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Cari cuorEducati, oggi affronterò un tema dai mille volti, che tutti dicono di considerare importante, il governo dice di occuparsene con mille promesse, il genitore “medio”, convinto della sua maestria, sa solo lamentarsi della carenza da parte delle istituzioni, e del fatto che è stanco di fare tutto da solo. Il tema in questione è per l’appunto, L’INFANZIA.
Sono sempre stata una persona, una donna, una mamma adesso, molto attenta al mondo dei bambini e ho sempre provato molta tenerezza per loro ed invece, molta rabbia, nei confronti di tutti coloro che non hanno nessuna considerazione o fanno finta di averne nei loro confronti.
Oggi sono genitore di una bimba di appena 10 mesi e la strada da percorrere è ancora molto lunga. Non ho nessuna voglia di lanciarmi in giudizi sterili, ma lasciatemi il diritto di fare critiche costruttive verso tutto ciò che gira intorno al mondo dell’infanzia. Prima di tutto ci siamo mai chiesti cosa sia l’infanzia noi adulti? Cioè al di là, per alcuni di noi, di rimpiangerla, come quel momento della vita che passa troppo in fretta, ma comunque nella nostra prospettiva di adulti, come una fase senza pensieri, preoccupazioni e responsabilità, cosa realmente rappresenti? Ecco noi adulti associamo l’infanzia alla spensieratezza.
Beh, diciamo che nella migliore delle ipotesi dovrebbe andare così. Ma stiamo ben attenti anon generalizzare, perché anche nelle “migliori” famiglie i minori spesso con poco vengono trattati in un modo poco adeguato. Anche se li accudiamo, li vestiamo, li “viziamo” con giocattoli in grandi quantità, li cresciamo, abbiamo la convinzione di educarli, li adoriamo, ci occupiamo in modo scrupoloso della loro alimentazione, passiamo notti insonni da piccolini e da grandi non dormiamo fino a che non rientrano a casa a tarda notte, non è detto che stiamo facendo il loro bene.
Scusatemi se posso apparire una “serpe”in questo momento, di certo sarò impopolare, ma io non ho nessuna certezza su che tipo di genitore sono e sarò. Di solito tutti noi mamme e papà agiamo in totale buona fede nei confronti dei nostri figli, ma ciò non significa fare il meglio per loro. Dico questo per diversi motivi: Noi adulti spesso siamo pieni di convinzioni sulla vita, la nostra immagine di come dobbiamo essere genitore e il nostro schemino su come deve e /o dovrà essere nostro figlio. La conseguenza di queste sovrastrutture fa macelli nella vita dei bambini, futuri adulti e nelle famiglie. Ci immaginiamo molte cose già quando è nella pancia della mamma e questo è del tutto normale. Ma poi cosa succede? A volte il meccanismo si inceppa. Magari tuo figlio tanto per cominciare non ha l’aspetto che immaginavi (per fare un esempio banale), oppure nasce con un malattia, nel tempo ti accorgi che nonostante i tuoi sforzi non ubbidisce e non ha nessuna somiglianza né con te né col tuo sogno di lui. Magari non mangia, oppure parla in ritardo o cammina in ritardo! Solo se ci soffermiamo su queste cose basilari, diciamo generali, già i genitori si trovano in difficoltà e spesso non fanno sentire accettati i propri bambini.
Anche un bambino molto piccolo risente di qualsiasi cosa tu dica o faccia, si accorge del tono che usi e dello sguardo che gli rivolgi. Ovviamente dipenderà anche dalla sensibilità e dal carattere del bambini, ma attenzione a sottovalutare questa parte del discorso. Non tutti i bambini mostrano i loro sentimenti, proprio come noi adulti!!! I bambini, sono persone!!!!!! Sembrerà scontato, ma guardandomi intorno a me pare che non tutti lo abbiamo inteso. Già quando un genitore, un nonno, uno zio, una maestra, dicono: “vabbè, ma tanto quello è piccolo, che capisce”??? A me, devo dire parte l’embolo!!! Oppure quando un bambino diventa “il giocattolo, il pagliaccio della situazione”:è lui che deve fare divertire e considerare i nonni e tutti gli altri, e non il contrario!!! Anche questa situazione molto comune, mi fa veramente girare le scatole. Non faccio queste affermazioni perché mi preoccupo dell’adulto, ma perché questi bambini avranno delle conseguenze nella loro vita anche per questa superficialità e ignoranza da parte nostra.
Sarò pesante per qualcuno, non m’importa! E’ necessario tutelare i minori in ogni modo, anche il più banale. Se un papà o una mamma è sempre triste o arrabbiato, un figlio lo sa, lo vede, lo sente: nessun bambino è stupido!!!! Se una coppia litiga continuamente sia in un modo civile che non, i figli ne risentono!!! Ignorare un bambino che ha voglia di stare con te, condividere un po’ di tempo e di spazio suo con te, pranzare, giocare e parlare di qualcosa che riguarda un fatto poco interessante per te, stare continuamente attaccati al cellulare mentre loro ci chiamano, ci guardano,HANNO BISOGNO (anche senza dirlo) DI NOI, sono errori che ci costeranno caro in qualche modo.
L’attenzione che non diamo, le parole e le carezze che non doniamo, un giorno ci saranno negate dai nostri figli. Ma non è solo questo il problema, che è in ogni caso consistente!! I bambini non considerati, spesso urlati, giudicati, educati al silenzio e all’obbedienza, qualche volta anche schiaffeggiati (sto aggiungendo gli schiaffi in una visione d’insieme), derisi per qualche motivo, abbandonati davanti ad un videogioco, adesso ad un tablet, non seguiti nel mondo scolastico, non seguiti e basta, lasciati a casa dei nonni o della vicina giusto perché così sono più contenti, saranno bambini con una qualche problematica da adulti. Allora certo, qualcuno potrebbe obiettare dicendo:” ma tutti avranno qualche problema prima o poi”!!!! A costoro rispondo così: “mai cosa più vera, ma proviamo a limitare i danni”! Anche il troppo amore danneggia, il prevenire ogni suo bisogno o desiderio, non aiutano un bambini a crescere e a diventare un adulto sereno, maturo, insomma UN ADULTO!
I genitori non lo fanno quasi mai consapevolmente, tutti si sentono dei bravi genitori, qualcuno proprio il miglior genitore!! A tutti voi va la mia invidia, credetemi!!!! Io non ho convinzioni né su me come mamma, né su mia figlia e di come andranno le cose. Può darsi che anche adesso, stia facendo qualcosa di sbagliato senza rendermene conto. Il mio desiderio è quello di essere un genitore consapevolmente imperfetto, che sbaglierà e crescerà con sua figlia, ma che insieme potranno parlarne, evolversi, mettersi sempre in discussione, camminare l’una al fianco dell’altra. Magari un giorno mia figlia ed io raccoglieremo i frutti di queste mie intenzioni. Magari sarà lei a camminare al mio di fianco, quando ne avrò bisogno, anche se spero di no. Non vorrei mai essere una zavorra per Sara e mai vorrei pensare né farle sentire in qualsiasi modo la sensazione di volere qualcosa in cambio da lei solo perché ho fatto ciò che è naturale che un genitore faccia: amare e crescere suo figlio.
Credo che anche il modo in cui si parla tra di noi, il rispetto all’interno di una coppia, l’essere innamorati e magari qualche volta abbracciarsi davanti al proprio bambino, sia da grande insegnamento per lui. Trascorrere tempo insieme, piuttosto che accumulare cose, di ogni tipo (giochi, vestiti, eccetera), o occuparli in milioni di attività sportive e/o altro non giovi alla psiche di un bambino. Il mondo di un bambino in primo luogo sono mamma e papà, la famiglia, la propria casa(in senso di luogo, ubicazione), dopo viene tutto in resto. E se questo mondo ha un buon funzionamento o comunque si lavora per questo, allora anche le altre parti della vita di questo bambino avranno più possibilità di funzionare.
La vita è difficile, per ciascuno ci saranno brutte esperienze e delusioni di ogni tipo purtroppo. Se vogliamo aiutare i nostri figli a reggere i pesi delle loro sconfitte, dovremo impegnarci da subito, direi da prima che nascano.
Ho parlato fino ad ora solo di genitori che in buona fede assoluta commettono “sbagli” che avranno conseguenze nella vita dei loro figli. Adesso invece passo a coloro che usano e abusano dei loro figli. Quando parlo di usare e abusare non mi riferisco necessariamente a qualcosa che riguardi un violenza fisica che in ogni caso purtroppo si verifica in mote famiglie. Un abuso può essere anche la possessività di un genitore con il proprio figlio, tanto da togliergli il respiro. L’eccesso di controllo verso un proprio figlio anche nel settore scolastico, può essere considerato un abuso. “Tu credi di volergli bene, di aiutarlo, proteggerlo, NON E’ COSI’”. Una famiglia in cui regni un patriarcato o un matriarcato, per me, non è una famiglia in cui possa esistere una solida serenità soprattutto nella vita adulta di un figlio. Se esiste la parità dei sessi e i diritti dei genitori, non esiste solo per il mondo del lavoro o su chi deve fare le pulizie o chi deve occuparsi di più di un figlio!!! Personalmente credo sia sbagliato anche il concetto per cui se un uomo o una donna pronunciano (soprattutto riguardo ai figli) la frase: “Mi dai una mano”? Quando un papà o una mamma collaborano, altro non fanno che ciò che hanno scelto di fare e che hanno il diritto e il dover di fare: I GENITORI!
Tutti questi passaggi, cari cuorEducati, i nostri bambini li guardano, li osservano, li assorbono. Per questo ogni parola, atteggiamento, forma di dialogo e formulazione di un pensiero, sono e saranno sempre da esempio per i piccoli. Se si passa la vita a urlare, poi non ci chiediamo (per favore) come mai nostro figlio urli! A volte qualcuno ad esempio, fuma, ma dice al figlio, con la sigaretta in bocca, che il fumo danneggia la salute e che lui non dovrà mai farlo!!! Bah!!!!!! Messaggi confusi e confusivi. Dopo, se nostro figlio fumerà, di cosa potremo lamentarci o rimproverarlo?!!! Ed in ogni situazione funziona così. Dobbiamo esserne consci. Altrimenti tutti soffriremo molto di più.
Non parliamo poi della violenza fisica verso i minori. Botte, quelle vere che non dimenticheranno mai. Quando io ero bambina si parlava molto di più di questa piaga aberrante. Oggi forse, dato che ci siamo accorti finalmente che la violenza è anche molto altro e dilaga ovunque, se ne parla meno. Ciò non significa che il fenomeno sia scomparso o che per il fatto che esistano genitori che abusino in altri modi dei propri figli, coloro che picchiano siano tutto sommato giustificati!!! A volte ho questa sensazione, anche perché anni fa, passava spesso in TV il numero del telefono azzurro. Oggi non mi pare questo numero appaia molto spesso. Realtà ignorate ormai, perché ne esistono altre. Mi discosto da tutto ciò che mi dà la nausea. Ogni violenza è violenza!!! Cos’è questa guerra tra poveri??? Mica è più importante il bambino abbandonato o del terzo mondo, o malato di una rara malattia eccetera eccetera?! Sono bambini, sono tutti uguali, hanno gli stessi diritti, quello di essere FELICI soprattutto, RISPETTATI!!!!
Vi saluto con un pezzo di Fabio Concato, ne capirete il motivo. Mi fa sempre commuovere.
Stefania, con lo sguardo verso i bambini, il futuro del mondo. ❤