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Buongiorno a tutti cuorEducati che mi stanno leggendo. Oggi è il mio compleanno ed oltre ad aver lasciato una dedica a mio marito nella sezione del blog “la mia strada fino qui”, ho deciso di farmi un bel regalo e di parlare della mamma di molte virtù: LA GENTILEZZA. In questo articolo mi limiterò anche a citarne i contrari di cui magari tratterò più in là in altri articoli. Ma oggi si parla di cose belle. Quando mi sono sposata, fui ispirata da una frase sulla gentilezza che mi colpì così tanto che feci un quadretto tatuato da una scritta che diceva così: PRATICATE GENTILEZZA A CASACCIO E ATTI DI BELLEZZA PRIVI DI SENSO. Appesi questo quadretto handmade sulla parete del mio ingresso di casa. Storicamente la gentilezza veniva considerata una virtù legata cristianità, e per carità, mai cosa più vera. Ma non è mai stata solo questo! La gentilezza è mamma della generosità, della sensibilità verso l’altro, dell’empatia, dell’educazione, dell’attenzione all’altro, della capacità di compiere piccoli gesti di rara bellezza e di pronunciare parole che scaldano le anime di ognuno ma soprattutto di chi per natura e sua grazia possiede un cuorEducato. Dire, citando Papa Francesco, GRAZIE, SCUSA, PERMESSO…ma aggiungerei anche PER FAVORE, significa utilizzare parole pregne non solo di significato ma anche di uno spessore valoriale da parte di chi le pronuncia. E’ come sempre una questione di scelte. Tutti sanno essere cattivi, scortesi, maleducati, arroganti, bulli, pettegoli, pungenti, aggressivi, offensivi! Queste, ahimé, sono caratteristiche intrinseche dell’essere umano. Ma se ci si guarda intorno con un po’ di curiosità verso il BELLO, scopriremo che esiste un mondo meraviglioso in cui, la vasta gamma di comportamenti e parole gentili che possiamo utilizzare modificheranno e, a volte, invertiranno proprio il verso e il senso della nostra vita. A noi la scelta! Esiste una teoria di alcuni ricercatori della Iowa State University per i quali la pratica della gentilezza anche in silenzio durante una passeggiata abbia degli effetti benefici sull’umore. I partecipanti, divisi per gruppi, dovevano camminare per 12 minuti intorno ad un edificio. Ogni gruppo doveva orientare i propri pensieri durante la passeggiata in modo diverso. La cosa che accomunava questi pensieri era quella per cui tutti i partecipanti avevano ricevuto una sola istruzione basilare per produrre pensieri gentili e cioè che per ciascuna persona che si sarebbe incontrata durante la passeggiata bisognava augurarle una giornata felice e produrre un pensiero sincero, credendoci. Ebbene, l’esperimento rivelò che chi aveva prodotto pensieri gentili presentasse un livello di ansia più basso degli altri, insieme ad un grado di felicità e di empatia superiore alla media. Morale della favola è che LA GENTILEZZA PRODUCE BENESSERE. Anche Dante Alighieri nella Vita Nova celebra la gentilezza di cui qui vi lascio la forma parafrasata
«Tanto nobile d’animo e tanto piena di decoro è
la donna mia, quando rivolge ad altri il saluto,
che ogni lingua diviene, tremando, muta,
e gli occhi non hanno il coraggio di guardarla.
Ella così va, sentendosi lodare,
benevola e mite nel comportarsi,
e appare che sia una creatura discesa
sulla terra per compiere un miracolo.
Si dimostra così affascinante a chi la guarda
che trasmette, tramite gli occhi, una dolcezza al cuore,
tale che non la può capire chi non l’ha provata;
e sembra che dalla sua fisionomia esca
uno spirito dolce ricolmo d’amore
che va dicendo all’anima: Sospira.»
Vi saluto con questo video dove una voce recita questi meravigliosi versi di Dante.
Stefania, augurando a tutto il mondo e ai cuorEducati, la scelta di essere gentili, ogni giorno un pochino di più. Sarebbe proprio bello se almeno uno di voi mi facesse questo regalo per il giorno del mio compleanno. Ciaoooooooooo!