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Buongiorno a tutti. Oggi apro con un articolo che genererà una voragine sia nel mio cuore che in coloro che si identificheranno con tutta una serie di argomenti in discussione stamattina: l’accettazione del proprio corpo. Ho aperto con un titolo che già vuole esprimere una mia idea: non esistono solo donne curvy per cuorEducato, ma anche uomini curvy. A me piace non stereotipare niente e nessuno in nessun modo, altrimenti in questo caso che appunto riguarda il corpo, per l’ennesima volta stiamo facendo sessismo e legando un etichetta , quella “curvy”, solo alle donne , quasi per edulcorare un concetto che ancora oggi molti fanno fatica ad accettare e a comprendere. A me questo proprio non va giù!
Non reputo assolutamente onesto e accettabile che una donna con dei chili in più possa essere “abbellita” dal concetto di curvy, e un uomo grassottello invece no. Magari la ragionerisiede nel fatto che ad un uomo sia stato sempre concesso di essere grasso o meno bello, diciamo imperfetto e invece ad una donna no. Ma il punto è: “Abbiamo mai approfondito il modo in cui un uomo, un ragazzo magari viva il rapporto col proprio corpo? Chi dice che gli adolescenti maschi non abbiano delle ferite dell’anima a causa del proprio aspetto o del modo in cui percepiscano la propria immagine?”
Voglio premettere che inserire nella mentalità odierna il concetto di curvy sia stato un passo in avanti necessario, date le grosse problematiche che molte donne vivessero per il fatto che il proprio corpo non corrispondesse a certi modelli televisivi precostituiti. Ovviamente bisogna fare molta attenzione, perché avere una corporeità diversa o più forte, è diverso dall’avere un problema di salute quale ad esempio l’obesità. Qui non parliamo di questo!!!! Voglio precisarlo fortemente!!!! L’obesità è un problema serio che genera a volte in casi estremi anche la morte fisica e mai mi permetterei di giustificare o di dire che un obeso/a debbano accettarsi così come sono. Anzi la vita è molto importante insieme alla qualità che le diamo e cercare di stare “in forma = in salute” è fondamentale.
Detto ciò, torno al mio articolo che vuole porre l’attenzione su altro. Io credo che essere felici sia qualcosa di molto collegato anche con l’accettazione della propria immagine, perché il modo in cui un/a giovane si guarda allo specchio e si giudica, genererà delle reazioni e dei modi di comportarsi e relazionarsi con le altre persone, cosa che ognuno porterà con sé per molto tempo o a volte per sempre. Quante volte si è chiusi, non ci si avvicina ad un altro o non si tenta nemmeno di approcciarsi a entrare a far parte di un gruppo (ai miei tempi si chiamava “comitiva”) perché ci si vede NON IDONEI e poco apprezzabili dal punto di vista fisico?
In questo articolo tratto di più dell’aspetto legato alla forma del corpo in senso del proprio peso, ma non è detto che un complesso fisico debba nascere per forza da questo. Il motivo è che oggi come ieri (soprattutto dagli anni ’80) la taglia che portiamo è fondamentale. Ci siamo mai chiesti il perché? Io non credo sia perché agli uomini o alle donne piaccia la magrezza o la “ciccia” in assoluto! La bellezza è qualcosa di soggettivo. E anche i tanto criticati giovani e/o giovanissimi mica lo fanno apposta a mettere in un angolo un/a ragazzo/a più o meno corrispondente a certe caratteristiche!?
Il motivo sta nel continuo plagio e lavaggio del cervello che ci viene imposto dalla tv e dalla pubblicità. Inserire il concetto di curvy è stata una buona idea, ma la strada è ancora molto lunga. Perché a pensarci bene, anche il fatto di dover giustificare il proprio peso, e che esistano marchi dedicati solo alle curvy come se fossero donne particolari, speciali, per cuorEducato è un modo di far sentire diverso qualcuno. Cioè viva Dio che a qualcuno sia venuto in mente che fosse necessario aiutare le persone con qualche chiletto in più, ma dovremmo cominciare a pensare, che non esiste nessuna differenza tra curvy e non. Le sfilate di moda, cosa di cui non mi intendo, dovrebbero prevedere una passerella con modelli/e di tutti i tipi. Tutti i marchi dovrebbero arrivare a taglie più grandi!
Oggi ancora per trovare una taglia che vada oltre la 50, è necessario entrare in negozi specializzati!! Oppure acquistare online!!!! NON è giusto!!! Non è democratico! Dov’è il principio di uguaglianza?! La moda ha in sé qualcosa di estremamente categorizzato e stereotipato!!! Questo genera modelli di riferimento nella mente delle persone e crea disturbo (mentale e relazionale).
Sono stanca anche di quando si dice: “belle le donne in carne, sono più felici perché mangiano!!! E poi quando le abbracci, stringi qualcosa!!!” NO!!!! BASTA!!!! Sono luoghi comuni! Magari una donna è più in carne semplicemente per costituzione, perché magari sua mamma, sua nonna avevano quella fisicità! Chi ha detto che una donna curvy sia una mangiona???!!!! Ma se anche fosse, impariamo a stare in silenzio di fronte a qualcosa di cui non conosciamo il motivo.
Siamo talmente condizionati da tutto ciò, che i ragazzi escludono o bullizzano i loro coetanei solo in base a questo parametro molto spesso!! (Ma ci sono anche altri motivi che non affronto in questa sede). Quanta pochezza, povertà di valori, direi a questo punto che siamo in tempi di “MAGRA”, concedetemelo almeno in questo momento di attribuire un senso negativo ad un termine legato alla magrezza che costantemente vine associato a bellezza.
Per cuorEducato la bellezza è armonia interiore, è stare in sintonia con se stessi. Io da ragazza, almeno fino a 28/30 anni avevo una corporatura normale ma mi reputavo una grassona e non stavo bene con me stessa. Mi guardavo allo specchio e vedevo una ragazza diversa da quella che oggi vedo nelle foto di allora. Ricordo che quando conoscevo anche una nuova amica, mi si chiedeva: “come è questa ragazza (nel senso carina o meno carina)?” Io rispondevo: “E’ magra”. Ecco vivevo un malessere interiore che mi sono portata dietro per molto tempo.
Oggi sono un bel po’ fuori forma, ma vi assicuro che mi sento molto bene con me stessa. Guardo i miei occhi felici soprattutto dopo la nascita della mia bambina, la mia espressione del viso e il mio modo di essere è più sicuro e sereno. Quindi posso dire di reputarmi tutto sommato piacevole e anche piacente dal punto di vista fisico. Finalmente sono distante da tutte quelle ansie e infelicità legate all’addome piatto e tutto il resto (che appunto anche quando li avevo, non li vedevo!!). Dovrei ovviamente dimagrire un po’, solo per evitare problematiche di salute dovuti anche ai miei 42 anni che per carità non sono molti, ma “meglio prevenire che curare”.
Ecco, spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno e di non essere stata “pesante” stamattina nel mio modo di affrontare un tema così delicato. E vi saluto con un pezzo di Davide De Marinis, molto ironico e carino, scritto già un bel po’ di anni fa: “La pancia”.
Stefania, che oggi ho imparato ad amarmi.