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Buon pomeriggio cari cuorEducati, oggi l’argomento da me trattato è qualcosa che ha fatto tanto male, ma anche tanto bene alla mia vita: IL SILENZIO.
Ecco, credo che saper fare silenzio sia un vero dono, quando coincide ad un reale silenzio interiore per far spazio nel deserto dell’anima alla luce, per poter trovare delle risposte o/e per semplicemente stare in pace.
Questo tipo di silenzio sa essere dissetante e fare verità, costruisce nonostante le difficoltà siano tante nell’attraversarlo e soprattutto ci restituisce dignità e maturità. E’spesso attraversando la difficoltà senza troppo rumore e frastuono che si raggiungono i migliori traguardi. Si cammina e le scarpe sono pesanti ma pian piano i piedi divengono leggeri come quelli di un bimbo ai suoi primi passi, che sta assaporando quanto sia difficile ma anche meraviglioso essere libero.
Io credo che sarebbe splendido se tutti potessimo almeno una volta nella vita trovare questo tipo di ristoro nel silenzio. Ma spesso il silenzio, se non “ce lo facciamo amico”, può diventare un vero inferno. Dobbiamo fare tanta attenzione a non farci ingannare dal silenzio esterno, al mutismo che possiamo scegliere di intraprendere. Il silenzio quando è tristezza fine a se stessa, quando è deprimente, può essere una presa di posizione orgogliosa per non vivere la propria vita.
Voglio aggiungere come spesso faccio, che non esistono giudizi in questo blog, e che la sperimentazione di entrambi i tipi di silenzio, possono far parte della vita di ciascuno di noi, e per me è così.
La vita è un cammino complesso e spesso il timore, la falsità, il dolore ci fanno fare lunghi giri sempre intorno allo stesso punto. PUO’ ESSERE PESANTE!!! Penso che dovremmo tutti guardarla da un’ altra prospettiva: SCEGLIERE IL SILENZIO PER GUARDARSI DENTRO VERAMENTE PERCHE’ SPEGNERSI NON E’ FUNZIONALE.
Spendere la propria vita per comprendere e comprendersi può essere rischioso, ma se si da voce alla strada del proprio cuore, beh…dopo una bella salita poi ci sarà una discesa. E io dico che NE VALE LA PENA.
Nella mia esperienza di vita, è stato solo con la fede che ho scoperto il secondo tipo di silenzio e sono grata a Dio per questo. E’ in questo modo di vivere che oggi seguo la mia strada e cerco nei miei passi di donna i passi di una ragazza e poi di una bambina. Per farlo ho compreso quanto sia stato sterile stordirsi con un silenzio vuoto e ingombrante fatto del “niente”, dentro il quale c’era solo un immensa solitudine e tormento. Bisogna sempre trovare anche nel dolore e nel male che si vive, del bene, ed io lo sto facendo e lo farò sempre.
Auguro a tutti i cuorEducati e non di educarsi al silenzio costruttivo e che alla fine del cammino, si possa ritrovare il sorriso.
Stefania <3