Diplomazia: rischi e benefici

Buongiorno a tutti voi! Oggi dedico questo spazio ad un tema un po’ spinoso, che nella mia storia personale ha avuto un ruolo abbastanza importante: la diplomazia. Essere diplomatici di solito ha valenza positiva nella caratterialità di una persona. Ma non sempre è così.

La diplomazia è quella caratteristica che conferisce la capacità di saper stare nel mezzo e saper gestire le diverse parti senza esporsi troppo in modo personale, e mantenendo sani e saldi molti equilibri. Fin qui credo che ci siamo. In questo senso, la diplomazia, a parer mio è una dote, e soprattutto in alcuni settori e ruoli professionali, aiuta molto e aiuta tutti.

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Certe volte, la diplomazia, può anche essere definita una capacità di mediazione. E in questo caso, anche nelle relazioni, può avere degli aspetti positivi. Se all’interno di una famiglia esistono delle dinamiche complesse, se almeno un elemento ha questa capacità di mediazione, le cose potrebbero funzionare meglioAltrimenti esistono proprio delle figure professionali che AIUTANO LE FAMIGLIE: i mediatori.

Ma cuorEducato non tralascia nulla, e ahimè certe volte la diplomazia, al di là dei benefici appena citati, può farci intercorrere in alcune difficoltà, difficoltà personali, interiori e relazionaliCapita molto spesso, anche a me in passato per la verità, che sia esporsi troppo che troppo poco possa portare delle complicazioni nelle nostre relazione. E come sempre quindi mi ritrovo a concludere che ci vuole equilibrio, bilanciamento.

Da molto giovane, in adolescenza soprattutto ero l’impulsività fatta persona. Questo ha comportato molti danni alla mia vita, sia in amicizia che in amore…per la verità a volte anche nei rapporti parentali. Bisogna riflettere prima di parlare. Ma queste conseguenze abbastanza pesanti per me, hanno provocato una chiusura al mondo da parte mia ed un bisogno di non espormi, di non mettermi in gioco, di non prendere una posizione. Ciò per non ferire, per non deludere e conseguentemente restare sola.

Questa faccia della diplomazia, è negativa. Cari cuorEducati, ad oggi credo che sia giusto lasciare le capacità diplomatiche ai settori professionali che lo richiedono. Ma quando la diplomazia è solo paura dell’altro o di sé, non può funzionare.

E’ da quando non ho più paura di esprimere la mia opinione e i miei bisogni, ovviamente sempre con un po’ di buon senso e nella giusta misura, che mi sento serena. Molte delle mie relazioni sono migliorate, e quelle che non lo sono, o addirittura sono peggiorate o si sono conclusecredo sia successo solo perché, c’era qualcosa di pregresso che già non andava bene al loro interno.

Bisogna avere il coraggio di essere se stessi nel bene e nel male. Saper dire No e mettere la giusta distanza tra noi e le cose che sappiamo che ci fanno star male in un modo o nell’ altro. Operando in questo modo, magari perderemo qualche pezzo per la strada, ma alla fine la nostra vita apparterrà alla verità e agli affetti veri, non ultimo quello per noi stessi (base di ogni relazione sana).

La vita è fatta di scelte, consapevoli e non. Esiteranno sempre rischi e benefici anche operando esclusivamente in modo diplomaticoUno crede di fare del bene, ma non è così. non è soltanto spuntando il rospo che si ferisce qualcuno a cui si vuol bene. Tante volte è anche un non detto, un non fatto, un non esporsi in alcun modo, che ci fa perdere. Così perdiamo la stima di chi ci vuol bene, di chi invece per noi rischia, si gioca “la vita” fino in fondo, perché convinto che ne valga la pena.

I matrimoni possono finire per motivi del genere, le amicizie non decollare o distruggersi, i figli e i loro genitori non parlare mai veramente. E ciò comporterà dolore. “Proviamo ad evitare”. Voi cosane pensate?

Lasciamo che sia, lasciamo al nostro essere la libertà di essere.

Vi saluto con un pezzo molto bello di Gaber, che parla di politica, quindi di diplomazia, una cosa che ad oggi credo non esista più. Ma sono fortunata da essere abbastanza “vecchia”, da sapere cosa siano la “Destra e la Sinistra”.

Stefania, buona ascolto e con una posizione in testa…non necessariamente AL CENTRO! 😉

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