Voce del verbo Essere

“punti di vista, come sempre” 😉

Oggi scrivo di qualcosa di apparentemente legato alla grammatica. Le mie intenzioni sono di natura diversa. Quando frequentavo le scuole elementari, giunse il momento di studiare i verbi ausiliari: essere e avere. In questa sede parlerò del verbo essere, perché è stato sempre il mio preferito. Sin da bambina ho sempre ragionato molto sui significati soprattutto nascosti di tutto ciò che imparassi. Il passo è stato breve quindi quando mi approcciai alla voce del verbo essere e alle differenze col verbo avere. Io ragionavo così: la voce del verbo essere dice qualcosa di noi, che sia vera o falsa, ma esprime la nostra essenza o ciò che scegliamo di far trasparire. La differenza col verbo avere è proprio questa! Avere, per me significava: possedere. Il possedere per me era qualcosa di meno importante anche se comunque necessario sia per la possibilità di esprimersi, sia proprio per il vivere quotidiano.

Tutto ciò che esprime le qualità intrinseche di ognuno di noi o di qualsiasi oggetto, ha bisogno del verbo essere. Per esempio: Essere sinceri/falsi, essere belli/brutti, essere socievoli/asociali, essere credenti/non credenti, essere felici/infelici, essere cuorEducato/Ineducato 🙂 . Ho citato tante possibilità che indicano una condizione legata alla propria esistenza ed essenza.

Ci sono alcuni filosofi che hanno fatto di parte di questo tema motivo di studio e teorie. Secondo il pensiero aristotelico le essenze delle cose, sono inerenti alle cose medesime, discostandosi quindi dal mondo delle idee. Egli ritiene che la sostanza sia data da forma + materia. Non mi impegolo in tutta la filosofia aristotelica, complessa per cuorEducato e di cui nemmeno condivide ogni cosa. Ma ho avuto necessità di creare una figura sfondo che facesse comprendere quanto questo argomento sia stato interessante e oggetto di studio e approfondimento da sempre.

La mia preferenza quindi per il verbo essere è stata convalidata e confermata anche quando ho scoperto nelle mie letture bibliche che Dio si fosse rivelato a Mosè dicendo: “IO SONO COLUI CHE SONO”, e questo fu il Suo nome. Esiste una immensa profondità e sapienza in questa scelta da parte di Dio di mostrare a Mosè un nome misterioso che non rivelasse i suoi piani ad Israele, quindi creasse in questo popolo il desiderio e la capacità di vivere e scoprire il Progetto disegnato per lui. Però nonostante il mistero, Dio si rivela sicuramente come Esistente: CIO’ CHE E’, ESISTE NECESSARIAMENTE!!!

CuorEducato però sente anche il bisogno di fare una ennesima distinzione facente parte del verbo essere stesso. Essere è formato da sostanza e forma. Ebbene, la sostanza è ciò che preferisco perchè rivela l’essenzialità e la verità intrinseca di qualcuno o qualcosa. La forma riguarda l’apparenza. Quest’ultima non necessariamente rivela falsità, nel migliore dei casi le due qualità del verbo essere possono anche coincidere. Solo che non sempre succede, e allora a cuorEducato va di assegnare più fiducia alla sostanza.

Questo concetto è valido in ogni circostanza. Anche in amore, ad esempio ci sono persone che nella forma sembrano amarsi, ma che nella sostanza si odiano. Ci sono coppie che in pubblico appaiono perfette, come negli ormai ossessivi selfie pubblicati ovunque in cui la felicità e la perfezione sono i protagonisti assoluti. Famiglie con figli in cui la coppia agli occhi della società è unita, invece magari vive da separata in casa.

Questo può estendersi anche al concetto di bellezza o alle scelte delle persone , come pure ai propri comportamenti e parole pronunciate o no. Ci sono donne/uomini apparentemente belli fuori (forma) o apparentemente gentili, dolci (forma) ma che in realtà sono solo ipocriti e vuoti (sostanza).

In poche parole, cari cuorEducati la pillola di oggi è particolarmente filosofica,ma anche molto magnanima e generosa nei vostri confronti, perchè è un consiglio da seguire eventualmente, quando dovrete operare delle scelte che riguardano sia voi stessi che le persone con cui sceglierete di attraversare la vita.

Vi saluto con una brano di Joe Barbieri: “Sostanza e forma”…davvero azzeccatissimo!!

Stefania, …che oggi evviva L’Essere, evviva La Sostanza! ❤

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