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Buongiorno a tutti cuorEducati, stamattina mi sono lasciata ispirare per il titolo di questo articolo da una lettura di molti anni fa di un’opera giovanile di Giovanni Verga: “Storia di una capinera”. Come sempre dico, nulla è a caso, e la mia mente è andata a pescare proprio una storia in cui la protagonista vive delle vicende che la portano alla follia e infine purtroppo ad un tragico epilogo, e questo perché non riesce a liberarsi di in destino ineluttabile stabilito testardamente dalla sua famiglia per lei nonostante i suoi desideri fossero diversi. Non divago nella trama e i suoi particolari, ma in breve la protagonista intraprende la strada dei voti ma ad un certo punto, a causa di un’epidemia (tema attualissimo per il nostro ormai “compagno” covid-19), fa ritorno a casa e si innamora di un uomo che alla fine sposerà sua sorella. Credo possa già bastare questo per lasciar intendere della grande infelicità di questa donna e della sua fine.
Una capa-tosta qui a Napoli indica una persona molto testarda ed è proprio alla testardaggine che oggi dedico il mio articolo. Essere testardi può comportare nella vita di un capatosta, molte conseguenze positive, ma spesso anche delle complicanze. Ad esempio, se la testardaggine si traduce in determinazione nel raggiungimento della realizzazione di un proprio desiderio o progetto, allora cuorEducato le attribuisce delle qualità molto buone e produttive. Ma se invece la testardaggine si traduce solo in una ostinazione ottusa tesa solo al raggiungimento di uno scopo magari non proprio idoneo al nostro benessere, allora è davvero un problema.
Come molto spesso accade esistono le famose due facce della stessa medaglia e sta a noi saper far buon uso delle qualità che il buon Dio ci ha donato. E’ un bel lavoro interiore non lasciarsi trascinare dalla propria testa dura, soprattutto in età giovanile, quando ciò che conta per te è realizzare qualcosa sia in campo affettivo che scolastico o professionale. Sto facendo degli esempi banali perché la testardaggine tocca ogni aspetto delle relazioni della persona che ne ha le caratteristiche. Anche quando discutiamo con qualcuno per esempio e ci troviamo in disaccordo, se siamo testardi non guarderemo in faccia a nessuno pur di avvalorare la nostra tesi.
La testardaggine spesso è associata ad altre caratteristiche umane e attribuisce a queste ultime dei colori, delle sfumature più o meno forti. Ad esempio se sei orgoglioso ed anche testardo, lo sarai a tal punto che il tuo orgoglio diventerà una “guida ossessiva” nella gestione della tua vita. Oppure, magari ti innamori, e la tua “prescelta” o non ti si fila per niente, o ti molla. A quel punto il capatosta attiva una serie di strategie e comportamenti assolutamente sterili che a suo parere lo porteranno al raggiungimento del suo obiettivo (preda). Oppure, scegli un indirizzo scolastico/universitario che non fa per te. Il capatosta non cambia direzione, anzi si reputa “uno” davvero molto tenace che riuscirà nel suo intento. Sono esempi lampanti attraverso i quali, chi possiede un pochino di “sale in zucca”, capisce che incaponirsi in una direzione a tutti costi, anche se ci si accorge che è sbagliata, si rivelerà un errore, talvolta ahimè un ORRORE.
Cambiare idea, direzione, lasciare andare una persona che non nutre un interesse per noi, ma anche solo rinunciare al pensiero di questa persona, è qualcosa di meraviglioso, che dona un senso di libertà e ci fa respirare un’aria molto pulita. Non saremo dei falliti se lasceremo un percorso per intraprenderne un altro. Ognuno ha la sua storia e non tutti riusciamo subito a capire quali siano i nostri desideri più profondi oppure non avremo il coraggio di concretizzarli magari rompendo tradizionali schemi stabiliti dai nostri genitori o magari persone di cui ci fidiamo e abbiamo paura di deludere!
E’ quindi fondamentale conoscere se stessi!! Capire cosa si vuole e cosa si è disposti a sacrificare per il raggiungimento di un nostro desiderio. Molto importante quindi è la parola desiderio questo punto. Il termine desiderio significa “mancanza di stelle” o comunque lontananza dalle stelle, che creerà la mancanza di qualcosa di meraviglioso per noi, che lotteremo per raggiungere. In questo caso, la tenacia e la determinazione sono doti veramente efficaci e dalle note positive. Ma bisogna sempre associare a ciò l’intelligenza di capire se esistono le condizioni per poter realizzare concretamente il nostro desiderio.
La povera capinera di cui vi ho parlato all’inizio di questo mio articolo è stata vittima pusillanime di un TESTARDO progetto della sua famiglia, quello di farle prendere i voti, nonostante lei non avesse una particolare vocazione. Se fosse stata più coraggiosa e determinata, la sua vita sarebbe andata in un altro verso, e la follia non l’avrebbe danneggiata al punto di portarla alla morte. Quindi l’invito che cuorEducato vi fa è quello di combattere in modo sano e sapiente per un vostro desiderio, o quello di ribellarvi se una qualunque persona importante della vostra vita, voglia obbligarvi o condizionarvi nelle vostre scelte. In questo caso è un DOVERE essere un pochino testardi ma pur sempre equilibrati, più che altro quindi PERSEVERANTI.
Vi saluto con un pezzo di Daniele Silvestri di qualche annetto fa: “TESTARDO”. Molto ironico e rappresentativo.
Stefania, donna, mamma, 42 anni e sono una testarda. (tipo nei gruppi di sostegno,quelli di auto-aiuto) 😉