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Cari cuorEducati, credo che oggi il titolo scelto per l’articolo del giorno sia molto chiaro. Voi sapete che sono di fede cristiana, ma non mi piace in generale osservare e parlare delle cose che riguardano la vita soltanto dal mio punto di vista ed è per questo che piuttosto che parlare solo della mia religione, che ovviamente ha una spinta spirituale, ho deciso di parlare proprio della sfera spirituale.
Vi confesso che non è una cosa facile, è un tema vasto e molto complesso ma è molto importante per cuorEducato approfondirne un po’ degli aspetti perché accomunano tutti gli uomini o comunque quelli consapevoli che la spiritualità fa parte dell’essenza di ciascuno di noi. Come sempre esiste chi sceglie di ignorare e chi invece sceglie di vivere e concretizzare certi aspetti imprescindibili dal proprio sé.
Inizio col dire che la parola “spirito” in latino deriva da spirare in latino, che significa respirare, ed è da questo che voglio partire, proprio perché il respirare è una “conditio sine qua non” (condizione senza la quale non si esisterebbe, ovvero una condizione assolutamente necessaria) dell’essere umano.
Ciò che ha a che fare con lo spirito, appartiene ad una sfera dell’anima che ha bisogno di fare un percorso di crescita interiore e di solito si “conclude” con il raggiungimento di una armonia ed un equilibrio tra corpo, mente e spirito.
Quante volte ci è capitato, a me in età molto precoce, di pórci dei quesiti esistenziali e ricercare quel “quid” che connettesse e creasse una relazione tra gli eventi. Càpita a tutti di ricercare il proprio scopo nella vita, la crescita personale, avere interesse per il soprannaturale, tendere alla crescita personale e all’espressione del sé più vero, comprendere che in ognuno di noi esistano delle energie su cui si può (oppure no) aver bisogno di lavorare.
Le persone spirituali sanno di far parte di un TUTTO in cui ogni cosa non è mai a caso, e di cui ognuno fa parte come pezzo fondamentale. Molto spesso chi intraprende un cammino spirituale tende ad assumere piano piano dei comportamenti e qualità davvero molto preziose sia per sé stessi che per le persone che fanno parte del TUTTO (di cui sopra): ad esempio diventano COMPASSIONEVOLI, GENTILI, GIOIOSE, PIU’ COMPRENSIVE, TOLLERANTI, HANNO FEDE IN UN’ ENTITA’ SUPERIORE, TENDONO MAGGIORMENTE ALL’EQUILIBRIO. Ciò non vuol dire che persone spirituali siano migliori delle altre o che non commettano mai degli errori!!!!!!
Possedere una spiritualità ci permette in generale di non bloccarci e non “resistere ai cambiamenti”, ma anzi lasciarci trasportare dal disegno che è progettato per noi FIDANDOCI nell’assoluta certezza che nulla è a caso e anzi ogni nostro passo è fondamentale per la nostra crescita.
Soprattutto nei momenti di difficoltà e dolore, credere in qualcosa di più grande di noi (DIO, UNIVERSO, ENERGIA, eccetera eccetera…) ci aiuterà a superare questi momenti in modo costruttivo. Ogni religione ha come qualità intrinseca la spiritualità, che riconosce la verità dei diversi messaggi di ciascuna religione a prescindere dal profeta.
Un vecchio amico dei tempi dell’università, Gustav Jung, dava molta importanza e attenzione alla spiritualità. Per Jung, e stiamo parlando di un periodo storico risalente ai primi del Novecento, il male oscuro dell’uomo era proprio l’assenza della spiritualità. Nel suo studio della psicologia umana, conoscendo le tante storie dei suoi pazienti, persone provenienti da ogni parte del mondo, si rese conto che il problema psicologico del mondo moderno fosse di natura spirituale, religiosa. L’uomo, secondo Jung, ha bisogno di stare in una relazione serena con le sue forze psichiche e dato che la sua coscienza si ritira impaurita di fronte alle difficoltà del mondo, ha un estremo bisogno di istanze spirituali rassicuranti. La scienza all’epoca (spesso anche oggi aggiungo io), dice che Dio non esiste e crede solo nella materia. Ciò ha reso sterile e nevrotico il modo di stare al mondo dell’uomo, privato appunto proprio del senso di benessere e della speranza di essere al sicuro. Nel Medioevo ad esempio, tutti andavano a messa ogni mattina, la vita ruotava intorno alla chiesa che divenne in tal modo uno sbocco per l’energia psichica. Oggi siamo solo circondati e nutriti da cose. Invece la religione ci offre un ricco terreno per l’esercizio dei nostri sentimenti e anche creatività: quante opere d’arte sono nate per ispirazione della fede. Tutta questa energia, secondo l’amico Jung, sarebbe finita nell’inconscio. Lui porta l’esempio di un ricco uomo di affari che appena in pensione, va in crisi, perché per tutta la sua vita non ha avuto altro dio che la sua azienda…senza costruirsi altri interessi. I soldi, il lavoro, le cose materiali non possono appagare la fame di spiritualità dell’anima. Ogni cosa per Jung dipende dalla psiche dell’uomo, dalla parte inconscia, perché dove la coscienza ha paura, l’inconscio dà ORDINI e l’uomo obbidisce!!!!
Sempre rifacendomi alle teorie di Jung, apro una parentesi molto attuale! Nessuna forza cosmica abbattutasi sulla terra, ha mai distrutto quanto la psiche dell’uomo. Ad esempio se i miei familiari si convincono che io sono il demonio, sarà davvero difficile che io potrò continuare a vivere sereno e al sicuro con loro!!! Tutti siamo suscettibili di un contagio di massa e questo tipo di EPIDEMIE sono più forti dell’individuo, che ne è la vittima. Quando si verificherà la rinascita spirituale del mondo saremo tutti più vicini alla verità e alla serenità.
Ho portato questo esempio sulla epidemia perché in questo momento di covid-19, tutti siamo spaventati ancora di più perché siamo aridi, NON ABBIAMO FEDE!!!!! NON dobbiamo perdere la speranza!!!! Ciò in cui crediamo non può essere solo la scienza o i bollettini del TG!! Per continuare la nostra vita dignitosamente abbiamo bisogno di spiritualità e quindi fede in Dio (qualsiasi nome voi gli diate, state certi che non è Lui che ci ha puniti).
Vi saluto con un pezzo di Ligabue: “Hai un momento Dio”. 😉
Stefania, che Dio il momento lo trova sempre, SEMPRE per me…sono io a volte un po’ distratta. Solo che Dio lo sapeva già!!!! ❤