Buon pomeriggio cari cuorEducati, oggi l’argomento da me trattato è qualcosa che ha fatto tanto male, ma anche tanto bene alla mia vita: IL SILENZIO.
Ecco, credo che saper fare silenzio sia un vero dono, quando coincide ad un reale silenzio interiore per far spazio nel deserto dell’anima alla luce, per poter trovare delle risposte o/e per semplicemente stare in pace.
Salve a tutti cari cuorEducati, è la notte della befana e non riesco a dormire. Sono emozionata per domattina, perché mia figlia riceverà i suoi regalini e immagino il suo sorriso.
Buonasera a tutti. Affronto stasera il tema della scelta, qualcosa che sicuramente tutti coloro che stanno leggendo hanno assaporato prima o poi.
Mi piacerebbe iniziare con una frase che avevo pensato come chiusa finale: “SCEGLIERE SIGNIFICA CRESCERE”. O meglio , essere consapevoli delle proprie scelte. Tante volte ci muoviamo e prendiamo decisioni per inerzia, senza dare un peso a ciò che scegliamo di fare o dire.
Buongiorno a tutti!!!! Oggi cuorEducato tratta di un tema che ha abbandonato da molti anni e che anzi in realtà non ha mai voluto approfondire per problemi personali. E’ un giorno questo da non dimenticare per me, che scelgo di parlare della fantasia.
La fantasia è qualcosa di molto nascosto a volte…e a quando lo è esiste sicuramente un motivo inconscio che non la fa emergere. E’ spesso la paura di scoprire se stessi. Senza entrare nel merito di questa questione , vado invece ad analizzare la gioia che si può provare a dare sfogo libero alla propria fantasia.
Buonasera cuorEducati! Oggi è la giornata della famiglia secondo la religione cristiana e per L’Italia è il V-day. Una bella combinazione che mi inspira fiducia e mi fa venire il sorriso. Ed é spesso da un sorriso che scoppia una risata, e la speranza è proprio questa: quella di poter tornare a ridere senza paura.
E quale sarebbe per cuorEducato l’arma per sconfiggere la paura che ci attanaglia dalle epoche più arcaiche: carissimi è proprio RIDERE!!!!!La gioia è ciò che scaccia l’infelicità, l’insofferenza, l’indifferenza, il mal di vivere.
Buongiorno cuorEducati!!! Pongo oggi l’attenzione su una questione centrale nelle relazioni di tutti i tipi: Il dialogo,la comunicazione. Iltermine DIA-LOGO deriva dal grecodià-logos = attraverso + discorso e indica quel confronto verbale tra due e/o più persone che non hanno necessariamente la stessa opinione. Amo molto studiare ancora oggi che sono lontana dagli anni del mio liceo, la radice dei termini. Questo accade perché mi aiuta a comprendere tante cose e i loro significati e mi affascina sempre essere sorpresa dalla grande sapienza che si nasconde in ogni parola.
Un giorno, questo articolo è stato cancellato per un mio errore al pc. Credo che nulla sia a caso e che se ciò è accaduto esiste un messaggio per me, qualcosa che devo o sto ancora imparando sul dialogo.
Buongiorno a tutti! Oggi cuorEducato tratta di una tematica molto seria di cui si parla tanto negli ultimi anni, ma ahimè una piaga sociale sempre esistita ed ignorata in passato al punto tale da aggravarsi fino a diventare troppo spesso ingestibile. Parlerò del BULLISMO.
Vi confesso che la mia mente è affollata da tantissimi pensieri a riguardo e che non so bene nemmeno da dove iniziare. Perciò ho deciso di semplificare, partendo dal motivo del titolo che ho scelto per questo articolo. Qui a Napoli la molletta ha di certo la funzione di aiutarci astendere il bucato.Questo è il significato che le ho dato fino a 16 anni in modo esclusivo.Ero al liceo,ed un giorno un mio compagno di classe, mi parlava di alcuni suoi problemi con coetanei presenti nella nostra realtà scolastica. Aveva molta paura, ma cercava di non darlo a vedere. Parlava di doversi difendere. Non capivo! Sentivo sicuramente il suo disagio ecercavo di aiutarlo, di consolarlo, di trovare delle soluzioni ai suoi problemi. Lo comprendevo molto bene, perché alle scuole medie anche io avevo avuto delle difficoltà coi miei compagni di classe. Lì mi prendevano in giro e mi davano tanti fastidi di ogni genere solo perché ero molto dotata in campo scolastico.
Il mio compagno di liceo, si sentiva debole fisicamente, si sentiva solo. e mi disse:“Stefy, adessotengo la molletta nello zaino, nascosta”. Io ero un pò confusa e gli chiesi: ” E che ci devi fare”?Lui mi rispose che la teneva per potersi difendere da eventuali aggressori a scuola. Allora gli chiesi di chiarirmi cosa intendesse per MOLLETTA. Mi spiegò che a Napoli la molletta è anche un tipo di coltello.
Buongiorno a tutti voi!Oggi dedico questo spazio ad un tema un po’ spinoso, che nella mia storia personale ha avuto un ruolo abbastanza importante:la diplomazia. Essere diplomatici di solitoha valenza positiva nella caratterialità di una persona. Ma non sempre è così.
La diplomazia è quella caratteristica che conferisce la capacità di saper stare nel mezzo e saper gestire le diverse parti senza esporsi troppo in modo personale, e mantenendo sani e saldi moltiequilibri. Fin qui credo che ci siamo. In questo senso, la diplomazia, a parer mio è una dote, e soprattutto in alcuni settori e ruoli professionali, aiuta molto e aiuta tutti.
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Certe volte, la diplomazia, può anche essere definita una capacità di mediazione. Ein questocaso, anche nelle relazioni, può avere degli aspetti positivi. Se all’interno di una famigliaesistono delle dinamiche complesse, se almeno un elemento ha questa capacità di mediazione, le cose potrebbero funzionare meglio. Altrimenti esistono proprio delle figure professionaliche AIUTANO LE FAMIGLIE: i mediatori.
Ma cuorEducato non tralascia nulla, e ahimè certe volte la diplomazia, al di là dei benefici appena citati, può farci intercorrere in alcune difficoltà, difficoltà personali, interiori e relazionali. Capita molto spesso, anche a me in passato per la verità, che sia esporsi troppo che troppo poco possa portare delle complicazioni nelle nostre relazione. E come sempre quindi mi ritrovo a concludere che ci vuole equilibrio, bilanciamento.
Buongiorno a tutti, il tema di stamattina è molto caldo! Si tratta del fallimento. L’immagine che ho scelto è dettata dal sapore amaro di ogni sconfitta , che tutti noi proviamo quando si verifica. Dico che è del tutto normale questa sensazione, questo dispiacere.
La vita è una storia molto complessa sia nel bene che nel male, ed è cosparsa di sfide, ioamochiamarle così. Ad oggi il mio approccio agli ostacoli è questo! Non mi piace guardare il bicchiere mezzo vuoto, anche se certe volte è molto difficile.
Buongiorno a voi, cari cuorEducati! Stamattina ho desiderio di condividere una problematica che mi sono sempre vissuta si da giovanissima nelle mie relazione ed in seguito alla quale ho sviluppato una mia opinione. Questa problematica riguarda le relazioni: amorose, familiari, amicali, coi docenti anche in un ambiente scolastico ecc. Vi parlo delle differenze e valenza della qualità e della quantità.