Rubrica 2: il mio cuorEducato dal cinema

Profumo di donna (Shant of a woman)

Remake del 1992 dell’omonimo film italiano diretto da Dino Risi nel 1974, che vede come protagonista Vittorio Gassman. Il nostro invece ha come cavallo vincente Al Pacino. Uno spettacolare Chris O’ Donnel che giovanissimo interpreta questo ruolo di co-protagonista .

Charlie è un ragazzo appartenente ad una scuola molto rinomata che brulica di “figli di papà”, anche se lui non fa parte di questa categoria. Ebbene accetta un lavoro per il fine settimana del Ringraziamento per pagarsi il volo che gli avrebbe fatto raggiungere la sua famiglia lontana. Il lavoro consiste nel far compagnia ad un ex tenente colonnello dell’esercito cieco ovvero il nostro Al Pacino, uomo dal carattere impossibile.

In questo fine settimana Charlie imparerà molte cose dal tenente Frank Slade, un uomo apparentemente scorbutico ma dal cuore buono e onesto. Questi lo aiuterà a risolvere un problema verificatosi nella sua scuola per una vicenda in cui Charlie si trova coinvolto per sua sfortuna. Invece Charlie salverà la vita a al colonnello che voleva proprio in quel fine settimana andare in città e togliersi la vita dopo aver avverato alcuni suoi sogni. Lui è molto depresso a causa della sua cecità.

Ci sono scene memorabili tratte da questo film come il giro in Ferrari o il tango ballato con Gabrielle Anwar ovvero Dana, o come il discorso del tenente fatto per salvare Charlie durante il processo tenuto a scuola.

Questo film è inoltre caratterizzato da un altro fatto particolare : il nostro Al Pacino riesce sempre a riconoscere i profumi che indossano le donne che incontra. Accadimento affascinante per chiunque lo incontri.

Ogni volta che danno questo film in tv io lo guatrdo con lo stesso piacere della prima volta. E’ ricco di passione,di ottime interpretazioni e di insegnamenti al valore dell’onestà, dell’amore. Mai banale, pieno di dialoghi interessanti e di un monologo di Al Pacino che lascia senza fiato, lui testimone di tante esperienze e di dolori che gli ha inferto la vita e la carriera militare.

Una storia affascinante e sempre molto movimentata sebbene questo non sia un film di azione ma pieno di emozioni forti. Non dimenticherò mai la scena in cui il tenente prova a suicidarsi con un colpo di pistola e Charlie riesce a salvarlo con un discorsetto . Da questo momento il loro rapporto cambia , diventa più profondo e Charlie gli confida finalmente il suo problema, cosa che poi porterà il tenente a salvare il ragazzo dal preside della scuola e dai veri colpevoli .

Ogni volta che guardo questo film il cuore batte per l’immensità dei temi e per i grandi attori presenti.

Vi lascio con un paio di scene che amo immensamente, in una delle quali una colonna sonora che poi ha dato voce alla suoneria del mio cellulare!!!!!!!

Stefania <3

Se Dio vuole

Commedia del 2015 di Eduardo Falcone con Marco Giallini ed Alessandro Gassmann più Laura Morante.

come sempre tratterò poco della trama sperando di incuriosirvi. Ma questo film parla di una famiglia e di una conversione.

Marco Giallini è padre di un ragazzo che pare voglia farsi prete. eppure una serie di fatti e stratagemmi uniti a qualche equivoco e colpo di scena, tutta lka famiglia di questo ragazzo, compreso giallini che è ateo, si convertono e cambiano tutti i loro equilibri.

Quello che mi ha colpito di più al di là della non scontata bontà di Gassmann che qui interpreta don Pietro, è il modo concreto in cui lui coinvolge questo padre ottuso e pieno di reticenza a conoscere meglio se stesso e a riscoprirsi anche nella fede.

Il finale è un finale per me pieno perchè compie il senso del film ovvero che si è compiuto un progetto e non è importante sapere altro.

Vi lascio con delle scene molto belle che rappresentano il film…un film che mi ha ricordato una persona che mi ha “salvato” tanto tempo fa.

Stefania <3

“Le ali della libertà”

Film meraviglioso di Franck Dorabond con Tim Robbins e Morgan Freeman. La trama è lunghissima e vale la pena lasciar tutti voi col fiato sospeso raccontandovi solo alcune cose che questo film mi ha insegnato, attraverso i fatti che narra.

Andy, il protagonista , un bancario, viene accusato di duplice omicidio, di sua moglie del suo amante, colti in fragrante. Si professa innocente e viene condannato con doppio ergastolo.

In carcere subisce molte violenze ma Andy è un uomo tenace e riesce a farsi valere senza tuttavia farne. Questo è il primo insegnamnto datomi da questo film.

Andy è uomo astuto ed intelligente e oltre che pieno di buoni valori. E’ innocente ma sconta la sua pena nel migliore dei modi e grazie alla sua preparazione in economia riesce ad entrare nelle simpatie del capo delle guardie carcerarie ed addirittura del direttore di cui inizia a curare gli affari purtroppo anche i loschi.

Non vi svelerò con quale stratagemma ne uscirà pulito il nostro Andy…e non dimentichiamo che intesserà una bella amicizia con Red (M. Freeman). Riuscirà ad andar a lavorare nel carcere nella biblioteca e lì non si stancherà come in lavanderia, riuscendo tenacemente ad ottenere dei fondi per migliorarla .

Per caso in carcere un altro amico gli rivelerà un fatto che provocherà la fuga di Andy. Lo stratagemma col quale ci riuscirà è di un estremo acume…ops? vi ho svelato il finale….beh non importa perchè la cosa importante è il come.

Mi ha sempre stupito molto di Andy l’intelligenza, la tenacia , la pazienza, il credere che in un modo o nell’altro sarebbe riuscito a cavarsela. Un vero duro senza muscoli!!!!!!!

Alla visione di questo film ci si appassiona come per pochi..una tragedia di un uomo che non si arrende e che per una volta non si vendica ma ne esce con raffinata astuzia.

“Il postino” (Massimo Troisi)

Buonasera a tutti! stasera si parla di un film che all’epoca della sua uscita buco il mio cuore! Anno 1994, e la poesia entrò definitivamente nel mio sentire.

La partecipazione di una figura come Pablo Neruda nelle cui vesti si è trovato Philippe Noiret, segnò profondamente il film. Infatti intorno a lui ruotano molte vicende sopratutto interiori del nostro Mario (Troisi). Una Baeatrice i cui panni sono vestiti da una esordiente Mariagrazia Cucinotta meravigliosa.

Ricordo all’epoca ci fu assegnato un compito in classe su Chi fosse un poeta. Io portai questo film da esempio.

Grato a Procida capitale della culltura 2022 mi fece innamorare di quelle strade e di quei posti nascostie di quelle reti di cui parla Mario nel film, Ho difficoltà emotive, per la perdita di Troisi, che ancora brucia a descrivere sia il film che narra sia del vero amore sia della poesia sia di un periodo storico in cui in alcune zone del mondo la libertà non esisteva.

Mi appassiona guardarlo ancora oggi dopo anni e mi intenerisce in ogni sua scena. Perciò ve lo consiglio caldamente,

Anche un uomo apparentemente senza cultura, se curioso e appassionato, può riuscire a diventare un poeta…perchè la poesia o ce l’hai dentro o non ce l’hai. E’ uno stato interiore e mille rime non faranno un poeta se non il suo cuore di poeta.

Vi lascio con queste parole e qualche scena del film.

Stefania <3….“Massimo, non riesco a dir di più”

La vita è bella”. (di Roberto Benigni)

Buon pomeriggio a tutti! In questi giorni ho molto riflettuto sul film da scegleire per la giornata della memoria (27 Gennaio) e con un pò di ritardo, ho scelto e non poteva essere che il più poetico tra tutti: “la vita è bella” di Benigni.

Ecco questo film mi ha insegnato la voce del verbo AMARE ed anche quella del verbo INSEGNARE, verbi che a volte sono così pieni da lasciali lì per sempre senza mai approfondirne il senso per paura. qesto film mi ha fatto comprendere cosa voglia dire proteggere il proprio figlio e come farlo in un modo DAVVERO unico e irripetibile.

Anno 1997, io ero una diciannovenne e vi assicuro che nonostante la giovane età compresi subito che si trattasse di un capolavoro. La trama ve la risparmio e vicito solo i concetti più importanti a cui noi spettatori assistemmo ora come allora: Il momento del BUONGIORNO PRINCIPESSA! Quante volte lo hanno imitato inviandoci un messaggio con queste parole..ma ahimè il senso che dà loro benigni, è unico. Un uomo che rischia la propria vita nella mancanza per l’assenza della moglie nel campo di concentramento. Il momento della spiegazione/ “traduzione ” delle parole del soldato tedesco a tutti da parte di Benigni (Guido) che finge di conoscere il tedesco perchè lì nascosto nella camera degli uomini era suo figlio. E fu così che disse che quello sarebbe stato tutto un gioco per vincere un carro armato vero. Il momento finale in cui il gioco si fa duro, ancor di più, e Il bambino (Giosuè) si nasconde in una cabina tutta la notte e trovato dal soldato americano poi riabbraccia sua madre e grida “ABBIAMO VINTO”!

Beh, cari cuorEducati, chi ha vinto davvero è questo papà…che ha salvato suo figlio dal terrore nazista. Ecco, sarà stata opera di finzione o magia di papà…ma che grande cuore ha avuto Benigni nel pensare questo film! Un momento di coraggio lo definirei!!!!!

Vi saluto con qualche scena del film, anche se spero che tutti voi, lo abbiate visto almeno una volta nella vita, perchè anche grazie a questo film la mia vita è bella.

Stefania <3

https://www.youtube.com/watch?v=ECfzcRNxww4

Un film italiano: “100 metri dal Paradiso”.

Non sarà un caso che ho scelto quasto film, ma tra quelli di stampo italiano, adoro anche qualli meno famosi. E 100 metri dal Paradiso è proprio tra questi. Un film del 2012 diretto da Raffaele Verzillo.

La trama è quella che si snoda attraverso un messaggio di speranza. Il filo conduttore è la “trasgressione” di tutti i crismi e luoghi comuni che sono legati anche alla fede.

Questo figlio di un ex sportivo corridore che ha per sogno le Olimpiadi, che delude suo padre perchè alla soglia della realizzazione del sogno (di chi?) comunica a suo padre il desiderio di diventare frate. Uno scandalo per lui!!!! Qualcosa che rompe gli schemi, proprio come tutto il film che consiglio caldamente.

La cosa speciale di questo film è proprio il fatto che sorprende! Tanti sacerdoti e missionari che parteciperanno alle olimpiadi del Vaticano! I sogni possono avverarsi e tante volte essere migliori ancora delle nostre aspettative.

Vi saluto col trailer del film.

Stefania <3

La commedia romantica per antonomasia: “L’amore ha due facce”.

Un film a cui secondo me non è stata dedicata la giusta attenzione è: L’amore ha due facce. E’ un vero documento sull’amore…sia quello giovanile che quello tra due persone un pò più mature.

Interpretato e diretto da una splendida e coraggiosa Barbra Streisand , esce nelle sale nel 1996. Parte del cast attori come Jeff Bridges, Lauren Bacall, George Segal e Pierce Brosnan. La trama si svolge su una dioppia lama: l’amore e l’aspetto fisico sempre correlati all’aspetto dell’ approccio e l’incontro sessuale, ben tenuti distanti per motivi esilaranti dai protagonisti del film.

Ho amato ogni scena e ogni battuta di questo film insieme alla grande compenetrazione nel personaggio di Rose( Barbra), una donna un pò complessata ma estremamente affascinante, colta e spiritosa.

Ebbene dopo aver assistito di nascosto ad una lezione di rose , lui le telefona e iniziano a frequentarsi. La loro relazione non è mai fisica e lui le chiede di sposarla ad una sola condizione: non andare mai a letto insieme.

Il film è molto ricco di significato e di contenuti sulla vita di coppia, sull’amore, l’amicizia e i rapporti familiari. Soprattutto è sempre assolutamente comico. e io sono fiera di averlo rivisto decine di volte. Mi ha insegnato molte cose sull’amore e su me stessa. MI ha insegnato che l’aspetto fisico e l’essere attraenti non ha nulla a che vedere con la fisicità e l’apparenza, ma che l’amore va oltre e riesce ad unire anche gli opposti in tutto. Mi ha insegnato ad accettarmi nelle mie debolezze e che qualche chilo in più non è la fine del mondo e che una persona che ti ama lo troverà invece “la cosa più bella del mondo”.

Non vado oltre nelal trama per mettervi curiosità. E vi invito a guardarlo appena possibile. Vi saluto con qualche scena tratta da questo film.

Stefania <3

Rose è una romanticona 🙂
“ora è più chiaro”?
più scene favolose

La comicità per me: ” Tootsy”!

Buongiorno a tutti, stamattina ho voglia di sorridere un pò e vi parlo del mio film commedia del cuore: “TOOTSY. Film del 1982 diretto dall’immenso POLLACK. Ha avuto negli anni moltissimi riconoscimenti tra cui nel 2000, inserito al secondo posto tra le commedie americane di tutti i tempi.(“mi domando quale potrebbe essere quella al primo”).

La scena è quella NewYorkese, con un Dustin Hoffman protagonista, nei panni di un attore disoccupato, Michael Dursey, noto nel panorama cinematografico e teatrale per il suo talento ma anche per il suo caratteraccio preciso e maniacale sul lavoro. Una serie di circostanze, lo portano a riuscire ad ottenere una audizione ed una parte in seguito all’interno di una serie televisiva, in cui però lui prende le sembianze di una donna. La cosa eccezionale è proprio l’idea geniale attraverso cui Dustin Hoffman, ottiene proprio il provino e la parte, travestito da donna. Ed attraverso questo equivoco esilarante, il travestimento buffo e goffo dell’attore, che si genera tutta la commedia e la trama. Infatti il colpo di scena che gira intorno ad una serie di vicende estremamente comiche ma intelligentissime, si genererà proprio a causa della rivelazione della verità sulla identità sessuale dell’attore, proprio perchè si innamora di una attrice della serie televisiva.

Questa opera d’arte, è per me il capolavoro comico più bello di tutti i tempi. Una grande ironia sul tema della disoccupazione e sull’inganno nell’inganno. Un attore, travestito da attore uomo, travestito da donna/attrice che smuove gli animi di tutti…ma alla fine dopo la recita è la VERITA’ e l’ AMORE che vincono insieme al PERDONO da parte della donna di cui Michael si innamora, Giuly, ed anche da parte del padre di Giuly che in realtà si era innamorato di Doroty in arte “Tootsy”.

Una grande realtà sentimentale ed emotiva che tratta temi grossi all’epoca come oggi. Un film che tra le altre cose, rompe gli schemi della bellezza, perché Tootsy è veramente una donna non proprio attraente, ma che lascia tutti a bocca aperta per la sua personalità e il suo fascino. Una commedia seria e divertente allo stesso tempo, che si snocciola come pochi film attraverso l’equivoco e l’inganno , attraverso l’innamoramento incrociato di più personaggi, senza il rispetto della sessualità , in realtà con una grossa considerazione per l’intuizione di essa da parte soprattutto dei protagonisti e nel rispetto dei sentimenti nobili della vita di ciascuno.

Un miracolo insomma anche per l’epoca in cui questo film nacque. Non scandaloso, ironico, non melenso ma dolcissimo, esilarante e comico ma anche serio e pieno di carattere!!!!

Lo amo!!! E vi invito a guardarlo e magari a riguardarlo qualora lo aveste già visto!!!!

Vi lascio con qualche scena e con la colonna sonora del film, che adoro da sempre!!!

Stefania <3

https://www.youtube.com/watch?v=YK3PxTX9JTM

Il mio film di Natale: “Uno sguardo dal cielo”

Stesera, e buonasera a tutti, ho voglia di condividere con voi un’esperienza. Tante volte non lo si capisce subito..tante volte, la vita col tempo ti fa comprendere perchè un film apparentemente banale agli occhi del mondo che ci circorda, a te ha detto tanto.

Ed è il caso di questo film: “Uno sguardo dal cielo”. Attori importanti: Withney Houston. l’amata e perduta cantate ed attrice eccellente. Il mio adorato Denzel Washington e altri attori di cui non faccio i nomi solo per mettervi un pò di curiosità. Esce nelle sale nel 1996.

CuorEducati cari, questo film parla del Natale , parla di una crisi esistenziale, di una conversione e riconversione delle missioni che ciascuno dei protagonisti di questo film straordinario, hanno vissuto a causa semplicemente di un desiderio, di una preghiera, di un lamentuccio di un protagonista: il marito di Giulia, un pastore della chiesa di San Matteo. Lui vive una crisi della missione di pastore e ciò capovolge anche il resto della sua vita: il matrimonio, la sua chiesa e molte altre situazioni. E’ pressato dalle tante richeste dei fedeli. E gli viene mandato un angelo dal cielo, dopo la sua” richiesta di aiuto”. L’angelo è appunto Denzel, in arte Dudley. L’arrivo di Dudley rimette in discussione molti equilibri di questa famiglia che guida in realtà tutta la comunità. Giulia e Dudley sembrano vivere un flirt…ma cari cuorEducati, il messaggio importante è che il vero amore, e perdonatemi per il contenuto forse un pò melenso, non sa arrendersi alla crisi. Il vero amore si rigenera nella crisi. E questo accade anche e dico, soprattutto quando si crede. Il cattivo c’è ovviamente…ma anche lui alla fine, dopo tante peripezie…inizia a vedere la vita con occhi nuovi. Il momento in cui il bene lo visita, è uno di quelli di questo film, che amo di più.

Questa coppia , Henry e Giulia, hanno un figlio. Questo bambino sarà il nodo attraverso il quale si scioglierà la vicenda. Perchè i bambini sono la purezza a sanno scrutare il cielo e gli angeli molto più di tutti noi altri sulla terra. E io amo questo film perchè, pur non conoscendo Dio, quando l’ho guardato la prima volta, ho cominciato a capire che ne avessi bisogno..anche se non lo ammettevo.

Che alla fine poi, tanto è accaduto nella mia vita da testimoniare che la speranza, la fede e l’amore di Dio possono salvarci… e questo film me lo preannunciò calorosamente.

Una colonna sonora meravigliosa anima il film, ed più una canzone che amo profondamente: I BELIVE IN YOU AND ME. Di solito non lo faccio, ma la dedico a mio marito.

Vi saluto con due momenti di questo film….e vi auguro un Santo Natale di cuore!!!!! Che possa essere felice e di rinascita proprio come il mio.

Stefania, con amore. <3

Per Enzo, mio marito, unico grande amore della mia vita. Buon Natale amore mio.

Un film d’amore, pieno di significati: “Il profumo del mosto selvatico”.

Questo pomeriggio, nonostante questa rubrica è nata per essere mensile, ho deciso di sfogliarla nella mia mente, per scegliere tra le varie mie proposte, un filmone, una storia meravigliosa intrisa di emozioni, grandi sentimenti, coraggio, tradizioni e “trasgressioni”, grande passione e famiglia.

  • Gli attori sono fantastici, devo dire tutti molto bravi, i più popolari e conosciuti sono: Keanu Reeves, Antony Queen e il nostro Giancarlo Giannini in una interpretazione eccezionale del suo ruolo. La storia narra di una famiglia tradizionale con a capo Giannini, in arte Alberto Aragon, ricco viticoltore della Napa Valley, proprietario appunto di un vigneto molto produttivo e ben gestito chiamato Les Nubes( Le Nuvole ). La primogenita Victoria è all’università in città e decide di tornare a casa con una notizia che sicuramente sconvolgerà tutti, soprattutto suo padre Alberto: è incinta a causa di una relazione che lei intesseva con un suo professore. Teme lo scandalo ed una reazione fortissima da parte del padre che è un uomo troppo all’antica ed autoritario. Egli non potrà, secondo Victoria, accettare mai un figlio illegittimo con un padre che non lo ha nemmeno accettato, abbandonandone la madre. In questo contesto, sull’ autobus che sta riportando a Les Nubes la ragazza, si verifica l’incontro con Paul ( Keanu Reeves). Lei finisce col raccontargli della sua vicenda e le sue paure, e insieme decidono di mettere “in scena” una pantomima in cui lui si fingerà il marito di lei e papà di questo bambino per qualche giorno, per poi andar via dopo qualche giorno lasciando una lettera d’addio. In questo modo i due vogliono provare a “ripulire” Victoria dall’immagine che potrebbe dare a suo padre, togliedole ogni responsabilità della sua “cattiva sorte”.

    Il personaggio di Paul è un uomo sposato che rientra dalla guerra e ricomincia a vendere cioccolattini. E’ un orfano e l’esperienza traumatica della guerra, lo ha reso una persona molto sensibile e a tratti impaurita. Anche questo, oltre alla figura dolce ed affascinante di Victoria, lo fanno innamorare di lei e del suo legame familiare, pieno di sani valori e affetto incondizionato. Quando lui e la giovane provano a mettere in atto l’ultima scena del loro piano, Victoria decide di confessare la verità a suo padre. Nella delusione e vergogna , si verifica un colpo di scena: Paul che nel frattempo era tornato da sua moglie, viene lasciato da questa che gli propone l’annullamento del matrimonio. Così ilo giovane torna a Les Nubes pieno di coraggio e buone intenzioni. Ma Alberto disperato lo accoglie con rabbia e gli lancia una lampada accesa contro, che invece di colpirlo, finisce sulle viti e incendia tutto. E’ dolore, fuoco e tragedia. Ma grazie a Paul tutti ad incendio terminato e spento si renderanno conto che il ceppo della radice madre della loro vita è salva..e Les Nubes vivrà. I due innamorati possono finalmente esserle liberi di stare insieme con la benedizione di tutti, compreso Alberto.

    Questa trama l’ho trovata sempre molto bella nella sua semplicità. I valori comunicati dalla storia di questa famiglia sono stupendi, nonostante la figura un pò autoritaria di Alberto. Tuttavia è molto ironico Giannini nell’interpretazione ed insieme agli altri personaggi si creano bei momenti ricchi di ironia e a volte comicità: le scelte registiche sono molto interessanti anche per questo.

    Era il 1995 quando questo film usciva nelle sale cinematografiche. Ero una ragazzina, ma per me questa storia rappresentò IL VERO AMORE, quello che vince ogni cosa,quello che va contro le avversità, le diversità di opinione e di carattere; quello che nel vivere le cose semplici come una vendemmia, può far nascere un amore tra due improbabili figure che stanno lì per salvare il salvabile. Ciò è la vita. Ciò rappresenta ancora oggi, molti amori che nascono in contesti strambi, ma che profumano di verità. Dove esiste un sentimento sincero e spontaneo, può nascere ogni bene, anche sulla terra bruciata di una vigna che sà del sudore di una famiglia piena di amore e polemiche.

    Non vi nascondo che anche la scelta della vigna, del vino, della vendemmia e tutti i suoi simbolismi mi hanno molto affascinata all’epoca e anche oggi è così. Molto spesso è dalla terra che nasce ogni cosa bella, e chi la cura, chi la coltiva è molto spesso un romantico. Proprio come Giancarlo Giannini in questo film che lascia in bocca un dolce sapore di vino buono, rosso, forse FRAGOLINO con una nota acre a metà, ma che termina col sentirci brilli e contenti, perchè ancora una volta L’ AMORE HA TRIONFATO!!!!

    Vi saluto con alcune scene tratte da questo film..molto belle.

    Stefania, che un film d’amore oggi ci voleva proprio!!!! 😉

    La mia prossima scelta: “Il principe delle maree”.

    Questo film è tratto dall’omonimo best-seller di Pat Conroy del 1986 ed esce nel 1991 diretto ed anche interpretato dalla fantastica BARBRA STREISAND. All’epoca incassò nelle sale un bel po di soldini, restando in top 10 per ben sette settimane!


    La trama riguarda Tom (Nick Nolte) , un uomo con una storia familiare molto drammatica e profonda. Affonda le radici in una dimensione psicologica la relazione che lui intesse con la psichiatra (Brabra Streisand) di sua sorella, che ritenta il suicidio. i due si innamorano perdutamente pur essendo sposati entrambi infelicemente, ma per motivi differenti. all’inizio Tom la odia, perchè ha paura che, durante le sedute a cui decide di partecipare per aiutare la dottoressa Lowenstein, possano venire fuori ed esplodere tutti i suoi e i loro( della famiglia)fantasmi….ed infatti accadrà. Ma durante la battaglia interiore, Tom non può più fare a meno di parlare ed aprirsi con la psichiatra. alla fine si meranno molto questi due personaggi tanto intensi, ma lui tornerà da sua moglie, “guarito” nelle proprie ferite infertegli dalla vita, e risolto finalmente come uomo, capace di donare se stesso al mondo e alla propria famiglia. Tom non dimenticherà mai Lowenstein, e per chi lo ha gia visto, nessuno dimenticherà mai la memorabile scena finale del rientro verso casa, sul ponte Brooklyn, in cui il nostro Nolte reciterà un breve monologo che ci fa commuovere sempre.

    Questo film, lo amo dalla prima visione. Ero un’adolescente all’epoca, ma la sua trama tanto complessa ed intrecciata, che si svolge tra viaggi emozionali e ricordi ed il presente del protagonista Tom, mi hanno sempre colpita ed affascinata. Lo stampo psicologico con l’analisi introspettiva di fatti narrati e ricordati da Tom, mi scossero tanto e mi accorsi che avevano qualcosa di me: guardavano dentro la storia, andavano oltre le apparenze in modo forte ed analitico senza filtri. Questo impatto alla realtà può essere tosto, soprattutto se si è dotati di sensibilità. Ci si può a volte sentire fragili, ma alla fine se ne esce più forti che mai: Vi vuole coraggio ad entrare nel dolore. Ecco, questo è ciò che mi colpì di questo film e dei suoi protagonisti che vivi, così appassionati!!!! Tutti loro, nel bene e nel male, hanno questa caratteristica e osano, a volte sbagliando tutto , a volte facendo la cosa giusta.

    Credo che questa somiglianza con la mia emotività e modo di impattare alle situazioni della vita, mi abbia spinta negli anni, a rivedere spesso Il principe delle maree, e in fin dei conti, anche ad amare la Psicologia e le dinamiche familiari. E’ interessante ogni spunto di riflessione proposto dal libro ed anche la regia della Streisand ha sempre il vivido colore della realtà che può distruggere, che che contemporaneamente può salvare!!! Rinascere dalle proprie ceneri come un araba fenice!!! E’ proprio questo ciò che fanno i coraggiosi e fortissimamente fragili protagonisti di questo capolavoro che il mio cuorEducato, mai potrà dimenticare. E’stato per me un terreno fertile su cui seminare, ragionare e far germogliare molte riflessioni sulla vita in generale e sulla mia vita!!!

    Spero che questo mio passaggio di qui con “Il principe delle maree”, possa far nascere in qualcuno il desiderio di vederlo e di trarne gli stessi insegnamenti. Tutti dovremmo guardare un film con spirito critico e nella speranza che ci faccia pensare, rendendoci un grande servizio.

    Vi lascio con qualche spezzone delle scene finali, che tanto mi fecero emozionare e ancora oggi lo fanno.

    Stefania, che film come questo, mi hanno insegnato a guardare dentro, a sentire dentro senza paura. GRAZIE!!! <3

    La mia prima proposta: “La casa degli spiriti”.

    Il film è tratto da un romanzo di Isabella Allende del 1982 e viene portato al cinema nel 1992. Narra di una affascinante storia di una famiglia cilena che parte dagli anni 20 fino al 1973, anno del colpo di stato.

    Le vicende ruotano intorno alla vita di Esteban e Clara, rispettivamente interpretati da Jeremy Irons e Marily Streep. I due personaggi si sposano per vicende a dir poco particolari, essendo lui inizialmente legato alla sorella maggiore di Clara, che però muore. Da quel momento Esteban si trova a frequentare casa di Clara che, in quel periodo , si chiude in un mutismo selettivo, circondata dall’attenzione di tantissime persone perché dotata di una forte sensibilità che le fa sentire gli eventi in anticipo. Solo con Esteban si riapre al dialogo e riprende a parlare. Con l’età adulta i due si uniscono in matrimonio, dando alla luce Blanca, interpretata dall’attrice Winona Ryder. Esteban è molto ricco, un proprietario terriero prepotente che schiavizza i suoi servitori e porta a vivere con se anche sua sorella Ferula( Gleen Close), dopo la morte della loro mamma. In questo film la contrapposizione è molto severa e decisa tra la forza, la prepotenza e il maschilismo di Esteban e la spiritualità e dolcezza amorevole, la concretezza quasi ineccepibile ma esistente di Clara.

    Blanca si innamora follemente di un giovane, Pedro( Antonio Banderas) figlio del servo di Esteban, con cui giocava da bambina . Questo giovane diviene un rivoluzionario nel campo di Esteban, che ostacola con tutti i mezzi possibili la storia d’amore tra i due ragazzi.

    Le vicende legate alla trama sono articolatissime e si svolgono tra lotta politica di destra e rivendicazioni comuniste. Gli ostacoli non mancheranno nella storia di questa famiglia. Una storia di dolore, sangue, vendetta, spiritualità, ribellione, amore e passione.

    Terminerà in una scena finale profondamente poetica ed intensa che ci lascia comprendere che l’amore è oltre tutte le brutture umane e ciascuno è sempre bisognoso.

    Questo film lo conosco a memoria e volutamente non lo descrivo nei particolari. Spero di incuriosire qualcuno che non l’ha visto. L’ho amato in ogni particolare, davvero. E’ così vero!!! Racconta, lo fa sempre, in ogni istante e con ogni scelta della regia. Gli attori, ma tutto il cast, sono di una levatura eccezionale!!! Momenti che hanno segnato il mio cuorEducato, momenti in compagnia della storia di questi protagonisti che vivono profondamente la loro vita, secondo la loro essenza più intima. Credono nei propri ideali, nel bene e nel male, e lottano per essi. E’ questo che ci rende vivi per cuorEducato! E’ questo che ci distingue da chi non sa amare, non sa sognare, non sa crederci!

    Sarò sempre grata ad Isabella Allende per questo romanzo meraviglioso da cui poi è nato uno dei miei film preferiti. Le atmosfere sono affascinanti, sembrano a tratti eteree, ma profumano di verità.

    Vi saluto con una scena molto bella tratta dal film. Mi colpì molto all’epoca e oggi di più perché sono mamma. Qui Clara (già morta) incoraggia alla vita e al non arrendersi, sua figlia Blanca, in un momento struggente.

    Stefania, che ogni volta che guardo questo film, è come la prima. <3