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Quando si è molto giovani e a volte anche da adulti, se si pensa ad una caratteristica affascinante che possa avere la persona amata, spesso è la dolcezza. Questa rappresenta certamente una nota di classe, quando la si possiede…ma sin da ragazzina e negli anni, con un po’ di esperienza nelle mie relazioni anche amicali, ho sempre avuto la percezione che per me NON fosse fondamentale la dolcezza nei modi di una persona con cui rapportarmi. La cosa per me più importante è, ed è sempre stata LA TENEREZZA.
La tenerezza è qualcosa che spesso viene frainteso…o sei tenero perché grassottello, o perché un po’ “troppo” bonaccione, quasi troppo ingenuo, insomma è una qualità incompresa.
Quando ho scoperto l’amore di Dio, la prima caratteristica che mi è saltata agli occhi è che LUI fosse un PAPA’ TENERO, (ovvio che il SUO immenso amore ha tutte le accezioni positive esistenti in tutte le lingue e culture del mondo) ma questo fatto mi diede la grande conferma che la tenerezza fosse una dote sublime donata a pochi e considerata da pochi e per pochi quindi. Quando ero incinta facevo sempre una preghiera per la mia bimba. Ve la confido, faceva così: “Caro Gesù, ti affido la mia piccolina, e ti chiedo di avverare solo un piccolo desiderio che mi porto nel cuore per lei:non mi importa sia carina, non mi importa sia “dolcina”, ma ti prego, fa che sia e resti sempre una vera tenerina”. Ecco, forse adesso qualcuno mi considererà un po’ matta o, forse per ciò che ho detto prima, eccessivamente tenera(ridicola)…ma la mia preghiera era questa e a Sara lo racconto sempre da quando è nata…e devo dire che LUI me l’ha data tenerina.
Anche in un uomo ho sempre cercato questo…perché forse la tenerezza è più palpabile, si può leggere negli sguardi, nei sorrisi, nell’abbraccio, nei bacetti sulle guance e a volte è così buffa che ti fa scoppiare in un sorriso senza nemmeno capire subito il perché.
Che meraviglia…io vi assicuro…ne sono “dipendente”! So di certo che è qualcosa di raro e speciale in un mondo di apparenze e superficialità,in un mondo del “tutto e subito”, in un mondo bulimico e consumista di ogni cosa materiale e “non”…dove anche le cose immateriali, ahimè lo diventano. Io, come donna, come mamma, figlia, sorella, moglie, zia, cognata, amica, come cuorEducato…scelgo altro e mi distacco da questo modo tanto divoratore e divorante in cui non si da spazio a doti come la tenerezza…un vero talento…proprio come un’arte, come la musica, come la pittura.
Come sarebbe bello se si creassero le 7 meraviglie dell’uomo…per me la prima sarebbe ovviamente LA TENEREZZA! Ci vorrebbero percorsi emozionali per scoprire queste cose, e vi cito una frase di un testo di una canzone che per un bel po’ di tempo mi accompagnò anni fa…”raro è trovare una cosa speciale, nelle vetrine di una strada centrale. Per ogni cosa c’è un posto, ma quello della meraviglia è solo un po’ più nascosto. Il tesoro è alla fine dell’arcobaleno, che trovarlo vicino, nel proprio letto piace molto di meno”…(cit. Niccolò Fabi da “Il negozio di antiquariato”) con cui vi saluto questa mattina mentre i gridolini di Sara mi accompagnano nella scrittura di questo articolo sempre così…TENERAMENTE. ❤
Stefania, sabato Santo 2020…dedicato ai cuorEducati teneri…e anche agli altri…pensateci! 😉