Beata ignoranza/Scomoda intelligenza…oppure no?

Buonasera a tutti! Oggi mi sento ispirata da questo dubbio che mi attanaglia la mente da sempre: ma le cosiddette persone ignoranti sono veramente felici? E invece quelle intelligenti davvero soffrono di più? Cari cuorEducati credo che non riuscirò mai a comprenderlo fino in fondo. A volte mi è capitato di pensare che questi fossero luoghi comuni, ma altre invece, mi sono arrabbiata per il fatto di appurare che nella vita le persone che non avessero la comprensione di alcune situazioni, fossero sempre tranquille, mentre io, sempre inquieta.

Beh, forse è questo il bandolo della matassa: NON E’ L’IGNORANZA AD ESSERE BEATA, MA LA MANCANZA DI INTELLIGENZA, OVVERO LA STUPIDITA’. Cari cuorEducati gli idioti sono spesso felici, si trastullano nella loro totale incoscienza e non si preoccupano né prevengono nessun problema. Quando parlo di stupidità, non mi riferisco a persone purtroppo nate con un deficit intellettivoma proprio a chi per svariate ragioni, non ha ricevuto l’educazione né ha provato il gusto e l’abitudine del pensare.

Io non so se questi ultimi siano più fortunati di chi invece pensa sempre, pensa troppo e cerca di darsi e dare delle risposte, magari migliori rispetto a chi nella vita ha provato e prova costantemente a crescere, ad evolversi, ad essere lungimirante e costruttivo!!! Di certo però so che alla fine nessuno, né gli stupidi, né gli intelligenti si sentono fortunati. Ognuno si crede infelice e si lamenta per qualcosa.

Ho invece maturato un pensiero molto importante: l’ignoranza non è sinonimo di mancanza di intelligenza. Mi è capitato più volte di incontrare sul mio cammino persone molto ignoranti e non lo dico in modo offensivo) ma con una grande intelligenza e un forte buon senso. Persone sensibili di cuore, previdenti e ricche di risorse. L’intelligenza non dipende dall’ignoranza, o dal titolo di studio. E’ per questo che spessissimo mi piacciono di più le persone semplici, a volte senza nessuna conoscenza delle cose che interessano a me, ma che in comune con me hanno l’educazione, un modo di rapportarsi rispettoso e molta sensibilità. Sono doti queste che a volte invece non hanno gli idioti.

Chi sono per cuorEducato gli idioti? Sono gli arroganti, i saccenti, gli ottusi. Chi è convinto di conoscere e sapere tutto, chi non ammette mai un proprio errore, chi si sente di poter stare sul piedistallo magari perché ha un bel gruzzoletto in banca o magari si è laureato! Sì, perché la laurea non è sinonimo di intelligenza. Quanti laureati che hanno imparato la pappardella a memoria e niente più!!!! Senza spirito critico né senso dell’osservazione. Io ne conosco una marea, purtroppo. Ecco questi sono per me gli stupidi veri, quelli che magari stanno in prima fila tra i banchi di scuola o dell’università, quelli che occupano ruoli importanti perché, ancora oggi a volte, è l’abito che fa il monaco e anche se un discorso te lo scrive qualcun altro o hai una bella raccomandazione, ti ritrovi a diventare il QUALCUNO di turno in un’azienda o magari più su ancora. Sappiate che valere qualcosa, essere in gamba vuol dire ben altro!!!!

E poi magari ti ritrovi a chiacchierare sul senso della vita con chi svolge lavori umili, chi ha la quinta elementare per esempio. Attenzione, non sto affermando che lo studio non sia importante, e chi ha l’abitudine di leggermi, lo sa bene. Sto soltanto dicendo che è un errore dare certe cose per scontate e attribuirle solo ad alcune caratteristiche.

E’ molto importante saper costruire la propria personalità e il proprio livello culturale. Ciò per me significa questo: leggere un libro anche se intorno a te nessuno legge, guardarsi intorno molto attentamente, andare oltre ogni differenza, magari avere interesse forte per una qualsiasi cosa, anche su come si fa ad utilizzare l’affettatrice dei salumi!!!! Ecco questo per me è il livello culturale, e l’intelligenza.

I miei genitori mi hanno insegnato ad essere questo tipo di persona ed io sempre gliene sarò grata. La mia mamma e il mio papà sono persone semplici che hanno donato a noi figli tutto di sé e che questo è il miglior marchio che una persona possa avere. Non sono figlia di un politico o un docente, o magari di un medico o di un avvocato, ma mai mi è capitato di calpestare i diritti di qualcun altro, chiunque fosse. questo si chiama, ragionare, rispettare, essere ducati: doti che si riferiscono a chi ha uno schizzo di intelligenza. Tutti coloro che invece non hanno ricevuto questo esempio e questo dono da parte della propria famiglia o per una storia di vita un po’ più sfortunata( e non gliene faccio una colpa) non sapranno mai gustare la gioia di intendersi, di leggere un libro e saper volare con la fantasia, immaginare la storia di un passante o di un vicino di posto sul treno delle 8 e 30!!!!

Sin da bambini dobbiamo essere abituati, allenati ed educati, STIMOLATI certosinamenteIo ci proverò con ogni mia forza per il bene di mia figlia e poi perché non riuscirei a non donare ciò che a mia volta ho avuto la grazia di ricevere.

Vi lascio con un pezzo molto ironico, comico ed intelligente di Paola Cortellesi, giusto così per ridere e riflettere un po’: “Non mi chiedermi” 😉

Stefania, che ride di sé e ha compassione per chi non ha voglia di migliorare. ❤

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