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Cari cuorEducati, sono reduce da una nottataccia, ma anche se un po’ in ritardo quest’oggi mi dedicherò ad un articolo scritto in una forma un po’ diversa dal solito. Scriverò una lettera alla nota signorina Rottermeier che ha ossessionato le mie fantasie infantili all’epoca di Heidi. La premessa, per chi non la conoscesse, è che questa donna era la governante (nella casa in città), perfezionista e con la mania del controllo e delle regole che si occupava di Clara, amica costretta sulla sedia a rotelle, di Heidi. Credo che abbia occupato tutti i pensieri più antipatici di noi bambini a quell’epoca. Da qui, il mio bisogno stamattina di cantargliene quattro, in seguito alla notte in bianco.
Cara Rottermeier, come stai? Io e mio marito avevamo pensato di far conoscere Heidi alla nostra bimba, ma un dubbio ha invaso la mia mente…il dubbio riguarda te. Da piccola, quando ti ho conosciuta, ero molto turbata nell’osservare quanto fossi rompiscatole con Heidi e quanto la sua ventata di entusiasmo e novità destabilizzassero il tuo mondo fatto di regole e severità. La povera Clara era abituata a vivere in questo clima triste e ossessionato da te, ma Heidi no!!! Voglio aggiungere che mia figlia quando sorride è identica a Heidi, non so come sia potuto accadere 🙂 !!! Per questo non potrei sopportare di assistere al tramutarsi di un sorriso così solare e gioioso in una faccina triste e frustrata.
Ma parliamo di te!!!! Potrei sapere come mai sei così ossessionata dalle regole? Come mai hai bisogno di controllare ogni cosa e avere la certezza che tutto sia perfetto? Credo che tu non fossi idonea a fare la governante!!! Tutta quella assurda fissazione con lo studio!!!! Heidi e Clara, due bambine, e come tali avevano bisogno di giocare, essere libere anche di combinare qualche marachella, divertirsi, avere del tempo libero e soprattutto non essere infastidite da una donna frustrante come te. Scusami Rottermeier, ma dovevo proprio dirtelo!!!! Essere così rigidi, fa male a chi ci sta intorno e anche a chi lo è.
La mia idea, è che la perfezione non esiste, e che il controllo sia una illusione tutta nostra. Le regole ci possono stare, anzi, ci devono stare. I bambini hanno bisogno di paletti e anche di “no” perché attraverso questi capiscono il confine tra il bene e il male e in più si responsabilizzano. Ma la tua severità e le tue manie, erano davvero eccessive!!! Credimi, non ti si reggeva e se Heidi e Clara non ti facevano “le macumbe”, sei stata molto fortunata, e loro davvero molto buone, forse troppo. E’ così bello vivere sorprendendosi come un bambino.. e tu non lo sopportavi! I cambiamenti non li reggevi proprio!!!
Negli anni cuorEducato, approfondendo gli studi ha compreso molte cose di te. Ma quanti danni hai fatto però!!!! Già il termine perfezionismo, come tutti i termini che finiscono col suffisso “ismo”, indicano una esagerazione e voi, cari cuorEducati, sapete che qui, non si sopportano gli eccessi, figuriamoci gli “ISMI”!!!
Signorina Rottermaier, tutti commettiamo degli errori, ma non per questo siamo dei falliti!!!! Le persone ci continueranno a stimare, nonostante tutto, soprattutto se ci vogliono bene e hanno una qualità molto importante per cuorEducato: essere comprensive ed indulgenti. Nell’educazione, soprattutto dei bambini, è molto importante dare fiducia e non far sentire il peso del giudizio, ne va della loro autostima!!! Senza considerare che anche la stima da parte di un educatore o genitore è molto importante per la loro crescita!!! Bisogna essere d’esempio e di certo tu non lo sei stata, facendo vivere nella critica e nelle regole severe queste due bambine!!
Un errore può essere visto anche come un’opportunità di crescita e la paura del fallimento in questo caso è pari a zero. Rottermeier, non ti senti meglio anche tu nel respirare tutta questa libertà? Non dobbiamo vivere né obbligare gli altri a vivere nella ricerca spasmodica dell’approvazione. E’ molto bello essere ambiziosi, certo, è una cosa molto sana, ma essere perfezionisti come te può portare a vivere problemi seri come la depressione, l’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo ed anche disturbi alimentari!!!! Dai Rott, smettila, cambia rotta!!! Tutta questa rigidità prima o poi ti farà crollare, ti farà sgretolare e sarà molto doloroso.
Alla fine degli anni ’70 studi hanno comprovato che un bambino si sentirà sempre insoddisfatto se l’amore dei suoi genitori sarà direttamente proporzionale alle sue performance. E dai Rott, sei un’educatrice, lì a Francoforte, “sostituivi” mamma e papà. Ammetti di aver commesso degli sbagli!! La paura del giudizio negativo da parte degli altri e lo sforzo di ottenere l’approvazione continua dei propri genitori/educatori, per un bimbo è davvero moto faticoso. Per tutto questo ti invito a riflettere e se ti va a rispondere a questa mia lettera.
CuorEducati miei, datemi un consiglio: “Sono stata troppo dura”? Io credo che una tirata di orecchie alla Rott, andava proprio fatta!!!
Vi saluto con un pezzo cantato da Elisa: “A modo tuo”, una canzone dal testo profondo che ogni persona che si occupa o è genitore di un bambino, dovrebbe far suo.
Stefania, dedicato a tutte le Rott del mondo, anche quelle del mondo moderno.