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Stamattina cuorEducato scrive di qualcosa che molto spesso sembra impalpabile ma che invece fa parte di quelle facoltà umane di cui ognuno di noi è capace:l’empatia. Faccio questa affermazione perché l’empatia è regolata da un tipo di neuroni presenti in un area del nostro cervello.
I neuroni sono cellule eccitabili ed ogni zona del cervello ne possiede di specifici, rispondenti a stimoli altrettanto specifici. Per esempio esistono neuroni capaci di attivare il movimento e così via. I neuroni specchio sono molto speciali perché a differenza degli altri,si attivano sia quando una persona compie un’azione che quando vede compierla. La ricerca ha fatto molte scoperte su questi neuroni,quella che approfondisco qui è legata alla capacità di IMMEDESIMARSI con le altre persone: L’EMPATIA.
l termine “empatia” deriva dal greco e si compone di due parti: en (in) + pateia (dal verbo “pasco”= soffrire ). Quindi già l’etimologia del termine “empatia” ci dice delle cose interessanti su di essa e cioè che rappresenta la capacità di comprendere lo stato d’animo e le emozioni di un’altra persona, senza dover per forza ricorrere alla comunicazione. CuorEducato si sta “sciogliendo”!! Che meraviglia questa capacità così elegante e delicata attraverso cui possiamo sentire l’altro,senza parlare. E’ molto importante comunicare ciò che si prova, ma a volte alcune emozioni sono solo da “sentire” e se l’altro le sente empaticamente con noi soltanto immedesimandosi è arte.
Esprimo un parere personale e che quindi potrebbe anche essere sbagliato. Ognuno ha la sua capacità empatica. Anche se i neuroni li possediamo tutti, non sempre siamo abituati ad assecondare la loro funzione. Per esempio, un “pigrone” nella corteccia motoria avrà i neuroni che stimoleranno il movimento, ma spesso sceglierà di evitare il movimento. La stessa cosa avviene per i neuroni specchio. Anche se tutti li abbiamo, qualcuno magari per difesa, o per altre caratteristiche personali che qui mi limito a citare come l’apatia, l’insensibilità, il menefreghismo, l’indifferenza, l’odio atavico verso il prossimo, e quant’altro l’animo umano possa provare, SCEGLIE (a volte in modo inconsapevole) di non rispondere ai loro stimoli. A queste persone cuorEducato rivolge un pensiero compassionevole e gli dice: “Vi state perdendo troppa meraviglia”!
Anche quando guardiamo un film o ascoltiamo la musica possiamo provare empatia, cioè il nostro cervello, attraverso i famosi neuroni specchio, ci farà identificare con quei personaggi del film o con quella canzone, immedesimandoci con essi. Proveremo spesso emozioni forti come la commozione e caleranno giù dagli occhi a volte anche delle lacrime. A volte poi scoppieremo in una risata da soli,in un cinema affollato di persone che non hanno avuto la stessa reazione, ma è proprio questo il bello dell’empatia: riguarda la nostra esperienza personale. Ciascuno può sentire l’altro o un film o una canzone se avviene il famoso “SPECCHIARSI”. Ancora una volta cuorEducato pone l’accento sull’assenza di casualità in ogni cosa.
Questa capacità di sentire l’altro secondo cuorEducato potrebbe anche essere regolata dalla presenza o meno in ciascuno di noi di un tipo di intelligenza denominata “intelligenza interpersonale”. In questa sede sfioro solo questo tema che poi affronterò in un altro articolo. Esiste uno studio secondo il quale ci sono 9 tipi di intelligenze e quella interpersonale ci permette di comprendere gli altri, le loro esigenze, desideri e paure.
Per quanto cuorEducato consideri l’empatia un dono, può essere a volte una lama a doppio taglio. Attenzione!!! Noi empatici dobbiamo anche un po’ proteggerci e non farci “aggredire” dalle emozioni altrui. Bisogna essere sempre moderatori di se stessi e a volte, di fronte a dei “furbacchioni” che si accorgono delle nostre capacità empatiche, non permettergli di “scaricarcele” addosso completamente. Cari cuorEducati, al mondo esiste anche questo e, come sempre, è necessario un certo equilibrio interiore nella gestione di ogni cosa e situazione.
Oggi per la principessa Empatia vi saluto con due post. Il primo spiega ancora più dettagliatamente e attraverso delle immagini il suo significato e importanza. Il secondo è una scena tratta da un film che ho amato e amerò sempre: “Il principe delle maree” in cui i due innamorati si comprendono al volo solo guardandosi…potenza dell’amore, potenza dell’empatia.
Stefania, con tutto il cuorEducato e oggi anche cuorEmpatico possibile. ❤