegliarsi un anno fa” che è comunque una canzone dell’album. Poi nacque “Sapore di un bacio” (scritta da Gaetano Curreri), “Cosa resterà degli anni ’80” e “Ti pretendo”.
Negli anni ’90 inizia con l’indimenticabile “Oggi un dio non ho”, cui seguirà la pubblicazione dell’album “Sogni ..e tutto quello che c’è”. Ogni singolo di Raf mi ha fatto sognare, ero molto giovane e anche romantica, ma devo dire che la sua vena pop era molto divertente per me.Duetta con Ramazzotti un pezzo molto bello: “Anche tu”.Con Laura Pausini “Mi rubi l’anima”e poco dopo ancora un successone con“Battito animale”.
Mi accorsi di esserne appassionata una sera che uscii con degli amici nuovi. Non avevamomolto di cui parlare quella prima sera e all’improvviso si cominciò a parlare di Raf. “le conoscevo tutte, me ne piacevano un sacco, e non per forza le più famose”.
Cito le canzoni più belle per me: Svegliarsi un anno fa, Sapore di un bacio, Inevitabile follia, Ti pretendo, Cosa resterà degli anni ottanta, E sia così, E gli altri dormono, Dentro i tuoi occhi, Interminatamente, Un grande salto, Oggi un Dio non ho, Senza respiro, Anche tu, Sogni, Il battito animale, Due, Il re, Sei la più bella del mondo, Il suono c’è, E’ quasi l’alba, Jamas, La danza della pioggia, Infinito, Nei silenzi, Via, Iperbole, Oasi, Superstiti, Aria da niente, Dimentica, Passeggeri distratti, Il nodo, e tante altre!
Della sua vita privata sappiamo poco, tranne il fatto di poter dedurre che sia un uomo che tiene alla privacy della sua famiglia.Sposato con la soubrette Gabriella Labatedal 1996con cui ha due figli. Credo che siano una famiglia abbastanza stabile, non ricordo di “gossippate” varie e durano ancora (roba non da poco al giorno d’oggi).
Da ragazza lo trovavo bellissimo, ma scoprii che aveva l’età di mia madre….però, la portavaproprio bene 😉 .
Posto la mia TOP FIVE di Raf, che come sempre mi insegna che non serve una voceesagerata percolpire al cuore.
Fabio Concato, un ironico cantautore milanese, che mi ha sempre sorpresa!
Buongiorno cari cuorEducati, oggi nella mia rubrica musicale, inserisco un grande cantautore, che mi ha accompagnata sin da giovanissima con le sue canzoni e melodie dolcissime e la sua voce dal timbro “diverso”. Sto parlando di Fabio Concato.
Fabio è un figlio d’arte. Il suo papà, un lirico noto come Gigi Concato (cognome di sua madre Augusta, giornalista e poetessa), da cui poi Fabio prende lo pseudonimo. Fabio fondainsieme ad altri artisti un gruppo cabarettistico, per il quale scrive testi e musiche e iniziano ad esibirsi al Derby di Milano (…ah quanti artisti straordinari, in quegli anni, sono passati dilì).Devo confessarvi che apprendo solo ora di questo tipo di esordio “umoristico” di Fabio Concato, ma del quale non sono affatto sorpresa, dato che molti anni fa, partecipai ad un suo concerto durante il quale oltre ad essere estasiata dalla sua immensa bravura e dalle sue stupende canzoni, fui presa alla sprovvista trovandomi a ridere a crepapelle per le suebattute e il suo umorismo che viaggiava sull’asse Milano-Londra, attraverso uno humor di “Jannacciana” memoria.
Il suo primo successo fu Domenica bestiale nel 1982, che ho ascoltato milioni di volte soprattutto nelle mia noiose domeniche adolescenziali e che quando mi sono innamorata la prima volta, mi faceva pensare a tutte le cose che mi sarebbe piaciuto fare insieme al mio primo fidanzatino, magari in una gita fuori porta, proprio di domenica! Quanti ricordi!!! Nel 1984, nascono pezzi che sono diventati storici come: Ti ricordo ancora, Tienimi dentro te, Sexy tango, Rosalina, Guido piano, Fiore di maggio (dedicata alla figlia Carlotta).
Fabio Concato scrive nel 1989 una canzone “Telefono azzurro”, dedicata alle violenze domestiche sui minori, i cui proventi saranno interamente devoluti all’associazione per la difesadei minori. Questa canzone mi colpì moltissimo, io avevo appena 11 anni e mi commuovevo ogni volta che l’ascoltavo, (e succede tutt’oggi).
Le sue partecipazioni a Sanremo sono rare. Cito qui le mie canzoni preferite: Domenica bestiale, Ti ricordo ancora, Guido piano, Rosalina, Tienimi dentro te, Sexy tango, Fiore di maggio, Telefono azzurro, Prendi la luna, Il bel pianista, Tornando a casa, Ti muovi sempre, Il viaggio, Speriamo che piova, Giulia, E’ festa, Poveri noi, In trattoria, Canzone di Laura, Provaci tu, O bella bionda, Ritrovarti qui, Canto d’amore, M’innamoro davvero, Non mi scordare, Buonanotte a te, Quando arriverà, A Dean Martin, e tante altre che non smetterei più.
Mi è capitato più volte di cantare sue canzoni nei soliti piano bar improvvisati nelle nostre serate vacanziere. Posso solo essere grata a Concato, per la sua poesia, per le sue melodie sempre rilassanti ma contemporaneamente stimolanti per me.
La verità è che Fabio Concato è un cantautore che ho sempre amato e stimato ma che in questo periodo di covid-19, ha dedicato una canzone alla sua Milano tanto colpita, cantatain dialetto milanese: L’umarell.Questa sua scelta mi ha per l’ennesima volta colpita nel cuore. Molti artisti hanno scritto pezzi e devoluto proventi per questa emergenza verificatasi nel nostro 2020 impazzito. Ma credo che per un artista sensibile come lui, amante della sua cittànatale, sia stata una scelta dettata da un dovere morale ed affettivo. E voglio aggiungere che sono solidale con tutti coloro che hanno vissuto più da vicino questo dramma.
Posto qui la mia TOP FIVE di Concato, non so proprio da dove iniziare e come riuscire ad essere così sintetica.
La mia punta di diamante, il mio numero 10: Joe Barbieri.
Buon pomeriggio cuorEducati!Quest’oggi nella mia rubrica dedicata alla musica ho deciso diinserire il cantautore che negli ultimi 14 anni, ( ma lo conosco e lo apprezzo già da prima)ha tenutotra le braccia il mio cuore un pochino più di tutti gli altri: Joe Barbieri.
Joe è un ragazzo napoletano che nasce il 14 dicembre 1973 e una sua demo tra anni ’90 e inizio 2000 finisce nelle mani di un certo tizio, non so se lo conoscete, uno sempre di Napoli, che si chiamava Pino Daniele! Ebbene Giuseppe Barbieri in arte Joe,esordisce aSanremo quando io ero ancora una ragazzina con un pezzo molto bello ma distante dal suo stile degli ultimi 17 anni.
I suoi primi album sono contraddistinti da melodie certamente piacevoli e differenti (si èsempre fatto notare) e da uno stile e un timbro canoro completamente diversi da quelli di adesso.Essi sono: Gli amori della vita mia e Virus. Scrive una canzone per Giorgia: In vacanza con me. Nel2003 fonda il giorno del suo compleanno la casa discografica Microcosmo dischi e il 28 ottobre 2004 pubblica il suo album“In parole povere” in cui si distingue per il suo amore per il jazz.
Quando verso il 2006/07 l’ho ritrovato per caso in una versione così stravolta e stravolgente, non l’ho più abbandonato. Ricordo come ieri che fu ospite ad una radio locale per promuovere il suo album della trasformazione: “In parole povere”. Gli speaker per promuovere il disco e il concerto proposero agli ascoltatori questa promozione: “il primo che chiama in radio riceverà un biglietto gratis per il suo concerto”. Io che avevo ascoltato sempre attraverso quella emittente la canzone che per sempre ha segnato il mio cuore e ancora oggi è la mia preferita, chiamai subito vincendo il biglietto. Purtroppo non riuscii ad andare al concerto, ma iniziai ad approfondire la conoscenza di quel cantautore che mi affascinava troppo per il fatto che fosse tanto diverso dagli anni di Sanremo.In ogni caso ilpezzo “colpevole” del mio innamoramento è “leggera”, e mai dimenticherò l’attimo in cui la ascoltaie finalmente mi sentii come se, dopo anni in cui entravo in negozi di abbigliamento e nessuna taglia mi calzasse a pennello, adesso avessi trovato il tanto cercato abito fattoappostaper me! Fu bellissimo!
Da lì in poi mi si è aperto un mondo, un mondo profondo e intimo di un uomo che si racconta e racconta con versi particolarmente attenti ai dettagli dell’anima e che cura ogni nota che sceglie come l’ ingrediente segreto di una ricetta speciale da preparare per la donna più importantedella sua vita.
Ecco è questo che amo di Joe! Ha scelto e maturato con gli anni durante la sua carriera lo stile che più gli si addice e in più, sapete cosa ancora di più lo rende adorabile ascoltarlo? Il fatto che finalmente in un mondo di musica veramente urlato sguaiatamente, e dove ormai solo il look e il prodotto che gli altri decidano tu debba essere, per essere venduto, acquistato, consumato e dimenticato, esista ancora qualcuno che scelga una strada diversa. Questo artista è Joe Barbieri, che senza troppo rumore, con il suo socio Antonio, e dei colleghi musicisti di grande levatura, da vita ad album innovativi, che rappresentano tutta me stessa e una Napoli dove vince ancora l’amore e la carnalità scevra da ogni forma volgare e dissonante.
Joe, un musicista che a modo mio, definisco suonare un jazz “melodico”, perché non è come a volte è il jazz, non mai troppo lungo, ma è comunque molto ricercato, riuscendo a rendersi ascoltabile e rilassante come pochi artisti (anche jazz) che a volte necessitano di concentrazione per esser ben compresi. No, Joe non pretende concentrazione, Joe provoca una produzione, almeno per me e tutti coloro che lo amano, di serotonina che migliora le giornate, anchele più grige e ti fa sentire abbracciato.
Ecco, questo è Joe Barbieri, un ragazzo che ha fatto scelte sicuramente non commerciali, che a volteconosce di persona i suoi fan, scende dal palco dopo i suoi concerti e scatta foto con loro, contanta dolcezza e umiltà. Si certo, questo è possibile anche perché ai suoi concerti non ci sono ancora 10.000 persone, ma a noi non importa e, in verità, credo nemmeno a lui, perché è talmente talentuosoche potrebbe stare all’Arena di Verona con un altro genere musicale ovviamente, ma invece suona sotto il cielo stellato di un Castel Sant’Elmo meraviglioso, nel chiostro di San Francesco a Meta di Sorrento in atmosfere surreali, nel cortile di una scuola di Casoria (Napoli) o nel teatro di una scuola di San Vitaliano (nel nolano), avolte gratis, esibendosi anche solo “chitarra e voce” con grande generosità in pezzi (anche particolarmente complessi).
Joe è un artista vero, che scrive musiche che rappresentano la Napoli vera e che riesce ad avere successo anche in Giappone, cimentandosi in collaborazionicon artisti veramente eccezionalidel panorama internazionale. Ma non artisti commerciali, artisti veri! Omara Portuondo, John Drexler, Servillo degli Avion Travel, Gianmaria Testa, Mario Venuti, Tosca, e tanti altri.
Joe Barbieri canta, sottovoce e imprime nell’anima un solco da cui mai più riuscirai aliberarti. Maquesto non ha l effetto ottico di un tatuaggio, ha solo l’effetto di chi ha la capacità di insegnarti qualcosa attraverso le sue canzoni, qualcosa su di te.
Ed è per questo che negli ultimi 15 anni circa mi accompagna nei giorni belli e in quellibrutti, perché Joe mi somiglia, mi somiglia con la sua semplicità dei sentimenti, con le sue profonde emozioni che traduce in musica raffinata e i cui live dimostrano che non è un lavoro da “studio di registrazione”, ma è il frutto di un lavorio di amore e ricerca e dove ogni parola spesa e ogni accordo hanno un motivo per essere lì:“E’ non è solo il fatto di far acquistare il disco”.
Esiste un fan club ufficiale di Joe Barbieri: I Maravilhosi, nome tratto dal titolo di un suoalbum molto importante: “Maison Maravilha”. Gli albumdel mio cuore sono quelli che partono da “In parole povere” fino a “Origami”, e posso affermare che non ha sbagliato un colpo! Li amo tutti!!
In parole povere, Maison Maravilha, Respiro, Cosmonauta da appartamento, I maestri, Origami, insieme ad una serie di pezzi e qualche album di cover di artisti della levatura di ChetBaker e Billie Holiday, hanno costellato il firmamento di tante stelle nuove, ed ogni stella hail nomedi una canzone di Joe.Lui che è riuscito a farmi provare emozioni, quando nulla più ci riusciva.
Cito le mie canzoni preferite: Leggera, Pura ambra, In una stanca indifferenza, Microcosmo, Wanda (stai seria con la faccia), Gira e rigira, Fa conto, È già sabato, Castello di sabbia, Lacrime di coccodrillo, In questo preciso momento, Zenzero e cannella, L’arte di meravigliarmi, Nel bene e nel male, Un arrivederci in cima al mondo, La matematica di un sentimento, Cosmonauta da appartamento, Sostanza e forma, Diario di una caduta, Come una casa, Una tempesta in un bicchier d’acqua, Una cicatrice ed un fior, Rinascimento, Testardamente, Pane per i tuoi denti, Buongiorno signorina, eccetera.
Vi saluto con la mia TOP FIVE di Joe, una impresa impossibile!
Eduardo De Crescenzo!!!
Buon pomeriggio cari miei cuorEducati, questa domenica ho pensato di inserire un cantautore a cui sono molto legata sin dalla mia adolescenza e che ha in comune conme una cosa: abitava nel quartiere in cui abitavano i miei genitori. Non l’ho mai conosciuto di persona, ma questo racconto di mia mamma me lo ha sempre reso molto familiare, e poi è un artista meraviglioso che mi ha sempre fatto innamorare con i suoiversi e le sue melodie interessanti. Sto parlando di Eduardo de Crescenzo.
Eduardo nasce quindi a Napoli nel 1951 in una famiglia di musicisti e già all’età di 3 annigli viene regalata la sua prima fisarmonica, strumento che l’accompagnerà per il resto della sua carriera. Studia musica classica e dopo da giovanissimo suona in un gruppobeat “Eduardino e i Casanova”, ma è solo nel 1980 che inizia la sua collaborazione proficua con Claudio Mattone, sodalizio che porterà tanto successo alla sua carriera.
Partecipa a Sanremo ben 5 volte tra gli anni ’80 e ’90 con successi come: Ancora, Via con me (che segna la fine della collaborazione con Mattone),L’odore del mare, Come mi vuoi, E la musica va. Eduardo da vita a molte collaborazioni e colonne sonore di film importanti.
Ciò che voglio mettere in risalto di questo cantautore partenopeo è però, al di là delle sue straordinarie canzoni, l’impegno nel sociale. Eduardo De Crescenzo mai hadimenticato la sua città e i più deboli. Con iniziative a favore delle associazioni per malati di sclerosi multipla, con un suo progetto chiamato “le mani” che poi darà vita nella sua città natale del primo “help center”: sportello di ascolto informatizzato per ragazziin difficoltà e per l’ubicazione di nuovi posti letto per i più bisognosi presso il centro “La tenda”. Le sue serate di beneficenza a favore dei malati oncologici e la ricerca e assistenza oncologica domiciliare gratuita. I suoi concerti a Scampia, come iniziativa contro la camorra, la sua sensibilità per la donazione di organi da parte di personeviventi. Iniziative a favore della pace promosse dalla comunità di Sant’Egidio.Ecco, queste sono cose che nessuno sa. Eduardo le ha compiute senza tanto rumore, e questo fa di lui una persona onesta, gentile, poetica e buona proprio come le sue canzoni.
I suoi album vanno dal 1981 al 2013.Inizia con Ancora, successo esplosivo. Cito altri pezzi meravigliosi: Al piano bar di Susy, Quando l’amore se ne va, Uomini semplici, Amico che voli, I ragazzi della ferrovia, Mani, Camminando, Manchi tu, Chiammame, Io ce credo, Quantu tiempo ce vo, ‘A malatia e l’America, Da lontano, Giorni difficili, Dove, Nudi nudi, C’è il sole, Mercati mercati, Questo amore, Dalla nave, Vola, Il racconto della sera, Sono fatti miei, E la musica va, Sarà così, Cante jondo, Occhi di marzo, Danza danza, e tanti altri successi straordinari.
Eduardo De Crescenzo ha accompagnato molti dei miei anni e le mie esibizioni daragazzina nei piano bar improvvisati a cui prendevo parte. Che meraviglia e che onore cantare di lui!!!! Ha sempre avuto la capacità di farmi volare con la mente, lui con la sua voce bionica così simile alla sua amata fisarmonica.
Vi saluto con la mia TOP FIVE di Eduardo.
🙂
Stefania, col cuore pieno di una passione per uno scugnizzo del quartiere di mamma e papà!
Fiorella Mannoia!
Buongiorno a tutti, oggi ho deciso di inserire nella mia rubrica di musica una grandissima donna ed interprete del panorama italiano: Fiorella Mannoia.Che carriera cari cuorEducati!!! Bisognerebbe inchinarsi difronte ad una signora della musica, la quale non solo ha una voce inconfondibile e uno stile interpretativo unico, ma è anche fortemente impegnata nel sociale, sposando cause e lotte che la rendono una donna con gli attributi.Oggi non è semplice esporsi e mettere a disposizione di altre persone magari meno fortunate, la propria energia artistica e spendere parte del propriotempo ad aiutare gli altri. Ciò accade perchè Fiorella Mannoia è una persona seria e con una coscienza civica e sociale.
E’ una donna romana che debutta al festival di Castrocaro nel 1968, ma il primo album nasce nel 1972. Il suo primo, vero e grande successo è stato “Caffè nero bollente” nel 1981, col quale subito si distingue per la sua personalità forte e il colore della sua voce così intenso e consapevole. Altro “pezzone” fu “Come si cambia” chedevo confessarvi ancoraoggi a momenti mi da i brividi e che mi ha praticamente accompagnata per tutta la mia vita. Enrico Ruggeri scriverà per lei “Quello che le donne non dicono”, grandissimo successo che le porterà molti riconoscimenti prestigiosi e con la quale ancoraoggi viene identificata nonostante il suo enorme repertorio.
Collaborerà con molti artisti e cantautori che scriveranno per lei canzoni che hanno lasciato un segno indelebile nella musica. Ivano Fossati, Ron, Cocciante, Piero Fabrizi, De Gregori, Caetanp Veloso(artista brasiliano), Daniele Silvestri, Avion Travel, Gian Maria Testa,tra i più importanti. Tra tutte queste collaborazioni, ammetto che preferisco quella con Fossati, con le loro ” Le notti di maggio”, “Oh che sarà” curato da Fossati ma di Chico Baraque De Hollanda, “I treni a vapore”, “L’amore con l’amore si paga”, eccetera.
Partecipa a diversi duetti e anche sul palco si esibisce con più colleghi e colleghe. Infatti canterà insieme a Fossati “Oh che sarà”, con Bartoli “Pescatore”, con Noemi “L’amoresi odia” eccetera. Fiorella sul palco si esibirà in un tour con Ron , De Gregori e Pino Daniele, momento epocale della loro carriera. In seguito due concerti evento: Allo Stadio Olimpico di Roma col “Corale per il popolo d’Abruzzo” ,serata di solidarietà voluta fortemente da Renato Zero, nei confronti della popolazione abruzzese in seguito al terremoto che la colpì. Il secondo concerto evento è quello ideato dalla Pausini allo Stadio San Siro di Milano a cui parteciperanno molte artiste a e da cui poi verrà fuori un live in dvd “Amiche per l’Abruzzo” che vendette ben 200.000 copie in sole tre settimane.
Fiorella Mannoia non si tira indietro nemmeno di fronte all’interpretazione di canzoni storiche di altri giganti della musica, nè tanto meno di fronte a canzoni di artisti meno “storici” del panorama italiano. Con la sua importante “Sally” di Vasco Rossi, “Ho imparato a sognare” dei Negrita, e i suoi duetti con Alessandra Amoroso e Ron nell’esibizione di canzoni di Lucio Dalla quali: “La sera dei miracoli” e “Felicità”.
Impegnata contro la violenza sulle donne, è direttrice artistica di “Amiche in Arena” concertoevento di Loredana Bertè , dal quale cd/dvd, tutti i proventi verranno donati ai centri anti-violenza. In più parteciperà come attrice al film di Miche le Placido “7 minuti” a cui darà anche la colonna sonora “Combattente”.
Altri pezzi importanti sono: I treni a vapore, Il cielo d’Irlanda, I dubbi dell’amore, Il tempo non torna più, Giovanna D’arco, Al fratello che non ho, Io che amo solo te(di Endrigo), Messico e nuvole, Io posso dire la mia sugli uomini, Se veramente Dio esisti, Nessuna conseguenza, Che sia benedetta, Dio è morto, Metti in circolo il tuo amore( di Liga), Mio fratello che guardi il mondo, L’amore al potere, e tantissimi altri successi che potrei non smettere di scrivere stamattina.
Posto la mia solita TOP FIVE e come sempre ho l’imbarazzo della scelta!!! 🙂
Stefania, che la Mannoia mai mi ha dato noia!!! ❤ buona domenica!!!
Daniele Silvestri: un uomo col microfono come megafono!!!
Buongiorno a tutti voi, stamattina inserisco nella mia rubrica musicale un artista a cui penso da qualche giorno, ma che da anni accompagna le mie giornate: Daniele Silvestri. Nasce il 18 agosto 1968, e la sua carriera inizia molti anni fa. I primi esordi tra il 1994/95, quest’ultimo anno in cui partecipa a Sanremo con un pezzo molto importante: “L’uomo col megafono”.Figlio di Alberto Silvestri, noto sceneggiatore.
Bene, Daniele Silvestri non nasconde i suoi ideali di sinistra, ma dichiara di non amare le etichette. Fatto sta che in molte sue canzoni esistono richiami ai suoi valori e alle sue idee fortemente colorate e piene di quel desiderio di combattere ingiustizie e protestare in quel modo tutto suo per un mondo che sembra girare davvero al contrario.
Quando canta d’amore, lo fa in modo impeccabile: con la sua indimenticabile“Le cose che abbiamo in comune” ha fatto sognare molti di noi che ancora oggi ne citiamo le parolequando ci sentiamo simili a qualcuno. Poi Daniele è un uomoed è stato un ragazzo molto simpatico e, la sua ironia e comicità sottile in molti dei suoi testi mi ha lasciato molto spesso veramente sorpresa e all’ascolto di molte delle sue canzoni seppure mi si muoveva qualcosa di caldo e rumoroso dentro,accennavo sempre ad unsorriso beffardo di chi pensa: “Daniele sei un maledetto furbo”,uno che con grande astuzia, intelligenza, arte della comunicazione efficace, sa lasciare il segno di ogni suaparola incisa nel cuore di chi lo ascolta.
Daniele ha tre figli, due nati da una relazione con l’attrice Simona Cavallari, e l’ultimo con Lisa Lelli, sua menager sposata nel 2012. Partecipa ancora nel 1999 al festival di Sanremo col pezzo “Aria”, nel 2002 con “Salirò”, nel 2007 con “La paranza”, nel 2013 con “A bocca chiusa”. Sivestri quindi porta al festival temi importanti, ma nelfrattempo si impegna in tantissime collaborazioni artistiche, dà la colonna sonora a molti film anche importanti, vincendo anche premi prestigiosi e conquistando e guadagnandosi la stima di molti.
Collabora dal 2014 con Max Gazzè e Niccolò fabi in un disco che porteranno in giro conconcerti in cui si esibiscono in brani l’uno dell’altro, anche giocando e divertendosi come fanno tre amici.
Ho amato di Daniele moltissime canzoni, ne cito alcune: L’uomo col megafono, Le cose che abbiamo in comune, Aria, L’ Y 10 boreaux, Cohiba, Kunta Kinte, Amarsi cantando, Occhi da orientale, Banalità, Salirò, Sempre di domenica, Testardo, Fifty fifty, Precario è il mondo, Monetine, Gino e l’alfetta, La paranza, Mi persi, Il mio nemico, Ma che discorsi, L’amore non esiste, Il padrone della festa, Senza far rumore, A bocca chiusa, Tutta colpa di Freud, Complimenti ignoranti, Argentovivo, e molte altre.
Potrei raccontare ancora molte cose della carriera interessante e ricca di Daniele Silvestri, ma ciò che più mi preme dire è che lo considero e sempre lo considererò una personamolto intelligente, con una coscienza molto forte, il coraggio di metterci la faccia sempre e comunque, una grande onestà intellettuale, una singolare forzadi denunciare in svariati modi, ironici e non, tutto ciò che in questa società per lui va denunciato.
Vi saluto con la miaTOP TEN di Daniele Silvestri e sono in serie difficoltà.😉
Stefania, che anche “tu, caro Daniele mi ha insegnato a ragionare”. ❤
Un vino o una band? I Negramaro
Salve a tutti cari cuorEducati, in questo pomeriggio domenicale caldo e stanco, ho voglia di inserire nella rubrica dedicata alla mia amata musica, un gruppo, una band che porta il nome di un noto vino salentino: I Negramaro. E proprio come il vino di cui portano ilnome mi stordirono ormai molti anni fa, nel lontano 2005, quando ci fu la loro prima partecipazionea Sanremo.
Mentre tutto scorre, pezzo presentato a Sanremo fu clamorosamente scartato. Non fu il loro primo pezzo, preceduto da altri due album che anche io ho scoperto solo dopo. Ricordo che nel mio giro di amicizie parlavo di alcuni pezzi di questo album e nessuno li conosceva e qualcuno mi prendeva il giro per i miei soliti gusti e ricerca di artisti di “nicchia”. Beh, al di là del fatto che anche gli artisti di nicchia, sono a volte davvero adorabili, il tempo, e per la verità non molto, mi diede ragione, perché la stessa estateche seguì il Festival di Sanremo da cui come ho detto i Negramaro furono scartati, esplosero con un grandissimo successo: Estate.
I Negramaro sono un gruppo di ragazzi semplici, semplici amici che non hanno smesso di credere nel loro sogno e nella musica come nella loro amicizia. Io ne fui stordita col loro “Mentre tutto scorre”.Fui già dal suo primo ascolto completamenterapita sia dalla musica assolutamente innovativa che dal testo. Era viscerale, parlava a me, alla mia storia, aveva qualcosa in più: c’era passione, cuore, dolore,calore, vita. Quella sera del lontano 2005 ero al telefono, stavo piangendo, e all’improvviso LORO!!!! La mia attenzione si piombò sullo schermo e smisi di piangere, il cuore futravolto da mille emozioni e battiti che per la verità provo tutt’oggi quando lo ricordo e quando riascolto questa canzone di quegli sconosciuti ragazzi salentini che avevanoutilizzato la chiave giusta per conquistare il mio affetto e interesse.
Giuliano Sangiorgi, frontman del gruppo, un vero genio, un artista completo, una brava persona che è riuscita a portare in giro la band ovunque con enormi soddisfazioni, pensate che l’album “Mentre tutto scorre” restò in classifica tra i primi 20 più venduti in Italia per ben 89 settimane, conseguendo il titolo DISCO DI DIAMANTE. Quest’album riuscì a portare in alto più singoli come: Estate, Solo 3 minuti, Nuvole e lenzuola. Non succede spesso credetemi che ci siano tante perle in un solo disco. Per me anche le altre sono stupende, direi tutte, infatti è il mio disco preferito.
Con “La finestra”confermano la loro eccezionalità. Parlami d’amore, L’immenso, Cade la pioggia, Via le mani dagli occhi, sono singoli tratti da quest’album che hanno avuto un seguito molto forte e io penso che come pochi gruppi odierni abbiano segnato la storia del panorama musicale degli ultimi anni e generazioni.
Le loro collaborazioni con appunto Jovanotti, Elisa, Dolores dei Cramberries(purtroppo volata via) li hanno resi ancora più celebri ed interessanti. Film molto belli a cui hanno dato la colonna sonora: La febbre, Cemento armato, Italians, Vallanzasca, sono opere complete anche grazie ai Negramaro.
Anche i nostri Negramaro hanno avuto le loro difficoltà. Nel 2011 Giuliano ha dovuto subire un intervento alle corde vocali che lo ha costretto a star lontano dai palchi per un po’. Grazie al cielo ciò accadde dopo l’uscita di Casa 69, altro noto e stupendo album dei nostra band salentina. Non molto tempo fa, l’emorragia cerebrale che colpì il giovane chitarrista del gruppo, Lele Spedicato. Insomma la vita , cari cuorEducati è difficile per tutti e anche i nostri amati Negramaro a volte hanno dovuto lottare e fermarsi.
Amo di loro molto brani, come al solito ne cito alcuni:Mentre tutto scorre, Estate, Solo 3 minuti, Nuvole e lenzuola, Nella mia stanza, I tuoi nei, Un passo indietro, L’immenso, Neanche il mare, Cade la pioggia, Via le mani dagli occhi, Una volta tanto, Senza fiato, Tivorrei sollevare, Basta così, Io non lascio traccia, Londra brucia, Sei tu la mia città, Attenta, e tante altre che per sempre resteranno pietre miliari nel panorama della musica italiana.
Ho avuto la fortuna di partecipare ad un loro concerto anni fa.Straordinari!!!!!! Così vivi, così forti e pieni di passione. Forse è stato l’ultimo concerto nella mischia dei fan, a cui sia stata, tra la folla che si accalcava ballando e cantando a squarciagola. In seguito ho partecipato solo a concerti in teatro, ma dai Negramaro era strano star seduti e ascoltare!
Ora vi lascio con la mia solita TOP FIVE. 🙂
Stefania, che coi Negramaro torno indietro e mi sento ancora molto molto giovane. A loro un enorme grazie, a loro, ragazzi proprio come me. ❤
Simone Cristicchi: “che gente bella”… 😉
Ritratto gentilmente concesso da Roberta Miele Artwork
Buongiorno a tutti!!! Oggi apro la mia rubrica musicalecon un grandissimo artista del nostro panorama culturale: Simone Cristicchi. Simone nasce a Roma il 5 febbraio 1977, ha appena un anno in più a me, e già a 16 anni rifiuta un contratto della Comic Art come disegnatore dalle doti distinte (allievo di Jacovitti),per proseguire i suoi studi al liceo classico. Prosegue i suoi studi alla facoltà di storia dell’arte e presta servizio come obiettore di coscienza in un primo momento che sarà poi seguito dal volontariato in uncentro di igiene mentale.
La svolta artistica nel mondo della musica arriva anche grazie alla possibilità di aprire iconcerti di Niccolò Fabi e Max Gazzè. Simone tenta più volte di entrare nel mondo discografico, ma a parte la vittoria nel 1998 al Concorso Nazionale Cantautori col brano “L’uomo dei bottoni”, viene più volte scartato. Firmerà un contratto con “Carosello records” grazie al quale pubblicherà il suo primo singolo “elettroshock”.
Continuerà con la sua gavetta fino al successo Sanremese “che bella gente”, che gli farà conseguire la seconda posizione nella sezione “Giovani”. Altre vicissitudini che lo metteranno in discussione rallenteranno il suo decollo artistico, ma la tenacia non manca al nostro Simone che finalmente nel 2007 vincerà il festival di Sanremo con “Ti regalerò una rosa”, brano che gli farà conseguire anche il premio della Sala Stampa Radio-Tv e il premio Mia Martini.
Cristicchi èun artista a tutto tondo con una sensibilità fuori dal comune, sempre attento alla considerazione dei dettagli e concentrato sugli “ultimi” della nostra società. Non è un caso che con la vittoria a sanremo abbia affrontato il tema della “pazzia” ispirato dalla sua esperienza come volontario nei centri di igiene mentale. Si occuperà e si occupa anche di teatro con spettacoli all’avanguardia e sperimenterà molti modi di cantare non solo a suo modo e col suo stile riconoscibilissimo, crescendo in collaborazioni interessanti diventando un vero e proprio “narra e canta-storie” del nostro mondo e delle vicende storiche anche spesso tragiche e ignorate dai più.
Simone, una persona semplice che sposa con una cerimonia altrettanto semplice, un’ archeologa romana, Sara Quattrini con la quale avrà due bambini, Tommaso e Stella. Della sua vita privata sappiamo poco al di là di questo e della perdita prematura del padre quarantunenne, solo quando lui aveva 12 anni. Questo drammatico momento segnò fortemente il ragazzo che si chiuse in un mondo tutto suo, auto-emarginandosi per il suo sentirsi diverso dagli altri giovani con famiglie al completo. Simone però nonostante questo, riuscì col disegno e i fumetti a tirarsi fuori dal baratro e dice sempre, ancor oggi (e condivido in pieno):“l’arte ti può salvare la vita”. Anche nel suo spettacolo teatrale “Manuale di volo per uomo” porta in scena questa sua esperienza dolorosa, che però trova sfogo in pensieri positivi e sulla felicità. Questo spettacolo sarà seguito da un documentario chiamato “Happy next” in cui scienziati, bambini, filosofi, artisti e gente comune danno una loro interpretazione del concetto di felicità.
Questo non è il suo primo documentario perché nell’album “Dall’altra parte del cancello” in cui è contenuta “Ti regalerò una rosa” esiste un secondo cd conun documentario e interviste sulle problematiche psichiche e i “manicomi”.
Di lui ho amato tantissime canzoni.Il mio album preferito è per l’appunto “Dall’altra parte del cancello” che bucò il mio cuore con ogni suo brano. Ma anche altri pezzi, più famosi o meno sono davvero meravigliosi. Ne cito alcuni: Studentessa universitaria, La risposta, Laureata precaria, Monet, Che bella gente, Angelo custode, Lo chiederemo agli alberi, La prima volta che sono morto, Abbi cura di me, Vorrei cantare come Biagio Antonacci, L’Italia di Piero, Ti regalerò una rosa, L’ultimo valzer, Nostra signora dei Navigli, Lettera di Volterra, Legato a te, Il nostro tango, Mi manchi, e tante altre piccole grandi creature (perché questo sono per cuorEducato) che il mondo pian piano sta imparando a conoscere e ad apprezzare.
Simone Cristicchi è una persona rara e come ogni rarità non è per tutti, ma credo cheprima o poi TUTTI capiranno che è speciale e che forse, ciascuno di loro lo ha scoperto con un pizzico di ritardo, “meglio tardi che mai”!
Vi saluto con la mia solitaTOP FIVE, augurandovi una buona domenica!
Mina: “la donna tigre”
Ritratto gentilmente concesso da Roberta Miele Artwork
Oggi, nella mia rubrica musicale parlerò di Mina. Credo che sia superfluo decantare ed intessere le lodi selle sue doti canore indiscusse. Mina è ed e stata una donna che ha vissuto una vita molto intensa anche se ha deciso di non esibirsi più molto presto, davanti ad un pubblico dal vivo.Per anni ho reputato questa, una scelta astuta, un gioco al mistero che suscitasse curiosità nei fan che di conseguenza avrebbero mitizzato ancora di più il suo personaggio e acquistato i suoi album che in ogni caso hanno continuato ad essere incisi ogni anno o giù di lì.
Io credo che questo meccanismo di mitizzazione ci possa stare! Ma devo dire che per il resto la sua scelta è comprensibile, viste le situazioni in cui si è ritrovata. Bandita ben due volte dalle reti pubblicheper le sue scelte sentimentali, nonostante il suo grande talento,che pur facendo scalpore in quel periodo, in ogni caso era criticato: veniva considerata una urlatrice, cosa un po’ denigrante rispetto al modo di cantare più “intimista” di quell’epoca.
Negli anni Mina ha dimostrato di saper cantare in ogni modo, non solo”urlando”,cosa che non condivido assolutamente,perché anche un urlo, cari cuorEducati,lei lo sapeva gestire. Non mi pare che quando si ascolta una sua canzone si abbia la sensazione di essere ad un mercato rionale. Vi assicuro che nel mio breve periodo di lezioni di canto ho preso ancor di più coscienza della grande menzogna che ha offeso questa cantante.
In più la nostra Mina, ha vissuto dei grandi lutti: la perdita di suo fratello, la fine di una storia molto importante dalla quale è nato il suo primo figlio, la morte del suo primo marito in un incidente, padre della sua seconda figlia. Oggi Mina è di nuovo sposata con un medico svizzero di cui ha preso il cognome. Ecco, tutto questo per me, fa di Mina(Annamaria Mazzini) la TIGREdi cui tutti parlano a causa della sua voce potente. Lei non si è mai arresa nella sua vita privata ma ha fatto la scelta di discostarsi non dalla musica, ma dal meccanismo televisivo che con lei è stato un po’ sentenzioso e censore. Ognuno decide come reagire, e chi da più importanza all’essenza delle cose può darsi si allontani dalle tanto amate telecamere che tutti i personaggi vivono come idoli e droghe di cui non sanno fare a meno.
Ho amato di lei tantissime canzoni: Il suo “Mina in studio” del 2001 mi fece letteralmente innamorare, il suo “Napoli Mina” creò una vera fascinazione nel mio animo napoletano di fruitrice di musica, con lo stupore di una partenopea che scopriva che una invece nata in provincia di varese e cresciuta a Cremona, avesse una così grande capacità di cantare in un dialetto/lingua come il napoletano(“cosa rara pure per i napoletani, fidatevi”). Cito altri pezzi: “Grande grande” è il primo perché riguarda la mia vita privata: la cantai in un karaoke a Diogene che non sapeva assolutamente ancora della mia passione per il canto né tanto meno per Mina. Inoltre: Mi sei scoppiato dentro al cuore, Anche un uomo, Se telefonando, E poi e poi, Volami nel cuore, Ancora ancora ancora, Parole parole, L’importante è finire, Oggi sono io, Volevo scriverti da tanto, Che t’aggia dì, Acqua e sale, Insieme, La voce del silenzio, E se domani, Brivido felino, Amor mio, Questione di feeling, Ma che bontà, Brava, Bugiardo e incosciente, Io domani, Le mille bolle blu, Non gioco più, Prendi una matita, Come tu mi vuoi, Tintarella di luna, Un’estate fa, Vorrei che fosse amore, Neve, Rotola la vita , e tutte le sue cover e collaborazioni con Fossati, Battisti, Gaber, Iannacci, i suoi album in inglese e altre lingue in cui si è sempre difesa magistralmente.
“Mina sei e sarai sempre una ICONA della musica!!!!il resto sono solo “Parole parole parole”, come canti tu”…
Vi saluto con la mia solita TOP FIVE, anche stavolta un po’ complessa. Posto le mie preferite, solo alcune… 😉
Stefania, grazie Mina!!!! Sei una donna forte!!! ❤
Un angelo vero: Pino Daniele
Ritratto gentilmente concesso dal Roberta Miele Artwork
Oggi apro la rubrica musicale con un artista splendido che ha accompagnato tutta la mia vita: Pino Daniele. Ho dato un titolo a questa sezione della rubrica, molto significativo: “Un angelo vero” è una sua canzone.Strana la vita, adesso Pino è in Paradiso e per me può essere soltanto questo Lì: un angelo, sì, perché per me lo era già in terra. E’ un musicista partenopeo e già questo a cuorEducato poteva bastare anche quando durante l’infanzia ha conosciuto il suo grande talento. Ma non è, e non è mai stato un bisogno campanilistico il mio, il motivo per il quale ho sempre amato Pino.
Mia mamma,responsabile di molte mie caratteristiche e attitudini artistiche, insieme anche ai suoi fratelli mi fecero conoscere la sua musica. I cd non esistevano ancora, che storia, e vedevo quei 33 giri muoversi sul giradischi e non lo so, quelle sonorità non erano solo melodie…parlavano, raccontavano.Non sto parlando solo dei testi, che hanno avuto un senso molto importante per noi napoletani e non solo, ma parlo proprio dei suoni, delle scelte di Pino Daniele, un rivoluzionario , un ragazzo che ha rotto gli schemi sociali attraverso la sua musica: sporca, contaminata di storie, culture diversi, strumenti apparentemente incompatibili e sperimentazioni anche nel campocanoro. Era, è, e sarà sempre un GRANDE GENIO.
Sto parlando di un ragazzo che in dialetto napoletano ha portato la sua musica ovunque senza paura. Molte persone, (anche napoletani) tante volte non lo hanno inizialmente apprezzato, anche fino alla sua morte sia per “la lingua” che usava, reputata volgare e/o comunque non comprensibile a tutti. Mi discosto da queste opinioni. Il napoletano è considerato una lingua, non è solo un dialetto e va esportato nel mondocome tutte le cose belle. Oltretutto la musica è un linguaggio universale.Perchè poi l’inglese si e il napoletano no?Ecco il primo schema che Pinuccio ha rotto. Un artista che non ha paura delle differenze, ma che anzi ne fa una risorsa. Un napoletano che ama e odia la sua napoli piena contraddizioni proprio come tutti i veri napoletani veraci.
Cito i miei pezzi preferiti di Pino: Allaria, E so cuntent e sta, Bella mbriana, Putess essere aller, Che ore so, Io vivo come te, Tutta n’ata storia, Qualcosa arriverà, Carte e cartuscelle, Allora si, Sicilì, Domani, Quando, Gesù Gesù, Cammina cammina, Lazzari felici, Jiesc Jiuorn, Un angelo vero, Sara, Anima, Se mi vuoi, O ssaje comm fa o core, Anna verrà, Terra mia, Napul’è, A testa in giù, Nuda, Femmena, Chill è nu buonu guaglione, Nun me scoccià, Musica musica, Voglio di più, A me me piace o blues, I say i sto ca, E cerc e me capì, Viento, Je so pazzo, Basta na jiurnata e sole, Che calore, Fortunato, Nun ce sta piacere, Notte che se ne va, E po che fa, Keep on movin, Ammore scumbinato, Quann chiove, Nustalgia, Sambaccussì, Gente distratta, Invece no, Domani, Che soddisfazione, Pace e serenità, Je sto vicino a te, Je so pazzo, Bambina, Anima, Stress, Questo immenso, Scirocco d’Africa, e qualcun’altra che ho sicuramente scordato.
Anche il nostro amato Pino, troppo presto ci ha lasciati. Un vuoto immenso per tutto ciò che avrebbe potuto ancora donarci col suo infinito talento. Lo immagino sempre “a far danni” Lassù insieme al suo amico e amatissimo Massimo Troisi di cui ha spesso musicato i film. Oltre a Massimo , Pinuccio ha collaborato con moltissimi artisti e geni della musica italiana ed internazionale, creando atmosfere surreali, magiche nei sui eccezionali live.
Quanto manchi Pino, unica cosa (e non è da poco) che mi fa sentire l’aria piena di te, è la tua musica, per la quale non smetterò mai di ringraziarti. La mia piccola Sara, non ti conoscerà mai come musicista vivo, ma ti e mi prometto di farle ascoltare tutto di te,perché sei stato un dono per me e i napoletani…ma io credo per il mondo intero della musica e per tutti coloro che non hanno nessuna paura di osare, di dire NO. “T voglio ben Pinù” 😉
Ecco la mia TOP FIVE per Pino Daniele… stavolta è davvero difficile scegliere solo 5 pezzi. 🙂
Stefania, quando la musica ti sa far volare fino a quell’ “angelo vero”. ❤
Un mondo a me vicino: Elisa Toffoli
la capacità di far vibrare
Buongiorno a tutti, la seconda artistache scelgo oggi 10 maggio 2020, festa della mamma, è Elisa. E’ prima di tutto una donna mia coetanea e mamma e mi faceva piacere proprio per questo, dedicare questo spazio a chi avesse queste caratteristiche in una festività come quella di oggi.
Elisa è stata ed è un artista a tutto tondo, molto tenace e volitiva. Ha lottato e fatto una bella gavetta sin da giovanissima, credendo nel suo sogno. Ovviamente ha ricevuto un dono meraviglioso su cui ha saputo lavorare: una voce meravigliosa.
Devo dire che mi sono accorta nel tempo, che non tutti la amano, sia per il suo timbro sottile e apparentemente poco profondo, sia perché a qualcuno da l’impressione di essere una donna forse troppo “tranquilla”, forse poco trasgressiva. Mi discosto totalmente da queste opinioni che rispetto ma non condivido.
Mi è capitato di ascoltare la voce di Elisa in un concerto, quindi “dal vivo” e guardandola muovere le sue energie sul palco. Vi assicuro che la sua voce, il suo canto sembrano calare dal cielo e non il contrario. E’ una considerazione che ho fatto solo quando ho ascoltato dal vivo Antonella Ruggero. Vibrano le corde della sua anima durante le sue interpretazioni live e di conseguenza l’effetto negli spettatori è quello di essere completamente rapiti. E’ stupendo riuscire a comunicare così bene ed in modo efficace le proprie emozioni. Non è importante il timbro, o l’ottava che raggiunga o il colore della voce di un cantante. Sono caratteristiche queste, che sicuramente hanno il loro perché, ma per cuorEducato, se vibra l’anima il risultato è sublime.
Una delle prime canzoni che ho cantato nella mia band da ragazza, è Labirinth, primo singolo di Elisa. L’adoravo già da allora che cantava in inglese ed era molto più “rock” di quanto poi la sua evoluzione di artista abbia rivelato. Ma un talento è un talento!!! E all’epoca mi avvicinavo anche al rock più duro, per questo non ebbi paura di misurarmi con un pezzo non facile come questo. Non so se il mio risultato fosse buono, ma di certo mi divertivo un mondo!
Anche se fu subito notata con l’uscita del suo primo album, fu solo con la partecipazione a Sanremo che il suo fu un successo clamoroso sia per la giuria popolare che per la critica e da lì in poi il percorso artistico di Elisa ha cominciato a VOLARE!!! Dico che lo merita.
La mia scelta di oggi è anche dettata dal fatto che ho notato in questo giorni che mia figlia Sara ama molto Elisa, sia il suo viso, che le sue canzoni, soprattutto i duetti… Boh? 😉 Ovvio che mi fa piacere che almeno per ora segua in modo istintivo quelli che sono i miei gusti musicali, ma mi chiedo il perché dei duetti!!! La sua canzone preferita è “Gli ostacoli del cuore” che per me è meravigliosa, oltre al fatto che somiglia molto alla mia storia di vita soprattutto alla parte riguardante il mio fidanzamento con Diogene, matrimonio e prole: Ostacoli del cuore à gogò!!! Però anche tanta felicità e vittorie!!! Infatti anche la colonna sonora del trailer del video del mio matrimonio è una canzone di Elisa : “Love is requited”.
Vi cito alcune delle canzoni che di lei amo di più: Labirinth, Gli ostacoli del cuore, Ti vorrei sollevare, Eppure sentire, Una poesia anche per te, Qualcosa che non c’è, Broken, Rock your soul, Anche se non trovi le parole, Love is requited, Luce, A feast for me, Anche fragile, Ecco che, Mr. Wont, Se piovesse il tuo nome, Stay, Swan, Together, Fever, Inside a flower, A modo tuo, Almeno tu nell’universo, Heaven out of hell, Rainbow, Hallelujah, e tante altre anche solo interpretate come vedete e non scritte da o per lei.
Posto qualche pezzo che mi piace, augurandovi una buona domenica e a tutte le mamme una festa in nome di ciò che è più importante di tutto al mondo, soprattutto dei nostri figli: amarli con tutto il cuore.
Stefania, che oggi è anche lamia festa, anche se Sara gli auguri me li fa tutti i giorni, solo col suo modo sorridente di esistere! ❤
I miei primi passi nella musica: Lucio Battisti
Ritratto gentilmente concesso da Roberta Miele Artwork
Il primo artista di cui vi parlo è Lucio Battisti. Questa scelta non è casuale, perché sin dal mio primo anno di vita esistono fotografie in cui sono ritratta con cuffie giganti attraverso cui mia mamma mi faceva ascoltare molto spesso la musica di Lucio Battisti. Credo che questo artista abbia formato molto la mia personalità e condizionato le mie scelte verso generi musicali ancora oggi.
Le sue canzoni più famose in generale, non sono le mie preferite: Acqua azzurra acqua chiara, Non è Francesca, sono solo esempi attraverso i quali voglio dirvi che Lucio ha scritto così tanto e bene,che esistono dei capolavori a molti di noi purtropposconosciuti.
Merito fondamentale e sicuramente riconosciutogli dal panorama musicale, è quello di aver dato una svolta decisiva al pop rock italiano, rivoluzionando la forma della tradizionale canzone italiana dell’epoca cioè quella tra gli anni 60 e 70. Sperimentò molti generi musicali anche integrandoli tra loro con arrangiamenti assolutamente innovativi. Collaborò con il grande Mogol e più tardi anche con Pasquale Panella, interpretando e sperimentando in modo inusuale e originalissimo molti temi e sfaccettature della vita quotidiana sempre in coerenza con la sua grande versatilità musicale.
Ancora oggi è considerato un genio della musica. Dopo la sua prematura scomparsa nel 1998 pesino il noto giornale New York Times lo definì in un articolo il più famoso cantante pop italiano, paragonandolo addirittura a Bob Dylan, per aver definito un’èra.
Molte sue canzoni sono entrate nella nostra cultura e linguaggio, tanto che molto spesso utilizziamo versi delle sue canzoni come modi di dire o proverbi, anche senza rendercene conto ( es: “lo scopriremo solo vivendo” 😉 ).
CuorEducato può solo ringraziare Lucio per tutto ciò che gli ha donato in tutti questi anni, anche dopo la sua scomparsa, consapevole che non è stata la sua morte a farglielo amare e scoprire, come è accaduto a molti, ma di aver avuto il grande privilegio di avere una mamma dai gusti musicali molto raffinati per quell’epoca, che gli ha permesso di appassionarsi ad una musica nuova.
Ho molte canzoni di Lucio nel cuore, forse l’album che amo di più è “Una giornata uggiosa”: credo non esista un pezzo di questo disco che a me non piaccia. Cito altre canzoni come: Anche per te, Il nostro caro angelo, Gente per bene gente per male, Questo inferno rosa, Aver paura di innamorarsi troppo, Perché no, Neanche un minuto di non amore, Io vorrei non vorrei ma se vuoi, Comunque bella, Donna selvaggia donna, Maledetto di un gatto, Amarsi un po’, Respirando, Umanamente uomo, Il sogno, La luce dell’est, Un’avventura, Don Giovanni, L’apparenza, Una donna per amico, Il mio canto libero, Nessun dolore, Sì viaggiare, I giardini di marzo, Con il nastro rosa, Pensieri e parole, Io vivrò, Il tempo di morire, Dieci ragazze, Il salame e tante altre ancora che hanno Educato il mio cuore.
Vi saluto per adesso pubblicando qualche sua canzone…ho l’imbarazzo della scelta, chiedo scusa se non sceglierò le vostre preferite.
Stefania, una battistiana per eredità materna!!! Grazie mamma, grazie Lucio ❤
Rubrica 2: il mio cuorEducato dal cinema
Profumo di donna (Shant of a woman)
Remake del 1992 dell’omonimo film italiano diretto da Dino Risi nel 1974, che vede come protagonista Vittorio Gassman. Il nostro invece ha come cavallo vincente Al Pacino. Uno spettacolare Chris O’ Donnel che giovanissimo interpreta questo ruolo di co-protagonista .
Charlie è un ragazzo appartenente ad una scuola molto rinomata che brulica di “figli di papà”, anche se lui non fa parte di questa categoria. Ebbene accetta un lavoro per il fine settimana del Ringraziamento per pagarsi il volo che gli avrebbe fatto raggiungere la sua famiglia lontana. Il lavoro consiste nel far compagnia ad un ex tenente colonnello dell’esercito cieco ovvero il nostro Al Pacino, uomo dal carattere impossibile.
In questo fine settimana Charlie imparerà molte cose dal tenente Frank Slade, un uomo apparentemente scorbutico ma dal cuore buono e onesto. Questi lo aiuterà a risolvere un problema verificatosi nella sua scuola per una vicenda in cui Charlie si trova coinvolto per sua sfortuna. Invece Charlie salverà la vita a al colonnello che voleva proprio in quel fine settimana andare in città e togliersi la vita dopo aver avverato alcuni suoi sogni. Lui è molto depresso a causa della sua cecità.
Ci sono scene memorabili tratte da questo film come il giro in Ferrari o il tango ballato con Gabrielle Anwar ovvero Dana, o come il discorso del tenente fatto per salvare Charlie durante il processo tenuto a scuola.
Questo film è inoltre caratterizzato da un altro fatto particolare : il nostro Al Pacino riesce sempre a riconoscere i profumi che indossano le donne che incontra. Accadimento affascinante per chiunque lo incontri.
Ogni volta che danno questo film in tv io lo guatrdo con lo stesso piacere della prima volta. E’ ricco di passione,di ottime interpretazioni e di insegnamenti al valore dell’onestà, dell’amore. Mai banale, pieno di dialoghi interessanti e di un monologo di Al Pacino che lascia senza fiato, lui testimone di tante esperienze e di dolori che gli ha inferto la vita e la carriera militare.
Una storia affascinante e sempre molto movimentata sebbene questo non sia un film di azione ma pieno di emozioni forti. Non dimenticherò mai la scena in cui il tenente prova a suicidarsi con un colpo di pistola e Charlie riesce a salvarlo con un discorsetto . Da questo momento il loro rapporto cambia , diventa più profondo e Charlie gli confida finalmente il suo problema, cosa che poi porterà il tenente a salvare il ragazzo dal preside della scuola e dai veri colpevoli .
Ogni volta che guardo questo film il cuore batte per l’immensità dei temi e per i grandi attori presenti.
Vi lascio con un paio di scene che amo immensamente, in una delle quali una colonna sonora che poi ha dato voce alla suoneria del mio cellulare!!!!!!!
Stefania <3
Se Dio vuole
Commedia del 2015 di Eduardo Falcone con Marco Giallini ed Alessandro Gassmann più Laura Morante.
come sempre tratterò poco della trama sperando di incuriosirvi. Ma questo film parla di una famiglia e di una conversione.
Marco Giallini è padre di un ragazzo che pare voglia farsi prete. eppure una serie di fatti e stratagemmi uniti a qualche equivoco e colpo di scena, tutta lka famiglia di questo ragazzo, compreso giallini che è ateo, si convertono e cambiano tutti i loro equilibri.
Quello che mi ha colpito di più al di là della non scontata bontà di Gassmann che qui interpreta don Pietro, è il modo concreto in cui lui coinvolge questo padre ottuso e pieno di reticenza a conoscere meglio se stesso e a riscoprirsi anche nella fede.
Il finale è un finale per me pieno perchè compie il senso del film ovvero che si è compiuto un progetto e non è importante sapere altro.
Vi lascio con delle scene molto belle che rappresentano il film…un film che mi ha ricordato una persona che mi ha “salvato” tanto tempo fa.
Stefania <3
“Le ali della libertà”
Film meraviglioso di Franck Dorabond con Tim Robbins e Morgan Freeman. La trama è lunghissima e vale la pena lasciar tutti voi col fiato sospeso raccontandovi solo alcune cose che questo film mi ha insegnato, attraverso i fatti che narra.
Andy, il protagonista , un bancario, viene accusato di duplice omicidio, di sua moglie del suo amante, colti in fragrante. Si professa innocente e viene condannato con doppio ergastolo.
In carcere subisce molte violenze ma Andy è un uomo tenace e riesce a farsi valere senza tuttavia farne. Questo è il primo insegnamnto datomi da questo film.
Andy è uomo astuto ed intelligente e oltre che pieno di buoni valori. E’ innocente ma sconta la sua pena nel migliore dei modi e grazie alla sua preparazione in economia riesce ad entrare nelle simpatie del capo delle guardie carcerarie ed addirittura del direttore di cui inizia a curare gli affari purtroppo anche i loschi.
Non vi svelerò con quale stratagemma ne uscirà pulito il nostro Andy…e non dimentichiamo che intesserà una bella amicizia con Red (M. Freeman). Riuscirà ad andar a lavorare nel carcere nella biblioteca e lì non si stancherà come in lavanderia, riuscendo tenacemente ad ottenere dei fondi per migliorarla .
Per caso in carcere un altro amico gli rivelerà un fatto che provocherà la fuga di Andy. Lo stratagemma col quale ci riuscirà è di un estremo acume…ops? vi ho svelato il finale….beh non importa perchè la cosa importante è il come.
Mi ha sempre stupito molto di Andy l’intelligenza, la tenacia , la pazienza, il credere che in un modo o nell’altro sarebbe riuscito a cavarsela. Un vero duro senza muscoli!!!!!!!
Alla visione di questo film ci si appassiona come per pochi..una tragedia di un uomo che non si arrende e che per una volta non si vendica ma ne esce con raffinata astuzia.
“Il postino” (Massimo Troisi)
Buonasera a tutti! stasera si parla di un film che all’epoca della sua uscita buco il mio cuore! Anno 1994, e la poesia entrò definitivamente nel mio sentire.
La partecipazione di una figura come Pablo Neruda nelle cui vesti si è trovato Philippe Noiret, segnò profondamente il film. Infatti intorno a lui ruotano molte vicende sopratutto interiori del nostro Mario (Troisi). Una Baeatrice i cui panni sono vestiti da una esordiente Mariagrazia Cucinotta meravigliosa.
Ricordo all’epoca ci fu assegnato un compito in classe su Chi fosse un poeta. Io portai questo film da esempio.
Grato a Procida capitale della culltura 2022 mi fece innamorare di quelle strade e di quei posti nascostie di quelle reti di cui parla Mario nel film, Ho difficoltà emotive, per la perdita di Troisi, che ancora brucia a descrivere sia il film che narra sia del vero amore sia della poesia sia di un periodo storico in cui in alcune zone del mondo la libertà non esisteva.
Mi appassiona guardarlo ancora oggi dopo anni e mi intenerisce in ogni sua scena. Perciò ve lo consiglio caldamente,
Anche un uomo apparentemente senza cultura, se curioso e appassionato, può riuscire a diventare un poeta…perchè la poesia o ce l’hai dentro o non ce l’hai. E’ uno stato interiore e mille rime non faranno un poeta se non il suo cuore di poeta.
Vi lascio con queste parole e qualche scena del film.
Stefania <3….“Massimo, non riesco a dir di più”
“La vita è bella”. (di Roberto Benigni)
Buon pomeriggio a tutti! In questi giorni ho molto riflettuto sul film da scegleire per la giornata della memoria (27 Gennaio) e con un pò di ritardo, ho scelto e non poteva essere che il più poetico tra tutti: “la vita è bella” di Benigni.
Ecco questo film mi ha insegnato la voce del verbo AMARE ed anche quella del verbo INSEGNARE, verbi che a volte sono così pieni da lasciali lì per sempre senza mai approfondirne il senso per paura. qesto film mi ha fatto comprendere cosa voglia dire proteggere il proprio figlio e come farlo in un modo DAVVERO unico e irripetibile.
Anno 1997, io ero una diciannovenne e vi assicuro che nonostante la giovane età compresi subito che si trattasse di un capolavoro. La trama ve la risparmio e vicito solo i concetti più importanti a cui noi spettatori assistemmo ora come allora: Il momento del BUONGIORNO PRINCIPESSA! Quante volte lo hanno imitato inviandoci un messaggio con queste parole..ma ahimè il senso che dà loro benigni, è unico. Un uomo che rischia la propria vita nella mancanza per l’assenza della moglie nel campo di concentramento. Il momento dellaspiegazione/ “traduzione ” delle parole del soldato tedesco a tutti da parte di Benigni (Guido) che finge di conoscere il tedesco perchè lì nascosto nella camera degli uomini era suo figlio. E fu così che disse che quello sarebbe stato tutto un gioco per vincere un carro armato vero. Il momento finale in cui il gioco si fa duro, ancor di più, e Il bambino (Giosuè) si nasconde in una cabina tutta la notte e trovato dal soldato americano poi riabbraccia sua madre e grida “ABBIAMO VINTO”!
Beh, cari cuorEducati, chi ha vinto davvero è questo papà…che ha salvato suo figlio dal terrore nazista. Ecco, sarà stata opera di finzione o magia di papà…ma che grande cuore ha avuto Benigni nel pensare questo film! Un momento di coraggio lo definirei!!!!!
Vi saluto con qualche scena del film, anche se spero che tutti voi, lo abbiate visto almeno una volta nella vita, perchè anche grazie a questo film la mia vita è bella.
Stefania <3
https://www.youtube.com/watch?v=ECfzcRNxww4
Un film italiano: “100 metri dal Paradiso”.
Non sarà un caso che ho scelto quasto film, ma tra quelli di stampo italiano, adoro anche qualli meno famosi. E 100 metri dal Paradiso è proprio tra questi. Un film del 2012 diretto da Raffaele Verzillo.
La trama è quella che si snoda attraverso un messaggio di speranza. Il filo conduttore è la “trasgressione” di tutti i crismi e luoghi comuni che sono legati anche alla fede.
Questo figlio di un ex sportivo corridore che ha per sogno le Olimpiadi, che delude suo padre perchè alla soglia della realizzazione del sogno (di chi?) comunica a suo padre il desideriodi diventare frate. Uno scandalo per lui!!!! Qualcosa che rompe gli schemi, proprio come tutto il film che consiglio caldamente.
La cosa speciale di questo film è proprio il fatto che sorprende! Tanti sacerdoti e missionari che parteciperanno alle olimpiadi del Vaticano! I sogni possono avverarsi e tante volte essere migliori ancora delle nostre aspettative.
Vi saluto col trailer del film.
Stefania <3
La commedia romantica per antonomasia: “L’amore ha due facce”.
Un film a cui secondo me non è stata dedicata la giusta attenzione è: L’amore ha due facce. E’ un vero documento sull’amore…sia quello giovanile che quello tra due persone un pò più mature.
Interpretato e diretto da una splendida e coraggiosa Barbra Streisand , esce nelle sale nel 1996. Parte del cast attori come Jeff Bridges, Lauren Bacall, George Segal e Pierce Brosnan. La trama si svolge su una dioppia lama: l’amore e l’aspetto fisico sempre correlati all’aspetto dell’ approccio e l’incontro sessuale, ben tenuti distanti per motivi esilaranti dai protagonisti del film.
Ho amato ogni scena e ogni battuta di questo film insieme alla grande compenetrazione nel personaggio di Rose( Barbra), una donna un pò complessata ma estremamente affascinante, colta e spiritosa.
Ebbene dopo aver assistito di nascosto ad una lezione di rose , lui le telefona e iniziano a frequentarsi. La loro relazione non è mai fisica e lui le chiede di sposarla ad una sola condizione: non andare mai a letto insieme.
Il film è molto ricco di significato e di contenuti sulla vita di coppia, sull’amore, l’amicizia e i rapporti familiari. Soprattutto è sempre assolutamente comico. e io sono fiera di averlo rivisto decine di volte. Mi ha insegnato molte cose sull’amore e su me stessa. MI ha insegnato che l’aspetto fisico e l’essere attraenti non ha nulla a che vedere con la fisicità e l’apparenza, ma che l’amore va oltre e riesce ad unire anche gli opposti in tutto. Mi ha insegnato ad accettarmi nelle mie debolezze e che qualche chilo in più non è la fine del mondo e che una persona che ti ama lo troverà invece “la cosa più bella del mondo”.
Non vado oltre nelal trama per mettervi curiosità. E vi invito a guardarlo appena possibile. Vi saluto con qualche scena tratta da questo film.
Stefania <3
Rose è una romanticona🙂
“ora è più chiaro”?
più scene favolose
La comicità per me: ” Tootsy”!
Buongiorno a tutti, stamattina ho voglia di sorridere un pò e vi parlo del mio film commedia del cuore: “TOOTSY. Film del 1982 diretto dall’immenso POLLACK. Ha avuto negli anni moltissimi riconoscimenti tra cui nel 2000, inserito al secondo posto tra le commedie americane di tutti i tempi.(“mi domando quale potrebbe essere quella al primo”).
La scena è quella NewYorkese, con un Dustin Hoffman protagonista, nei panni di un attore disoccupato, Michael Dursey, noto nel panorama cinematografico e teatrale per il suo talento ma anche per il suo caratteraccio preciso e maniacale sul lavoro. Una serie di circostanze, lo portano a riuscire ad ottenere una audizione ed una parte in seguito all’interno di una serie televisiva, in cui però lui prende le sembianze di una donna. La cosa eccezionale è proprio l’idea geniale attraverso cui Dustin Hoffman, ottiene proprio il provino e la parte, travestito da donna. Ed attraverso questo equivoco esilarante, il travestimento buffo e goffo dell’attore, che si genera tutta la commedia e la trama. Infatti il colpo di scena che gira intorno ad una serie di vicende estremamente comiche ma intelligentissime, si genererà proprio a causa della rivelazione della verità sulla identità sessuale dell’attore, proprio perchè si innamora di una attrice della serie televisiva.
Questa opera d’arte, è per me il capolavoro comico più bello di tutti i tempi. Una grande ironia sul tema della disoccupazione e sull’inganno nell’inganno. Un attore, travestito daattore uomo, travestito da donna/attrice che smuove gli animi di tutti…ma alla fine dopo la recitaè la VERITA’ e l’ AMORE che vincono insieme al PERDONO da parte della donna di cui Michaelsi innamora, Giuly, ed anche da parte del padre di Giuly che in realtà si era innamorato di Doroty in arte “Tootsy”.
Una grande realtà sentimentale ed emotiva che tratta temi grossi all’epoca come oggi. Unfilm che tra le altre cose, rompe gli schemi della bellezza, perché Tootsy è veramente una donna non proprio attraente, ma che lascia tutti a bocca aperta per la sua personalità e il suo fascino. Una commedia seria e divertente allo stesso tempo, che si snocciola comepochi film attraverso l’equivoco e l’inganno , attraverso l’innamoramento incrociato di più personaggi, senza il rispetto della sessualità , in realtà con una grossa considerazione per l’intuizione di essa da parte soprattutto dei protagonisti e nel rispetto dei sentimenti nobili dellavita di ciascuno.
Un miracolo insomma anche per l’epoca in cui questo film nacque. Non scandaloso, ironico, non melenso ma dolcissimo, esilarante e comico ma anche serio e pieno di carattere!!!!
Lo amo!!! E vi invito a guardarlo e magari a riguardarlo qualora lo aveste già visto!!!!
Vi lascio con qualche scena e con la colonna sonora del film, che adoro da sempre!!!
Stefania <3
https://www.youtube.com/watch?v=YK3PxTX9JTM
Il mio film di Natale: “Uno sguardo dal cielo”
Stesera, e buonasera a tutti, ho voglia di condividere con voi un’esperienza. Tante volte non lo si capisce subito..tante volte, la vita col tempo ti fa comprendere perchè un film apparentemente banale agli occhi del mondo che ci circorda, a te ha detto tanto.
Ed è il caso di questo film: “Uno sguardo dal cielo”. Attori importanti: Withney Houston. l’amata e perduta cantate ed attrice eccellente. Il mio adorato Denzel Washington e altri attori di cui non faccio i nomi solo per mettervi un pò di curiosità. Esce nelle sale nel 1996.
CuorEducati cari, questo film parla del Natale , parla di una crisi esistenziale, di una conversione e riconversione delle missioni che ciascuno dei protagonisti di questo film straordinario, hanno vissuto a causa semplicemente di un desiderio, di una preghiera, di un lamentuccio di un protagonista: il marito di Giulia, un pastore della chiesa di San Matteo. Lui vive una crisi della missione di pastore e ciò capovolge anche il resto della sua vita: il matrimonio, la sua chiesa e molte altre situazioni. E’ pressato dalle tante richeste dei fedeli. E gli viene mandato un angelo dal cielo, dopo la sua” richiesta di aiuto”. L’angelo è appunto Denzel, in arte Dudley. L’arrivo di Dudley rimette in discussione molti equilibri di questa famiglia che guida in realtà tutta la comunità. Giulia e Dudley sembrano vivere un flirt…ma cari cuorEducati, il messaggio importante è che il vero amore, e perdonatemi per il contenuto forse un pò melenso, non sa arrendersi alla crisi. Il vero amore si rigenera nella crisi. E questo accade anche e dico, soprattutto quando si crede. Il cattivo c’è ovviamente…ma anche lui alla fine, dopo tante peripezie…inizia a vedere la vita con occhi nuovi. Il momento in cui il bene lo visita, è uno di quelli di questo film, che amo di più.
Questa coppia , Henry e Giulia, hanno un figlio. Questo bambino sarà il nodo attraverso il quale si scioglierà la vicenda. Perchè i bambini sono la purezza a sanno scrutare il cielo e gli angeli molto più di tutti noi altri sulla terra. E io amo questo film perchè, pur non conoscendo Dio, quando l’ho guardato la prima volta, ho cominciato a capire che ne avessi bisogno..anche se non lo ammettevo.
Che alla fine poi, tanto è accaduto nella mia vita da testimoniare che la speranza, la fede e l’amore di Dio possono salvarci… e questo film me lo preannunciò calorosamente.
Una colonna sonora meravigliosa anima il film, ed più una canzone che amo profondamente: I BELIVE IN YOU AND ME. Di solito non lo faccio, ma la dedico a mio marito.
Vi saluto con due momenti di questo film….e vi auguro un Santo Natale di cuore!!!!! Che possa essere felice e di rinascita proprio come il mio.
Stefania, con amore. <3
Per Enzo, mio marito, unico grande amore della mia vita. Buon Natale amore mio.
Un film d’amore, pieno di significati: “Il profumo del mosto selvatico”.
Questo pomeriggio, nonostante questa rubrica è nata per essere mensile, ho deciso di sfogliarla nella mia mente, per scegliere tra le varie mie proposte, un filmone, una storia meravigliosa intrisa di emozioni, grandi sentimenti, coraggio, tradizioni e “trasgressioni”, grandepassione e famiglia.
Gli attori sono fantastici, devo dire tutti molto bravi, i più popolari e conosciuti sono: Keanu Reeves, Antony Queen e il nostro Giancarlo Giannini in una interpretazione eccezionale del suo ruolo. La storia narra di una famiglia tradizionale con a capo Giannini,in arte AlbertoAragon,ricco viticoltore della Napa Valley, proprietario appunto di un vigneto moltoproduttivo e ben gestito chiamato Les Nubes( Le Nuvole ). La primogenita Victoria è all’università in città e decide di tornare a casa con una notizia che sicuramente sconvolgerà tutti, soprattutto suo padre Alberto: è incinta a causa di una relazione che lei intesseva con unsuo professore. Temelo scandalo ed una reazione fortissima da parte del padreche è un uomo troppo all’antica ed autoritario. Egli non potrà, secondo Victoria, accettare mai un figlio illegittimo con un padre che non lo ha nemmeno accettato, abbandonandone la madre. In questo contesto, sull’ autobus che sta riportando a Les Nubes la ragazza, si verifica l’incontro con Paul ( Keanu Reeves). Lei finisce col raccontargli della sua vicenda e le sue paure, e insieme decidono di mettere “in scena” una pantomima in cui lui si fingerà il marito di lei e papà di questo bambino per qualche giorno, per poi andar via dopo qualche giorno lasciando una lettera d’addio. In questo modo i due vogliono provare a “ripulire” Victoria dall’immagine che potrebbe dare a suo padre, togliedole ogni responsabilità della sua “cattiva sorte”.
Il personaggio di Paul è un uomo sposato che rientra dalla guerra e ricomincia a vendere cioccolattini. E’ un orfano e l’esperienza traumatica della guerra, lo ha reso una persona molto sensibile e a tratti impaurita. Anche questo, oltre alla figura dolce ed affascinante di Victoria, lo fanno innamorare di lei e del suo legame familiare, pieno di sani valori e affetto incondizionato. Quando lui e la giovane provano a mettere in atto l’ultima scena del loro piano, Victoria decide di confessare la verità a suo padre. Nella delusione e vergogna , si verifica un colpo di scena: Paul che nel frattempo era tornato da sua moglie, viene lasciato da questa che gli propone l’annullamento del matrimonio. Così ilo giovane torna a Les Nubes pieno di coraggio e buone intenzioni. Ma Alberto disperato lo accoglie con rabbia e gli lancia una lampada accesa contro, che invece di colpirlo, finisce sulle viti e incendia tutto. E’ dolore, fuoco e tragedia. Ma grazie a Paul tutti ad incendio terminato e spento si renderanno conto che il ceppo della radice madre della loro vita è salva..e Les Nubes vivrà. I due innamorati possono finalmente esserle liberi di stare insieme con la benedizione di tutti, compreso Alberto.
Questa trama l’ho trovata sempre molto bella nella sua semplicità. I valori comunicati dallastoria di questa famiglia sono stupendi, nonostante la figura un pò autoritaria di Alberto. Tuttavia è molto ironico Giannini nell’interpretazione ed insieme agli altri personaggi si creano bei momenti ricchi di ironia e a volte comicità: le scelte registiche sono molto interessanti anche per questo.
Era il 1995 quando questo film usciva nelle sale cinematografiche. Ero una ragazzina, ma per me questa storia rappresentò IL VERO AMORE, quello che vince ogni cosa,quello che va contro le avversità, le diversità di opinione e di carattere; quello che nel vivere le cose semplici come una vendemmia, può far nascere un amore tra due improbabili figure che stanno lì per salvare il salvabile. Ciò è la vita.Ciò rappresenta ancora oggi, molti amori che nascono in contesti strambi, ma che profumano di verità. Dove esiste un sentimento sinceroe spontaneo, può nascere ogni bene, anche sulla terra bruciata di una vigna che sà delsudore di una famiglia piena di amore e polemiche.
Non vi nascondo che anche la scelta della vigna, del vino, della vendemmia e tutti i suoi simbolismi mi hanno molto affascinata all’epoca e anche oggi è così. Molto spesso è dalla terra che nasce ogni cosa bella, e chi la cura, chi la coltiva è molto spesso un romantico. Proprio come Giancarlo Giannini in questo film che lascia in bocca un dolce sapore di vino buono, rosso, forse FRAGOLINO con una nota acre a metà, ma che termina col sentirci brilli e contenti, perchè ancora una volta L’ AMORE HA TRIONFATO!!!!
Vi saluto con alcune scene tratte da questo film..molto belle.
Stefania, che un film d’amore oggi ci voleva proprio!!!! 😉
La mia prossima scelta: “Il principe delle maree”.
Questo film è tratto dall’omonimo best-seller di Pat Conroy del 1986 ed esce nel 1991 diretto ed anche interpretato dalla fantastica BARBRA STREISAND. All’epoca incassò nelle sale un bel po di soldini, restando in top 10 per ben sette settimane!
La trama riguarda Tom (Nick Nolte) , un uomo con una storia familiare molto drammatica e profonda. Affonda le radici in una dimensione psicologica la relazione che lui intesse con la psichiatra (Brabra Streisand) di sua sorella, che ritenta il suicidio. i due si innamorano perdutamente pur essendo sposati entrambi infelicemente, ma per motivi differenti. all’inizio Tom la odia, perchè ha paura che, durante le sedute a cui decide di partecipare per aiutare la dottoressa Lowenstein, possano venire fuori ed esplodere tutti i suoi e i loro( della famiglia)fantasmi….ed infatti accadrà. Ma durante la battaglia interiore, Tom non può più fare a meno di parlare ed aprirsi con la psichiatra. alla fine si meranno molto questi due personaggi tanto intensi, ma lui tornerà da sua moglie, “guarito” nelle proprie ferite infertegli dalla vita, e risolto finalmente come uomo, capace di donare se stesso al mondo e alla propria famiglia. Tom non dimenticherà mai Lowenstein, e per chi lo ha gia visto, nessuno dimenticherà mai la memorabile scena finale del rientro verso casa, sul ponte Brooklyn, in cui il nostro Nolte reciterà un breve monologo che ci fa commuovere sempre.
Questo film, lo amo dalla prima visione. Ero un’adolescente all’epoca, ma la sua trama tantocomplessa ed intrecciata, che si svolge tra viaggi emozionali e ricordi ed il presente del protagonista Tom, mi hanno sempre colpita ed affascinata. Lo stampo psicologico conl’analisi introspettiva di fatti narrati e ricordati da Tom, mi scossero tanto e mi accorsi cheavevano qualcosa di me: guardavano dentro la storia, andavano oltre le apparenze in modoforte ed analitico senza filtri. Questo impatto alla realtà può essere tosto, soprattutto se si è dotati di sensibilità. Ci si può a volte sentire fragili, ma alla fine se ne esce più forti che mai: Vi vuole coraggio ad entrare nel dolore. Ecco, questo è ciò che mi colpìdi questo film e dei suoi protagonisti che vivi, così appassionati!!!! Tutti loro, nel bene e nelmale, hanno questa caratteristica e osano, a volte sbagliando tutto , a volte facendo la cosa giusta.
Credo che questa somiglianza con la mia emotività e modo di impattare alle situazioni della vita, mi abbia spinta negli anni, a rivedere spesso Il principe delle maree, e in fin dei conti, anche ad amare la Psicologia e le dinamiche familiari. E’ interessante ogni spunto di riflessione proposto dal libro ed anche la regia della Streisand ha sempre il vivido colore dellarealtà che può distruggere, che che contemporaneamente può salvare!!! Rinascere dalle proprie ceneri come un araba fenice!!! E’ proprio questo ciò che fanno i coraggiosi e fortissimamentefragili protagonisti di questo capolavoro che il mio cuorEducato, mai potrà dimenticare. E’stato per me un terreno fertile su cui seminare, ragionare e far germogliare molte riflessioni sulla vita in generale e sulla mia vita!!!
Spero che questo mio passaggio di qui con “Il principe delle maree”, possa far nascere in qualcuno il desiderio di vederlo e di trarne gli stessi insegnamenti. Tutti dovremmo guardareun film con spirito critico e nella speranza che ci faccia pensare, rendendoci un grandeservizio.
Vi lascio con qualche spezzone delle scene finali, che tanto mi fecero emozionare e ancora oggi lo fanno.
Stefania, che film come questo, mi hanno insegnato a guardare dentro, a sentire dentro senzapaura. GRAZIE!!! <3
La mia prima proposta: “La casa degli spiriti”.
Il film è tratto da un romanzo di Isabella Allende del 1982 e viene portato al cinema nel 1992. Narra di una affascinante storia di una famiglia cilena che parte dagli anni 20 fino al 1973, anno del colpo di stato.
Le vicende ruotano intorno alla vita di Esteban e Clara, rispettivamente interpretati da Jeremy Irons e Marily Streep. I due personaggi si sposano per vicende a dir poco particolari, essendo lui inizialmente legato alla sorella maggiore di Clara, che però muore. Da quel momento Esteban si trova a frequentare casa di Clara che, in quel periodo , si chiude in un mutismo selettivo, circondata dall’attenzione di tantissime persone perché dotata di una forte sensibilità che le fa sentire gli eventi in anticipo. Solo con Esteban si riapre al dialogo e riprende a parlare. Con l’età adulta i due si uniscono in matrimonio, dando alla luce Blanca, interpretata dall’attrice Winona Ryder. Esteban è molto ricco, un proprietario terriero prepotente che schiavizza i suoi servitori e porta a vivere con se anche sua sorella Ferula( Gleen Close), dopo la morte della loro mamma. In questo film la contrapposizione è molto severa e decisa tra la forza, la prepotenza e il maschilismo di Esteban e la spiritualità e dolcezza amorevole, la concretezza quasi ineccepibile ma esistente di Clara.
Blanca si innamora follemente di un giovane, Pedro( Antonio Banderas) figlio del servo di Esteban, con cui giocava da bambina . Questo giovane diviene un rivoluzionario nel campo di Esteban, che ostacola con tutti i mezzi possibili la storia d’amore tra i due ragazzi.
Le vicende legate alla trama sono articolatissime e si svolgono tra lotta politica di destra e rivendicazioni comuniste. Gli ostacoli non mancheranno nella storia di questa famiglia. Una storia di dolore, sangue, vendetta, spiritualità, ribellione, amore e passione.
Terminerà in una scena finale profondamente poetica ed intensa che ci lascia comprendere che l’amore è oltre tutte le brutture umane e ciascuno è sempre bisognoso.
Questo film lo conosco a memoria e volutamente non lo descrivo nei particolari. Spero di incuriosire qualcuno che non l’ha visto. L’ho amato in ogni particolare, davvero. E’ così vero!!! Racconta, lo fa sempre, in ogni istante e con ogni scelta della regia. Gli attori, ma tutto il cast, sono di una levatura eccezionale!!! Momenti che hanno segnato il mio cuorEducato, momenti in compagnia della storia di questi protagonisti che vivono profondamente la loro vita, secondo la loro essenza più intima. Credono nei propri ideali, nel bene e nel male, e lottano per essi. E’ questo che ci rende vivi per cuorEducato! E’ questo che ci distingue da chi non sa amare, non sa sognare, non sa crederci!
Sarò sempre grata ad Isabella Allende per questo romanzo meraviglioso da cui poi è nato uno dei miei film preferiti. Le atmosfere sono affascinanti, sembrano a tratti eteree, ma profumano di verità.
Vi saluto con una scena molto bella tratta dal film. Mi colpì molto all’epoca e oggi di più perché sono mamma. Qui Clara (già morta) incoraggia alla vita e al non arrendersi, sua figlia Blanca, in un momento struggente.
Stefania, che ogni volta che guardo questo film, è come la prima. <3
La mia strada fino a qui
Armonia interiore
Come iniziare a parlare di me? Stefania, 42 anni a breve, mamma per la prima volta da 7 mesi di una splendida bimba di nome Sara. Sono sposata e tra pappe e pannolini, ho avuto l’estrema urgenza di scrivere. L’ho sempre fatto in realtà…sin da ragazzina…poi per un bel po’…luce spenta…non solo nella scrittura, ma nelle tante mie passioni: musica, cinema, teatro, psicologia…laurea per il quale conseguimento mi mancavano pochi esami…ma black out…e addio! Ora non importa, tutti quegli esami faranno per sempre parte del mio bagaglio e ancora oggi mi aiutano a comprendere me stessa e l’animo umano. Amo anche la poesia, a volte mi diletto a scriverne e in un occasione sono riuscita anche pubblicarne qualcuna. Ero parte di una band anni fa di cui ero la cantante, ma poi dopo il suo scioglimento e… il black out… ho continuato a coltivare l’amore immenso per la musica ma non il canto. Sono napoletana e vivo in provincia. Ho conseguito nel periodo delle “luci spente” un titolo di interprete LIS che ho speso nel mondo del lavoro per qualche tempo. Anche questa scelta parla della mia attenzione verso gli altri, l’aiuto e il supporto verso le persone in difficoltà o “ritenute” in difficoltà da parte della società.
In questa sezione, ho deciso di inserire anche le mie creazioni hand-made e le mie poesie. Fanno parte di me, della mia strada fino a qui e non ne sono tanto gelosa da tenerle chiuse per sempre nei miei scrigni segreti.
E’ un pò di tempo che non pariamo…
Sara ha iniziato ad andare a scuola e mi manca moltissimo. Le fa bene e quindi non demorderò. Finalmente ha iniziato a masticare qualche parola. La pandemia e la chiusura conseguente hanno ritardato in mia figlia l’espressione del linguaggio e ciò ha destato non poche preoccupazioni.
Vi aggiorno su un pò di cose: sto scrivendo un libro. E’ un progetto che ho in mente da molto tempo che sta prendendo piede e mi piace tantissimo. sapete che per me scrivere è fondamentale e mi fa bene all’anima. Spero che ,a suo tempo, scegliate di leggerlo. I motivi per farlo sono tanti:
ci sto mettendo tanto cuore , è un libro rivolto ai ragazzi ma anche agli adulti che abbiano voglia di tenerezza, e poi sarà illustrato da meravigliosi disegni ad opera di Roberta Miele ovvero mia sorella.
Ho tanti timori ma prima o poi dovrò lanciarmi e so che essendo una prima esperienza ho ancora tantissimo da imparare. Vi tengo aggiornati.
Ciaooooooo
UNA NOVITA’
Domani 7 ottobre 2022, dopo quasi 3 anni finalmente andrò al concerto del mio amato Joe Barbieri che compie 30 anni di carriera. Sono emozionata. La vita in pandemia piena si è fermata ed ora è il momento di respirare un pò…
Sono tornata.
Ciao cuorEducati oggi 12 novembre 2024 torno a scrivere, E’ stato un anno tosto dove abbiamo ricevuto la diagnosi di spettro autistico per Saretta. La, vita è così: alterna meraviglia a momenti di panico. Ma la verità è che ci siamo rimboccati le maniche e adesso già va meglio. Le terapie, fatte con persone giuste sono fondamentali e noi siamo stati molto fortunati. Quetsa battaglia iniziata un anno fa mi ha assorbita tantissimo mentalmente e fisicamente, Non avevo le energie necessarie per scrivere: ero totalmente prosciugata. Ora che ci siamo stabilizzati ho deciso di ritornare e di scrivere ancora, A presto!
Haiku
Silenzi
un assolo,
vita.
Haiku
Dolci pianti
luce negli occhi,
un tenero sorriso.
Poesie
Ha senso solo
E dimmi che ci sei
dimmi di amore infinito
dammi un amore insospeso
cuore di ogni mio giorno che divori la mia anima selvaggia e mite assieme..
non lasciare la mia unica vita lì
dove ha senso solo quando tu m i baci.
Libero
Non sostare, non fermarti all’uscio della nostra storia finita
corri libero verso cieli infiniti
col cuore tra le dita e l’anima accaldata.
Un pò di musica
Haiku
Rimpianti
pianti inghiottiti
notte fonda.
Haiku
Risate
sguardi straniti
occhi feriti.
Haiku
Luce nel fondo
tunnel
respiro riprende.
Poesie ed Haiku
Fiati spezzati
filtri d’amore
cuori impazziti.
Haiku
Vite arrese
sprazzi di luce
respiri sospesi.
Haiku
Sole che cala
mare che sale
sguardo va altrove.
Amore I polsi che tremano Le mani che toccano Le braccia che circondano Le bocche che baciano
La vita che cingi Respiro t impigli Unghia come artigli A volte mi somigli
Amore è bruciore Amore è candore Amore é dolore Amore é piacere.
Ecco
E arrivi tu e mi lasci sospesa in questo mondo
e mi lasci arresa in questa vita
ed è dolce sapere che la vita sei tu.
Musica e ancora musica
https://www.youtube.com/watch?v=4XoZvPPXcxM
Altra poesia di cuorEducato…
La cartolina
Inviata e ricevuta ogni primo di settembre
la mandavi tanto preso dalle tue e mie vicende
nell’estate che passava e la’autunno che arrivava
le parole che cantavan e i pensieri li scrivevan
e mi manca amico mio fissare il ciel
pensando a Dio.
Un pò di musica..
Qualche verso in più
DESIDERIO
Bruci sulla pelle e muovi le mani
sconvolgendo i miei piani
attraversi le mie spalle arrivando fino a valle
mi affami di pani e d’acqua mai domani
ASCOLTARE
ascoltare, ascoltare, non udire ma ascoltare
non far finta di sentire ciò che poi non sai capire.
le parole fanno male quel che è dietro ancor di più..
ma se vuoi amarmi tu, non nasconderti mai più.
DOMANI 2021
Un mondo tutto nuovo, un mondo più amico..
persone meno sole, gentilezza a chi ti vuole
guardate l’anno nuovo, gioiamo tutti quanti
gioite fiori e mani
che presto è già DOMANI 2021
Un pò di buona musica
!!!!!
mentre si lavora a nuovi progetti è così bello metter su un pò di musica..
Work in progress, nuove idee di cuorEducato!!!!
Linea basic anche con frase di tipo personalizzatoLinea basic
Qualche poesia di CuorEducato
Come attendi
Come attendi, come vivi e ami,
tutto di te muove e ha sempre mosso intorno a me…
in ogni ostacolo e contro ogni aspettativa e disegno prevosto.
Ci sei sempre stato tu, e, oltre ogni mio no,
mi hai donato un pò di più
Stefania <3
Quando ti ho visto
Di quei sorrisi, di quella solarità e allegria,
di quella rabbia che mando via.
Di quell’amore che nutre l’anima mia…
bramo e vivo di ciò che sei, per non morire mai
Stefania <3
Anima
L’eco di un canto lontano, una voce anelante che i dice: “vivi”!
Torno a vedere, ascoltare, sentire, camminare!
Torno alla vita…torno al mio essere,
il mio essere autonomo, impertinente….
non mi annienta più niente
Stefania <3
Abbandono
Impazienza e paura..cosa sono?
Frutto di infantilismo, di gretta umanità,
quella che da sempre, da sempre…attanaglia il cuore mio,
misero e debole.
Ma accolgo te, che mi guardi con tenerezza, e , in te,
accolgo la tua volontà
Stefania <3
Guardami
In quel dentro, dove non riesce ad entrare mai nessuno, nessuno…
in un dentro che sta talmente dentro, che solo il mio profondo, da dentro, lo sente…
“Tutti fuori!”
Non esiste un dentro, che così dentro,
sta tanto male dentro…
Strefania<3
Una bolla di noi
Non un giorno a pensare al futuro,
solo intensamente noi, qui a raccogliere fiocchi di blu..
fiocchi, fiocchi di neve per sciogliere passioni,
fiocchi di erba per profumare d’amore…
bolle, bolle in cui decidiamo di restare imprigionati,
fino a volare, a volare in un cielo tutto nostro..
nostro per sempre
Stefania <3
Ossigeno
Ricordi lontani che mi fanno sentire confusa…
ero lì..
quei pensieri che non riesco a veder chiari.
Non importa. Ciò che conta è che mi fai rialzare.
che mi rendi procreatrice d’amore
in ogni forma da te voluta… el’amo, l’amo così forte,
che mi manca l’aria
Stefania <3
Qualche mia creazione, Natalizia e non!
una delle mie prime creazioni.quadretto handmade lavorato con tessuto e letterine in legno.palline natalizie handmade lavorate con pizzo e colla a caldo.pizzo e perletrasparente con fiore inserito.Il mio albero, molte decorazioni handmade.
Mamma di Sara..e dei suoi occhi!
Come ho già detto sono mamma da poco..Sara è arrivata dopo 4 anni di matrimonio..è stata tanto desiderata.Essere mamma comporta tanta responsabilità,ansie e preoccupazioni di cui mai più potrai liberarti..ma non potrei tornare indietro nemmeno se potessi, e nonostante i momenti duri del covid-19 che stiamo vivendo.Quando era nel pancione passavo molto tempo a parlarle per esempio raccontandole tutto quello che facevo durante la giornata e soprattutto mi prendevo cura di me in molti modi nella consapevolezza di essere il nido sicuro di qualcosa di prezioso,unico e delicato.Ascoltavo sempre la mia adorata musica..dicono che la classica faccia sviluppare di più l’intelligenza..sarà vero…ma io dico che se fai le cose che ami fare anche in gravidanza darai comunque degli stimoli al bambino e produrrai ormoni della felicità che gli arriveranno..anche se ascolti cose inascoltabili per altre persone…Ebbene Sara musica classica no..ma tanta musica e le mie parole l ‘hanno cullata durante tutta la gravidanza. Quando ho partorito era Agosto,faceva caldissimo…e in clinica c’erano i condizionatori rotti..ma non facevo altro che mantenere la calma.Ho avuto il taglio cesareo..è andato tutto bene..in sala operatoria c’era la musica e io a bassissima voce durante l intervento canticchiavo le canzoni che davano alla radio e cercavo di pensare alle cose belle fino a lì successe:i miei nipoti,la vita che stava esplodendo e tutto quello che potevo fare e pensare, per collaborare in un parto dove, a parte aspettare non puoi fare.Non volevo che la signora ansia mi facesse visita e infatti alla porta di quella sala operatoria non si è permessa di bussare.Ho capito che il ginecologo l ‘avesse vista quando esclamò:”oohh che signorina”..poi il suo pianto..e il mio!!Non sono mai stata tanto felice ..perchè la mia prima preoccupazione era di non sentirla piangere..dopo qualche minuto tra gli auguri delle infermiere e i complimenti per il mio capolavoro..me l hanno portata..e aveva uno sguardo imbronciato,piangeva..ma i nostri occhi si sono incontrati e io ho detto:”ciao amore,sei bellissima..me l’hanno avvicinata e le ho dato dei bacetti..ha smesso di piangere,era di nuovo con la sua mamma.Da quel momento il tempo si è fermato ma è anche volato..e io non faccio altro che vivere per lei..e i suoi occhi..i suoi occhi “azzurro sara”..attraverso cui esprime tutti i suoi stati d’animo…Sono sempre acuti e intelligenti..molto curiosi e soprattutto quando sorride,e lo fa spesso..io dico che ha i brillantini dentro…spero che questa luce e questi brillantini non smettano mai di luccicare..perchè finchè il mio cuore batterà ,io ne farò il mio scopo di vita! Che dite? E’ troppo? E’ inutile?I figli prima o poi se ne vanno?Ok!!!!Accadrà!! Mia gioia più grande che si allontani dalla mamma con quegli occhi luccicanti come quelli di chi ama la vita e vuole scoprirla nella certezza che io per lei ci sono! Sarò sempre il suo pancione dove potrà venire a rifugiarsi per qualsiasi motivo..e lei per me quel piccolo puntino che pulsava nello schermo dello studio del ginecologo..noi due..cuore su cuore,occhi dentro occhi..sempre vicine anche quando fisicamente lontane se dovesse capitare.Io porto sicuro,lei ..con i suoi occhi curiosi a guardare il mondo lì fuori..ma con gli stessi occhi pieni di me e di tutto l’amore e la tenerezza che sempre le trasmetterò..fino all’ultimo respiro mio..è la mia missione ..l’avventura più affascinante della mia vita…..chiudo dicendo a mia figlia: sarai sempre al sicuro perchè è nella sicurezza del mio amore che ti sto aiutando a crescere.ti amo piccola mia.
Noi tre..io,”Sandro” e “Vita”
In questa parte dedicata a me, alla mia personale storia e quotidianità, scrivo di noi…noi tre…tre sorelle di sangue unite da amore vero e condivisione…oltre ad essere diventate con un po’ di tempo anche sorelle nella fede. Sandro e Vita sono soprannomi inventati da noi…nella nostra famiglia abbiamo storicamente l’abitudine di prenderci in giro con soprannomi legati a caratteristiche personali o ad aneddoti divertenti. Sandro, la mia seconda sorella…io sono la primogenita…è stata la mia compagnia e compagna di giochi, è stata la mia testimone di vita insieme per un po’, fino all’arrivo di Vita, la terza sorella dopo ben 10 anni dalla seconda. Con Sandro ho litigato tante volte durante l’infanzia e l’ adolescenza per le nostre diversità caratteriali e magari obiettivi differenti. Ma ho sempre saputo e agito nella costante consapevolezza che sarebbe stata per me un punto di riferimento per sempre. Chi ti conosce come lei conosce me, ti porta dentro e ti protegge. Quante risate ci siamo fatte insieme da ragazze…i ricordi più belli della mia stramba adolescenza…a me mancava il fiato e le lacrime scendevano giù dal ridere forte di quei tempi. Questo regalo che Dio mi ha fatto…tempo passato insieme volendoci bene anche qualche volta “odiandoci” e facendoci i dispetti come tutte le sorelle vicine per età. Sandro mi ha dato due nipoti speciali…grossi amori che ho avuto il privilegio di veder crescere quotidianamente…in mille sorprese per le loro brillanti e monelle trovate. Sono ancora piccoli…8 e 7 anni…ma che meraviglia poter parlare con loro e accorgermi delle loro peculiarità caratteriali e talenti. Ora apro il capitolo Vita: lei è la mia piccolina e lo è stata fino alla nascita di mia figlia ancora di più. Oggi è una donna sposata da poco e tra noi tre è la più vivace. La sua dirompente ironia e autoironia, la sua vivacità hanno accompagnato in modo un po’ più lieve i miei giorni pesanti. Pur separandoci 13 anni d’età siamo sempre state in sintonia e quando l’ho vista appena nata, mi batteva forte il cuore come un primo amore!!! I miei nipoti dicono che la loro mamma, Sandro, sia una” tortaiola”…le piace fare dolci in pasta di zucchero e poi ama il tango…ed è una biologa. Vita è un ‘artista…ha grande talento nel disegno e ad oggi oltre ad essere una laureata in CTF, è una grafica bravissima e un’illustratrice meravigliosa! Io sono fiera delle mie sorelle e in questo periodo di quarantena mi mancano tantissimo…vorrei incontrarle dal vivo e sentire i loro respiri vicino al mio, come è sempre stato. Ma ci vogliamo così bene da comprendere che dobbiamo stare lontane…come tutti quanti. Amore è anche questo a volte. C’è un film intitolato “L’arte della felicità” che ieri sera mi faceva pensare a loro. Questo è un film di animazione dove sullo sfondo di una Napoli devastata…si affronta il tema dei fratelli, della fratellanza…esiste una colonna sonora che mi faceva commuovere allora come oggi e come proprio ieri sera…il pezzo in questione da me preferito è di un maestro Antonio Fresa, artista, musicista partenopeo che ringrazio per il dono che ci ha fatto partecipando alle musiche di questo film meraviglioso. C’è una parte del film in cui il fratello minore legge una lettera lasciatagli dal maggiore allontanatosi da lui ormai da 10 anni a causa di un problema di salute. Che meraviglia le parole di questo saggio fratello maggiore che prende la decisione di ritirarsi per non far soffrire i suoi cari e in particolare suo fratello più piccolo. La vita è tutta una questione di scelte, è tutta una questione di prospettive!