Voce del verbo “insegnare”

Buon pomeriggio cuorEducati, oggi si parla di insegnanti ed insegnamenti.

E’ difficile il mestiere dell’insegnante ed è davvero ricco di responsabilità. Prima di tutto credo che chi intraprende la professione di insegnante di qualsiasi tipo e di qualsiasi materia, debba farlo per amore. Dovrebbe essere un filantropo sinceramente, e io direi che sarebbe proprio bello fargli eseguire dei test attitudinali e psicologici.

Troppe volte ci troviamo di fronte a personaggi completamente inadeguati. Già dalle scuole dell’infanzia sarebbe bello un tipo di insegnamento atto a decifrare ed assecondare le potenzialità individuali dei bambini.

Il lavoro di gruppo dovrebbe essere privilegiato e soprattutto l’integrazione dei soggetti più fragili dovrebbe andare per la maggiore.

Conosco alcuni insegnanti che riescono molto bene in questo tipo di lavoro coi bambini e questo è veramente meraviglioso. Farli lavorare per davvero è fondamentale per non dar loro l’impressione di essere parcheggiati a scuola senza motivo.

Il vero insegnante deve dare l’esempio, deve essere autorevole e non autoritario e credetemi di persone così ne esistono tante, solo che non sono così in vista.

Alle scuole materne è una vera responsabilità non terrorizzare i piccoli con minacce del tipo: “non vedrai più la tua mamma”…magari solo perchè un bimbo non vuole collaborare o mangiare.

Fondamentale nel giusto insegnante è non mettersi su un piedistallo. ma anzi cercare di mettersi sulla stessa lunghezza d’onda dell’allievo e poi coinvolgerlo, farlo anche divertire durante una lezione. Dimostrargli che il suo percorso da allievo non è stato poi così differente dal suo.

Io avrei voluto tutto questo e non sempre l’ho trovato. Ma a volte la vita ti sorprende ed un insegnante di canto risponde a tutto questo. Si chiama Tina e anche se adesso il nostro rapporto insegnante- allieva è terminato, la ricordo sempre con affetto e stima, perchè mi ha sempre incoraggiata e spronata e perchè crede nei suoi allievi sempre ed è una donna intellettualmente onesta.

La parte psicologica è molto importante e saper conoscere gli allievi è molto importante. Studiarli e comprendere le loro difficoltà, sono richieste di ogni alunno spesso inespresse ma sicuramente presenti nel cuore di ciascuno di essi.

Ho lavorato all’interno della scuola è troppo spesso l’urlo degli adolescenti viene ignorato. in particolare ho lavorato con ragazzi sordi ed il loro mondo silenzioso non lo è affatto. Ricordo che il neuropsichiatra che ci seguiva a scuola spesso interrogava sui ragazzi, più me che gli insegnanti, semplicemente perchè io con loro trascorrevo più tempo e li conoscevo meglio. Ecco, conoscere i ragazzi è qualcosa di prezioso che ti rende la strada una discesa ad un certo punto, e ti da la giusta chiave di lettura sul loro comportamento e apprendimento.

Sarebbe bello se ogni insegnante potesse essere un punto di riferimento per una giovane mente..io ci spero sempre! Come spero che ogni insegnante possa accendere quella fiamma nel cuore di un ragazzo!!!!!

Stefania <3 : “Forse è questo insegnare: fare in modo che a ogni lezione scocchi l’ora del risveglio”.
(Daniel Pennac)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *